Come ben sanno i fan delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R.R. Martin, quando un lettore segue una saga possono trascorrere anni tra la pubblicazione di un volume e l'altro. Cinque anni sono passati tra A Storm of Swords e A Feast for Crows, terzo e quarto volume delle Cronache, e addirittura sei tra A Feast for Crows e A Dance with Dragons. Si sprecano le ipotesi e le scommesse sul giorno in cui vedrà la luce il sesto libro della saga, The Winds of Winter.
Nel frattempo, George Martin, impegnatissimo nel portare avanti altri progetti - l'ultimo a essere arrivato in Italia per esempio, Armageddon Rag - e nella supervisione della serie televisiva A Game of Thrones, targata HBO, non dimentica i suoi affezionati (e pazienti) lettori e si prodiga in una serie di consigli letterari, indicando con esattezza cosa leggere a chi ha apprezzato i suoi libri.
I consigli provengono direttamente dal blog ufficiale dello scrittore, grrm.livejournal.com, e si aprono con una pietra miliare della letteratura fantasy: parliamo, ovviamente, della trilogia del Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, senza il quale, per stessa ammissione di Martin, le Cronache non esisterebbero. I consigli proseguono dapprima con la menzione di altri "big" del fantasy, poi con un elenco di autori di giovane generazione. Tra i "big" Martin inserisce veterani come Robert E. Howard (Conan il Cimmero, Kull di Atlantis, Solomon Kane), C.L. Moore (Jirel di Joiry), Jack Vance (Lyonesse), Fritz Leiber (The Gray Mouser), Richard Adams (Watership Down), Ursula K. Le Guin (Terramare), Mervyn Peake (Gormenghast), T.H. White, Alan Garner, H.P. Lovecraft, Rosemary Sutcliffe e Clark Ashton Smith.
Tra i giovani, Martin cita un pugno di autori di cui già si è parlato molto su Fantasy Magazine, e proprio in tempi recenti: da Patrick Rothfuss (Il nome del vento e La paura del saggio, pubblicati in Italia da Fanucci) a Scott Lynch (di cui la Nord ha portato in Italia i primi due volumi della serie dei Bastardi Galantuomini, Gli inganni di Locke Lamora e I pirati dell'oceano rosso), passando per Daniel Abraham e Joe Abercrombie (in Italia grazie a Gargoyle).
Non è finita qui: come molti lettori martiniani sanno, le Cronache sono sì una saga fantasy, ma dalle forti venature storiche. Martin ha quindi completato i suoi consigli di lettura con alcuni romanzi storici, tra cui l'Ivanhoe di Walter Scott, White Company dell'insospettabile (è proprio il caso di dirlo!) Arthur Conan Doyle, Thomas B. Costain, Howard Pyle, Frank Yerby, Rosemary Hawley Jarman, Nigel Tranter, George McDonald Fraser, Sharon Kay Penman, Steven Pressfield, Cecelia Holland, David Anthony Durham, David Ball per poi chiudere l'elenco con Bernard Cornwell e con il romanziere francese Maurice Druon.
Sperando di aver contribuito ad aiutare i lettori italiani a ingannare il tempo nell'attesa di The Winds of Winter, non possiamo che chiudere l'articolo augurando buona lettura a chi vorrà seguire i consigli di George Martin.
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