Iron Man 3, nuovo capitolo della saga cinematografica targata Marvel Cinematic Universe, è finalmente in uscita nelle sale italiane. Questo terzo episodio vede la comparsa di uno dei villain storici di Tony Stark: il Mandarino.
Il Mandarino, signore della guerra cinese con un profondo odio verso gli Stati Uniti, è senza dubbio un personaggio interessante e complesso, caro agli appassionati dell’universo fumettistico Marvel, che già dall’uscita del primo film della serie si chiedevano se e quando sarebbe entrata in scena la nemesi di Iron Man.
Shane Black, regista e co-sceneggiatore di Iron Man 3, pochi giorni fa ha parlato durante una conferenza stampa del ruolo del Mandarino nel film.
“Se si ha intenzione di rappresentare la figura di un terrorista nel mondo moderno -dice Black- perché non andare oltre al semplice antagonista, perché non dire qualcosa in più su tutto quello che serve per creare un mito del genere? Il quale ha attinto dalla tradizione storica militare con elementi come spade e draghi, e che si è circondato d’icone riconoscibili del livello della barba di Fidel Castro e del berretto militare di Gheddafi.
Perché non creare un super terrorista, e poi giocare sulla sua figura? Quest’uomo ha un odio così radicato verso gli Stati Uniti da poter fungere come punto di unione tra tutti gli accoliti e i discepoli che rispondo a questo mito? Ci è sembrata un’idea interessante di per sé, aldilà dell’etnia del personaggio.”
Questa figura così particolare del nuovo film è interpretata dallo straordinario Ben Kingsley, il quale ha dichiarato di non aver pensato al personaggio in sé durante la recitazione, ma piuttosto all’incarnazione del male su scala globale, immaginando il Mandarino come un essere demoniaco carico d’odio e dando libero sfogo al suo lato folle.
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