Il titolo era World's Finest, 'I migliori del mondo'. L'anno era il 1941, in piena Golden Age del fumetto americano. Superman e Batman (insieme a Robin, il Ragazzo Meraviglia) divenivano i protagonisti di una testata a fumetti dedicata ai loro team-up, storie in cui i due più iconici supereroi della DC Comics univano le loro forze per contrastare, insieme, minacce d'ogni sorta (in basso a sinistra, la copertina del secondo numero).
Il tono e i contenuti delle loro avventure farebbero ora, nel migliore dei casi, sorridere i più smaliziati ed esigenti lettori di comics moderni, ma allora si inserivano alla perfezione nell'esigenza di evasione e di speranza per l'esito della Seconda guerra mondiale, in cui gli Stati Uniti sarebbero entrati di lì a pochi mesi.
Poi, dopo la fine del conflitto, il successo fino ad allora enorme dei supereroi americani iniziava a declinare sia per i cambiamenti nei gusti del pubblico sia per le limitazioni agli autori imposte dalla Comics Code Authority. La Silver Age e la Bronze Age vedevano alternarsi scrittori e disegnatori ai quali era affidato il compito di rispondere alle rinnovate esigenze dei lettori e a un mondo che cambiava: passavano gli anni, e 'i migliori del mondo', così come tanti altri eroi, cambiavano pelle, adattandosi ai grandi cambiamenti che avvenivano nella società occidentale dagli anni '50 fino agli anni '80.
Superman e Batman, due modi di intendere l'archetipo stesso di 'eroe' e di 'ideale', non avrebbero più salvato la Terra da bizzarri alieni, o organizzato tra loro pacifiche gare di abilità e intelligenza. Non sarebbero più stati, sempre e comunque, sorridenti e mai nel dubbio di sbagliare o di fallire.
Si sarebbero affrontati, Batman conscio della sua umanità, seppur ai massimi livelli possibili di ciò che un semplice uomo può divenire, di fronte a un dio sceso sulla Terra, Superman (come avviene ne Il Ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller, del 1986). E questo perchè il loro divenire ciò che sono, il loro modo di intendere il concetto di 'giustizia' è completamente differente, come John Byrne mise in luce nella sua riscrittura delle origini del Figlio di Krypton (The Man of Steel, 1986). Ma si sarebbero, comunque, rispettati. Avrebbero raggiunto un equilibrio tra le loro radicali differenze e si sarebbero alleati. Del resto, 'i migliori del mondo' sono anche coloro che hanno fondato il team di supereroi più potenti del DC Universe, la Justice League (The Brave and the Bold #28, marzo 1960).
Se si eccettua il tentativo, finora mai portato a termine, di realizzare un film proprio su quest'ultima, le esistenze dei due supereroi al cinema sono state sempre indipendenti l'una dall'altra. Dopo i lavori di Tim Burton, tra la fine degli anni '80 ai primi anni '90, e i due discutibili lungometraggi realizzati da Joel Schumacher rispettivamente nel 1995 e nel 1997, è stato Christopher Nolan, insieme al fratello Jonathan Nolan e a David S. Goyer, a restituire successo e credibilità al cinema all'Uomo Pipistrello con la Trilogia del Cavaliere Oscuro (2005-2013). L'approccio realistico al personaggio da parte del cineasta britannico ha escluso, però, che nell'universo fittizio creato per la trilogia ci fossero i presupposti per ammettere l'esistenza di altri personaggi dell'universo DC.
Totalmente diversa l'impostazione che Zack Snyder, coadiuvato dallo stesso Nolan e da Goyer nella produzione e nella stesura di soggetto e scenografia, ha seguito per L'Uomo d'Acciaio. L'atteso reboot di Superman è nelle sale di tutto il mondo dallo scorso maggio e, nonostante i giudizi contrastanti dei fan e della critica, ha incassato finora più di 620 milioni di dollari. Oltre a portare sullo schermo una versione più complessa e tormentata del Figlio di Krypton, ben diversa dalla visione limpida dei celebri Superman (1978) e Superman II (1980), il film è infatti disseminato di elementi di raccordo con gli altri supereroi della DC Comics, soprattutto con Batman.
Ora, è più che evidente che l'intento di Snyder porterà a qualcosa di più ampio. Dopo i primi giorni di programmazione de L'Uomo d'Acciaio, era giunto l'annuncio che ci sarebbe stato un seguito, anche se molti fan stavano aspettando il sospirato assenso da parte della Warner Bros., proprietaria dei diritti DC Comics, a un film che riunisse tutta la Justice League. Ma come avviare un progetto tanto ambizioso senza dare un nuovo inizio sul grande schermo a Batman?
La risposta è giunta lo scorso 20 luglio, direttamente dal Comic-Con di San Diego, in California, e soprattutto in concomitanza con i festeggiamenti dei 75 anni di Superman. Il seguito de L'Uomo d'Acciaio sarà, in realtà, un film su Superman e Batman. Insieme, per la prima volta, sul grande schermo. Ad annunciarlo il nuovo presidente di produzione della Warner Bros., Greg Silverman, e il presidente del marketing mondiale del colosso dell'intrattenimento, Sue Kroll.
Buona parte del cast dell'ultimo film su Superman, a cominciare dal protagonista Henry Cavill, sarà riconfermato. Resta l'interrogativo su chi indosserà il mantello del Cavaliere Oscuro, dopo che poche settimane fa Christian Bale aveva ufficialmente dichiarato di non voler riprendere il ruolo che ha rivestito nei tre film diretti da Nolan, aggiungendo che il costume di Batman 'è come una torcia che dovrebbe essere passata da attore ad attore'.
All'incontro con stampa e fan avvenuto durante la convention Diane Nelson, presidente della DC Entertainment, ha aggiunto che il film, previsto per il 2015, sarà 'un sogno divenuto realtà per ogni fan della DC Comics in tutto il mondo'. E nulla si è rivelato più vicino al vero quando, su un enorme schermo dietro Snyder e Silverman è stato proiettato il logo de L'Uomo d'Acciaio dietro il quale, in pochi secondi, si è formato quello del pipistrello, avvolgendolo (immagine in alto): è stato allora che le urla di gioia e stupore e gli applausi dei presenti si sono moltiplicati a dismisura.
Snyder (foto in alto a destra), visibilmente emozionato, ha dichiarato che 'sarà qualcosa di più che mitologico, avere Superman e il nuovo Batman a confronto, dal momento che si tratta dei più grandi supereroi del mondo.'
Il film entrerà in fase di produzione l'anno prossimo, e avrà gli stessi produttori de L'Uomo d'Acciaio, Charles Roven ed Emma Thomas, moglie di Christopher Nolan, mentre entrambi i coniugi saranno tra i produttori esecutivi. La sceneggiatura è in corso di sviluppo dalle menti e dalle mani di Snyder e di Goyer, ma quest'ultimo ha dichiarato di non aver ancora deciso il titolo in modo definitivo. E, tra i fan di tutto il mondo, proprio World's Finest sembra riscuotere un notevole successo. Rimangono questo e altri importanti elementi da definire. Uno su tutti: chi sarà scelto per interpretare Bruce Wayne/Batman? Insomma, siamo solo all'annuncio e l'hype è già alle stelle.
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