Kiki consegne a domicilio (Kiki's Delivery Service - Majo no takkyūbin) è il terzo film dello Studio Ghibli diretto da Hayao Miyazaki nel 1989 e finalmente, dopo dieci anni di diffusione esclusivamente home video, grazie alla Lucky Red a fine aprile uscirà per la prima volta nelle sale italiane con un nuovo doppiaggio.
Nonostante siano passati tanti anni, la storia tratta dall'omonimo romanzo della scrittrice Eiko Kadono rimane profondamente attuale e perfettamente in grado di appassionare, divertire e commuovere il pubblico.
Probabilmente è una storia rimasta molto a cuore negli ambiti culturali giapponesi, al punto da suscitare ancora un certo interesse. E quanto espresso andrebbe a riprova delle notizie apparse in questi giorni su vari siti internazionali: il regista Takashi Shimizu (The Grudge, The Shock Labyrinth: Extreme 3D) avrebbe manifestato un certo interesse a lavorare sulla storia della streghetta apprendista, per un remake in live action ad alto budget.
Non ci sono indicazioni più specifiche su cosa intenda per remake, ma Takashi Shimizu, classe 1972 è noto per essere uno dei maggiori esponenti nel campo del J-horror, un genere quasi a parte di provenienza giapponese, con tematiche e una narrazione in cui ci si concentra più sull'aspetto psicologico rispetto a quello visivo. In Occidente, i suoi lavori più noti sono la saga di Ju-on e la serie di film The Grudge.
Al momento non ci sono né conferme né smentite ma si avverte una certa attesa della rete per come lo Studio Ghibli, in genere un po' restio ad accettare contributi o proposte esterne, considererà questa proposta di Shimizu. Non significa necessariamente che il regista voglia dare alla storia di Kiki e Jiji un sapore orrorifico, in fondo da quanto emerso su vari siti web la dichiarazione non lascia spazio a intuizioni di alcun tipo.
E voi, appassionati di Miyazaki o del cinema horror o di entrambi, che ne pensate?
Kiki consegne a domicilio torna al cinema
A un anno da Laputa - Il castello nel cielo, la Lucky Red rilancia con un altro piccolo tesoro dello Studio Ghibli, la storia della streghetta Kiki e del gattino Jiji.
Leggi
3 commenti
Aggiungi un commentoDal mio punto di vista non c'è il bisogno di un remake; questo per me sta a indicare la carenza d'idee che si ha da un pezzo a questa parte.
Sui remake io sono sempre mooooooooolto critica.
Il problema è come sottolinei tu la carenza di idee originali, nuove, e anche un po' la voglia di investire da parte della majors visto che fanno firmare per almeno 3 episodi ogni film.
E daje con i Madagascar, i Kung Fu Panda, i Cattivissimo Me, le Ere glaciali.
In questo senso non so proprio che pensare. Non vedo come, nel caso Shimizu volesse farne un horror psicologico, si possa cercare questa chiave di lettura, a meno che il romanzo della Kaidono non abbia molte più sottotrame di quante non ne abbia prese Miyazaki. Ipotesi che trovo un po' assurda, considerando che il libro è per bambini.
Nell'ipotesi che il remake non sia in chiave J-H ma che l'idea l'abbia avuta Shimizu per gusto personale verso il cartone-libro... penso che di Kiki se ne abbia già abbastanza. Nel senso che Miyazaki ha già fatto il massimo, imho, per farne conoscere al mondo.
Un doppione seppur con tecnica diversa a che pro?
Non so. Secondo me questa dichiarazione lascerà il tempo che trova.
Conoscendo le opere di Miyazaki, penso che sia stato tirato fuori il massimo da questa opera. Rifare Kiki, sarebbe mostrare il punto di vista di un altro regista, ma è necessario? Non credo.
E poi continui seguiti di opere che hanno avuto successo stanca, ma proprio perché hanno avuto successo si cerca di sfruttarli per fare soldi: conta solo questo.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID