L’esperienza immersiva di Bioshock Infinite riportata su carta attraverso il percorso concettuale di The Art of Bioshock Infinite. L’artbook, pubblicato in Italia da Multiplayer.it Edizioni (casa editrice sempre più leader nella pubblicazione cartacea di tutto ciò che fa videogioco) è una raccolta del materiale utilizzato per lo studio e la creazione del videogame targato Irrational Games, che ha visto il ritorno di Ken Levine alla guida del team di sviluppo dopo il successo del primo Bioshock.
E proprio Levine apre The Art of Bioshock Infinite con un’introduzione che riassume l’essenza dello stesso libro e i processi realizzativi del videogames. Dopo le parole di Levine ci immergiamo direttamente nell’ambientazione di Columbia, la città volante del Novecento alternativo ricreato minuziosamente.
Nel capitolo uno, “Trovare Columbia”, tantissimi schizzi e bozzetti della metropoli nel cielo, più oscura e decadente rispetto alla versione definitiva così come la si può vedere nel videogioco distribuito da 2K Games. Le idee e il materiale raccolto è impressionante; si va dalle piazze e dagli edifici altissimi agli studi di personaggi inediti, decine e decine di model sheet che raffigurano altrettante esplorazioni degli archetipi utilizzati per dare vita ai nemici. Mostri, umanoidi, parti meccaniche e studi dei Vigor (i poteri utilizzati da Booker DeWitt, il protagonista) impreziosiscono il capitolo d’apertura dedicato a Columbia.
Si passa poi ai personaggi. Il capitolo due è dedicato interamente a Elisabeth, la misteriosa ragazza che accompagna Booker per quasi tutto l’arco narrativo. Tanti gli studi per arrivare all’Elisabeth definitiva, ricreata in centinaia di versioni e tutte le età. Un lavoro complesso, che ha visto i concept artist ispirarsi alla vecchia animazione e al mondo dei comics. Stesso trattamento riservato per il capitolo su Mr DeWitt e quello relativo al mostruoso e ambiguo Songbird, creatura volante che ha il compito di vigilare su Elisabeth.
I capitoli successivi sono dedicati invece ai fondatori e ai cittadini di Columbia, compresi i Ribelli Vox Populi; ai mostri meccanici ispirati ai vecchi presidenti americani; alla pubblicità e alla propaganda che arricchisce il panorama urbano; allo studio dei Vigor; alle armi e alle splendide aerenavi e ancora a Columbia nel capitolo conclusivo, quella definitiva, con studi architettonici di tutti gli edifici presenti e bozzetti con i colori, le luci e le ombre delle vie.
Per chi ha voglia di continuare a scoprire i segreti di Columbia questo art book è caldamente consigliato. Buona l’edizione, simile a quella originale pubblicata da Dark Horse Books, con copertina rigida, sovraccoperta e carta lucida per illustrazioni. Una vera e propria enciclopedia visiva di Bioshock Infinite.
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