La crisi economica, è innegabile, sta facendo sentire la sua morsa anche a Hollywood dove sempre più frequente film in lavorazione vengano sospesi o stoppati per questioni di budget.
Nelle ultime settimane sembra che la mannaia dei contabili della Warner Bros. si sia abbattuta sull'ultimo progetto di David Yates, il regista degli ultimi quatto film della serie di Harry Potter.
L'inglese dalla scorsa estate era a lavoro su un nuovo film ispirato all'opera di Edgar Rice Burroughs: l'immortale Tarzan.
Si tratta di un adattamento in chiave moderna che inizia anni dopo il ritorno di John Clayton III alla civilizzata Inghilterra. Visto i suoi trascorsi e le sue peculiari abilità la regina decide in inviarlo a investigare su alcuni conflitti nel Congo. Insieme a un ex mercenario americano George Washington Williams, Tarzan cercherà di salvare l'area da alcuni guerriglieri che controllano un'enorme miniera di diamanti.
Il regista aveva anche trovato nel biondo Alexander Skarsgard (il vampiro Eric di True Blood) il suo protagonista e secondo le ultime indiscrezioni la produzione era in trattative con Jessica Chastain, per il ruolo di Jane, ed era interessata a Jamie Foxx o alternativamente a Samuel L. Jackson per il ruolo di Williams.
Giusti a questa fase di preproduzione è arrivato l'altolà della Warner Bros. preoccupata degli alti costi di lavorazione previsti da Yates e dagli altri produttori. Lo stop però non sembra definitivo e voci dicono che il l'inizio della lavorazione sia stato rimandato solo di un anno.
La stessa sorte è toccata a due altre produzione fantastica della Warner: Arthur & Lancelot di David Dobkin interpretato dai giovani Kit Harington (Jon Snow del Trono di Spade) e Joel Kinnaman, e del quale si è perso ogni traccia, e il film in live action di Akira.
Se Sparta piange, Atene non ride.
Anche alla Legendary ha messo in stand by Paradise Lost e poco c'è mancato che la Disney facesse la stessa scelta per The Lone Ranger.
In quest'ultimo caso il film è stato salvato dal regista Gore Verbinski, dal produttore Jerry Bruckheimer, e da Johnny Depp che hanno accettato di ridurre i loro compensi pur di rientrare nel tetto massimo di spesa.
1 commenti
Aggiungi un commentoperfino gli attori si riducono i compensi... da noi i governanti se li aumentano
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