Secondo il Boston Herald, è in corso la selezione per il ruolo di protagonista del Codice Da Vinci, l’adattamento cinematografico dell’omonimo best seller di Dan Brown che sarà diretto da Ron Howard e sceneggiato da Akiva Goldsman (fantasymagazine.it/libri/95).

Il libro ha ricevuto numerosi elogi ma anche critiche per aver reinterpretato in modo particolare la leggenda del Sacro Graal.

Per il film, in lizza nomi grossi, veri pezzi da novanta del circuito hollywoodiano: George Clooney, Russell Crowe, Tom Hanks e Hugh Jackman, tutti interessati a vestire i panni del professore di simbologia di Harvard, Robert Langdon, il personaggio al centro delle vicende raccontate nel libro. Tutti i candidati sono in grado di assicurare la presenza di una bella fetta di pubblico, il resto probabilmente lo faranno i detrattori e i sostenitori dell'opera letteraria, della cui bontà si discute ormai da tempo. La scelta di Howard non pare così ardua. 

La trama del libro in breve:

Jacques Saunière, il curatore del museo del Louvre, riceve un colpo d’arma da fuoco in pieno addome e si rende conto che entro pochi minuti passerà a miglior vita e, se non troverà un modo, anche la più grande verità della storia partirà con lui. La polizia lo trova disteso nella Grande Galleria, nudo e privo di vita, e disposto in una posizione strana: quella dell’uomo vitruviano. Inizia così la rocambolesca avventura di Robert Langdon, esperto di simbologia, e di Sophie Neveu, agente crittologa e nipote.

Il mistero appare inestricabile da subito e si svela con una velocità incredibile, eppure seguendo la legge esasperante del “più sappiamo e più sappiamo di non sapere”, lascia ogni volta con un mistero per le mani ancora più grande e ancora più inestricabile. Mistero dove lentamente viene coinvolta la più grande organizzazione della storia dell’umanità: la Chiesa.