Un colpo al cuore per i tutti i videogamers di una certa età.
La Disney ha annunciato la chiusura della LucasArts, la software house fondata da George Lucas nel 1982.
Sembra quindi che verrà accantonato il progetto Star Wars 1313, che doveva costituire il ritorno della Lucas nel campo dei videogiochi tie-in ispirati all'universo che debuttò nel mitico film del 1977.
Erano 150 gli impiegati della compagnia che ora dovranno cercarsi un nuovo lavoro.
Il comunicato recita:
"Dopo aver valutato la nostra posizione nel mercato del gioco, abbiamo deciso di spostare la LucasArts da sviluppatore interno a licenziatario, riducendo al minimo il rischio della società, ottenendo un più ampio portafoglio di giochi su Star Wars di qualità. Come risultato di questo cambiamento, abbiamo effettuato licenziamenti in tutta l'organizzazione. Siamo molto riconoscenti e orgogliosi delle squadre di talento che stanno sviluppando i nuovi titoli."
In pratica il marchio non sparirà, ma verrà semplicemente apposto su giochi prodotti da terze parti.
In realtà il modello dello sviluppo su licenza non era nuovo in LucasArts, visto che l'intera linea di Knights of the Old Republic è sviluppata da Bioware. Per non parlare dei giochi LEGO realizzati da TT Games.
Ma dal 1982, anno in cui vennero diffuse le versioni beta degli innovativi titoli Ballblazer e Rescue on Fractalus, LucasArts ha sviluppato in proprio titoli che sono considerati delle vere e proprie pietre miliari nella storia dei videogiochi.
Intanto con i titoli ambientati nell'universo di Star Wars, X-Wing e Tie-Fighter, che nei primi anni '90 rivoluzionarono il concetto di simulatore di volo. Furono solo i primi di tanti titoli ambientati nell'Expanded Universe, da Dark Forces (simil Doom in prima persona) a Battlefront e Force Unleashed. Certo non furono tutte luci, come per lo strategico real time Force Commander, considerato un autentico fallimento.
Negli anni novanta, è diventata famosa per le sue avventure punta e clicca, realizzata con uno strumento di sviluppo innovativo per l'epoca, lo SCUMM, acronimo di Script Creation Utility for Maniac Mansion, un sistema sviluppato per l'avventura horror comica Maniac Mansion appunto, ma poi utilizzato dalla LucasArts per implementare molti altri giochi, che consentiva ai designer di realizzare giochi molto facilmente, consentendogli di programmare anche interfacce per giocatori molto user-friendly.
Rimasero famosi, e leggendari nel genere, i giochi di avventura, Indiana Jones and The Fate of Atlantis e, soprattutto, Il segreto di Monkey Island, il primo adventure di una serie che narrava le avventure di Guybrush Treepwood, un ragazzotto di belle speranze, la cui aspirazione è diventare un pirata. Il designer autore del gioco era Ron Gilbert, che ideò anche il seguito Monkey Island 2: LeChuck's Revenge, sicuramente di qualità narrativa comparabile, se non superiore a quella del primo, oltre ad essere, inevitabilmente superiore dal punto di vista prettamente tecnico. Anche in questa saga ci furono ombre. Sicuramente non all'altezza delle aspettative si rivelarono i successivi due capitoli della saga, The Curse of Monkey Island e Escape From Monkey Island pur se tecnicamente superiori — il secondo era in grafica 3D — non erano all'altezza proprio dal punto di vista narrativo. Godibili e gradevoli, ma nulla di comparabile alla genialità dei primi due capitoli
Se pensate inoltre che in qualche modo la saga di Monkey Island sia una sorta di Pirati dei Caraibi ante litteram non sbagliate. Tra le fonti d'ispirazione di Ron Gilbert, c'è infatti la stessa attrazione di Disneyland, ossia Pirates of the Carribean, che ha ispirato l'omonima saga con protagonista Johnny Deep.
Tornando a Star Wars, ora è incerto il futuro del'attesissimo Star Wars 1313, uno sparatutto ambientato all'interno delle baraccopoli sotterranee di Coruscant. In pratica il gruppo di sviluppo è stato tutto licenziato, pertanto qualora dovesse essere appaltato all'esterno il progetto dovrebbe ripartire dal punto in cui si trovava. Tutto può succedere, in fondo il codice è di proprietà della Disney, ma secondo la fonte della nostra fonte, ossia Kotaku, il progetto sarebbe defunto.
In realtà la Disney non starebbe smantellando la divisione per i solo gusto di farlo, ma la crisi della LucasArts avrebbe origini antecendenti.
Già nel 2010 il neo presidente Paul Meegan ha iniziato una serie di tagli che hanno portato alla cassa integrazione di 60 sviluppatori e al blocco dello sviluppo di Force Unleashed III. Creativi storici come lo scrittore Haden Blackman e l'esperto direttore creativo Clint Hocking hanno lasciato la compagnia e non sono stati sostituiti. Si può dire che siano venute a mancare sia la visione creativa che una pianificazione industriale a lungo termine.
Che ne sarà dei talenti licenziati? Fonderanno una loro compagnia come è successo con Double Fine, fondata dall'ex talento LucasArts Tim Schafer, con la quale sta collaborando a un progetto misterioso proprio quel Ron Gilbert le cui avventure sono state riprese con discreto successo dalla Telltale?
LucasArts
Una selezione di titoli della storica software house fondata da George Lucas nel 1982.
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