Attenzione spoiler
Attenzione, se sarete tra quanti che dal 20 giugno prossimo andranno al cinema a vedere L'Uomo d'acciaio siete avvisati: tenere gli occhi bene aperti.
A suggerirlo è Zack Snyder che negli scorsi giorni ha anticipato uno degli easter egg contenuti nel suo ultimo film.
Il regista ha rivelato che il logo delle Wayne Enterprises è su un satellite che viene distrutto dal generale Zod.
Sono bastate queste poche parole per far scattare le ovvie domande di rito: in Man of Steel 2 ci sarà finalmente l'incontro tra Superman e Batman? Questo vuol dire che ci sarà veramente un film sulla Justice League?
Naturalmente Snyder non ha risposto a questi interrogativi limitandosi a fare marcia indietro con un neutro: "non lo so, a questo punto tutto è interessante. E non dimenticate che Lex è là fuori che sta facendo chissà cosa..."
In questo momento di forte promozione, Snyder non è l'unico a parlare del film. Lo sceneggiatore David S. Goyer ha rilasciato una lunga intervista a Collider in cui racconta come è nato il progetto durante una pausa nella lavorazione di The Dark Knight Rises: l'idea Man of Steel è nata a causa del più classico del blocco degli scrittori e grazie al suggerimento di Christopher Nolan di prendersi una settimana di pausa nella stesura della sceneggiatura del terzo Batman. Goyer da solo nel suo ufficio ha così ripreso in mano alcuni vecchi album di Superman.
"In un pomeriggio mi è venuta l'idea per una storia su Superman. Ho immaginato di sviluppare una nuova versione del personaggio e ho buttato giù due, tre, forse quattro pagine del film."
"La storia che io ero interessato a vedere" è quella di come Kal "decide di assumere l'identità di Superman e di mettere il costume. Cosa gli fa dire: Oh mi presenterò al mondo come un supereroe?"
"Ho pensato che il mondo può spaventarsi per l'esistenza di Kal e che poteva essere una storia di un "primo contatto". "La sua sola esistenza sul pianeta e la consapevolezza di quello che è in grado di fare può cambiare il mondo per sempre."
"Il solo svelare la sua esistenza sarebbe diventato l'evento più grande in tutta la storia umana." "Naturalmente ci sarebbe stata paura".
"Ho realizzato che nella storia cinematografica di Superman tutto questo l'avevamo saltato. Adoro il film di Donner, ma lì si riduce a una camminata a nord, al cristallo gettato, alla comparsa della fortezza e del costume... e poi tutti a dire: oh è forte, guarda quante cose sa fare.
Poi con Superman Returns abbiamo dato per scontati i film di Donner e siamo andati oltre a quello che ritengo, come ho detto, l'evento più importante della storia umana."
Nata l'idea è stato grazie all'intervento di Nolan che il film si è realizzato: il regista e sceneggiatore inglese ha deciso di produrlo e l'ha sottoposto alla Warner Bros.
Essendo un film su un primo contatto con gli alieni, per Goyer una delle sfide maggiori è stata quella di creare un Kripton che fosse credibile e che non fosse solo una luna di carta appesa su qualche fondale.
E' stata costruita una lingua, scritta e parlata, e sono state pensate caste e gilde.
Sebbene nel film venga presentata in lenta decadenza, la società kriptoniana ha alle spalle una civilizzazione di migliaia di anni che per secoli ha viaggiato nello spazio.
"Abbiamo deciso che Kripton dovesse avere una società stratificata e molto formale, ci piace un mondo come quello feudale giapponese."
Naturalmente grande attenzione è stata posta nella creazione delle regole fisiche che regolano questo mondo lontano: gravità, atmosfera, radiazioni e tutto quello che è in grado di spiegare come mai Superman ha questi poteri così eccezionali.
La sinossi del film
Nel pantheon dei supereroi Superman è il più famoso e riverito personaggio di tutti i tempi. Clark Kent/Kal-El (Henry Cavill) è un giovane giornalista che si sente alienato a causa dei poteri che possiede e che vanno al di là di qualsiasi immaginazione. Arrivato anni fa sulla terra dal lontano pianeta Krypton Clark ora deve affrontare il quesito più importante: "Perché sono qui?". Cresciuto nel rispetto dei valori dei genitori adottivi (Kevin Costner e Diane Lane), il giovane scopre presto che grandi poteri comportano la necessità di prendere difficili decisioni. E quando il mondo necessiterà più di ogni altra cosa di stabilità, Clark dovrà chiedersi se dovrà usare i suoi poteri per mantenere la pace ovvero per dividere e conquistare. E così come ultima luce di speranza nel mondo e per proteggere coloro che ama, il ragazzo smarrito diventa l'eroe conosciuto come Superman.
Ricordiamo che nel cast dell'Uomo d'acciaio sono presenti anche Michael Shannon nel ruolo del Generale Zod, Amy Adams in quello di Lois Lane, Russell Crowe, scelto come il vero padre di Superman, Laurence Fishburne, Christopher Meloni e Richard Schiff.
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