Allo stand degli autori alle firme, abbiamo potuto parlare con Francesca Mengozzi e Giovanni Marcora, noti per Kill the Granny, venuti a presentare i Tatini, fumetto composto da divertenti storie di vita di coppia, rielaborate e narrate solo tramite immagini e versi. Francesca ci ha raccontato di come i Tatini siano nati principalmente dall’esperienza di tutti i giorni, unita a un disegno creato per un biglietto d’auguri e all’abitudine di modificare le parole e farle diventare versi buffi. Giovanni e Francesca, veramente simpatici e disponibili, ci hanno inoltre fatto sapere che sempre riguardo ai Tatini sarebbe loro intenzione riuscire a pubblicare anche un piccolo volume di ricette illustrate, chiamato La Tatina che cucina, di cui si può vedere un’idea di base sul blog gnammy.altervista.org.
Momento molto divertente di sabato è stato senza dubbio la sfilata non competitiva dei cosplayer, in cui abbiamo visto tante simpatiche scenette messe in piedi da ragazzi che interpretavano i loro idoli con passione, e talvolta con risultati non proprio ottimi, ma sicuramente con tanta voglia di divertirsi e di ridere in compagnia.
Molta curiosità ha poi suscitato l’arrivo in fiera di Dave Prowse, attore che ha vestito i panni di Darth Vader nella trilogia originale di Star Wars e a cui i ragazzi della Ludo Sport hanno dedicato un piccolo corteo a spade (laser) sguainate.
Domenica si è rivelato un altro giorno abbastanza buono dal punto di vista dell’affluenza. Moltissimi i cosplayer in fila davanti alla biglietteria, complice il fatto che in giornata si è poi svolta la sfilata competitiva a loro riservata.
Appena entrati nel padiglione abbiamo incontrato Marco Natale, autore di Bacon, fumetto dai toni noir e dalle tematiche politiche e sociali molto forti, impreziosito da protagonisti aventi le fattezze di animali antropomorfi ottimamente caratterizzati, come l’investigatore-maiale Joe Bacon, che dà il titolo all’opera. Marco ci ha detto che l’idea gli è in parte venuta pensando all’universo Disney, in cui Topolino e soci sono spesso alle prese con storie leggere e divertenti, dove, però la realtà sociale non trova un riscontro.
Salutato Marco, abbiamo parlato con Maurizio Manzieri, illustratore che proprio ultimamente ha disegnato la copertina di Paradisi Perduti, di Ursula K. Le Guin, autrice che ha fatto senza dubbio la storia della narrativa fantasy e di fantascienza. Maurizio si è detto onorato di aver potuto svolgere questo lavoro, visibile anche sul sito della scrittrice, e ci ha comunicato di essere appena stato scelto per curare le illustrazioni della versione italiana della rivista di settore Fantasy and Science Fiction.
Dopo un altro lungo bagno di folla in mezzo a coloratissimi cosplayer e migliaia di curiosi e appassionati, abbiamo raggiunto nuovamente l’area games, dove intanto i ragazzi della Gilda del Grifone erano intenti a macinare decine di sessioni e a trascinare con entusiasmo tutti i curiosi nell’appassionante sistema dei giochi di ruolo, tanto da aver raggiunto alla fine del Torino Comics il traguardo di ben 260 sessioni di gioco con 999 giocatori coinvolti.
Proprio vicino all’area games abbiamo avuto modo di conoscere Fabio, cosplayer noto nell’ambiente come Zell Dincht, il quale, munito di stupenda armatura da lupo siderale di Warhammer, ci ha accompagnato in una lunga camminata tra gli stand della manifestazione e contemporaneamente dentro il mondo del cosplay.
La chiacchierata con Zell è risultata lunga anche perché ogni pochi passi veniva sommerso da richieste di fotografie, aspetto, questo, che i cosplayer apprezzano molto, poiché, come ci ha spiegato lui stesso, dopo diversi anni in quel mondo è spesso più soddisfacente passare una giornata a girare in fiera, conoscere persone nuove, fare fotografie e parlare con gli amici, magari cosplayer anch’essi, che partecipare ai contest, che spesso portano, come nel caso del Torino Comics, a passare diverse ore in attesa in un padiglione separato, lontano dal centro della manifestazione.
Il mondo di questi ragazzi, appassionati di manga, film, serie tv e giochi, cui piace emulare i propri idoli, è senza dubbio in espansione, e come spesso accade, una maggior visibilità porta anche diversi problemi. Molti di quelli che, come Zell, fanno cosplay da anni, hanno ad esempio difficoltà ad accettare che ci siano dei giovani che si avvicinano a questa pratica nella maniera sbagliata, e magari si ritrovano a interpretare un personaggio che conosco molto poco solo perché hanno il fisico adatto o perché è in voga.
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