Da sabato scorso i magnati dell’industria cinematografica di Metropolis possono dormire sonni tranquilli: è stato finalmente trovato l’attore che vestirà i panni dell’eroe che viene da Krypton. Si tratta del quasi sconosciuto venticinquenne Brandon James Routh.
Sembrava partita proprio con il piede sbagliato la fase di pre produzione del film Superman Returns, quinto capitolo della saga del supereroe per antonomasia: dopo le altalenanti vicende legate alla firma del regista Bryan Singer, che doveva svincolarsi da impegni assunti precedentemente, e la scelta delle collaudata coppia di sceneggiatori Michael Dougherty e Dan Harris, i produttori, negli ultimi mesi, avevano dovuto fare i conti con la lunga serie di “no” ricevuti dagli attori ai quali era stato proposto di ricalcare le orme del compianto Christopher Reeve.
I primi a rifiutare la tutina di Superman erano stati: Robbie Williams, Paul Walker, Nicolas Cage e Jude Law. A loro si erano poi uniti Justin Timberlake, alla ricerca di un ruolo meno impegnativo per il suo debutto al cinema, James Caviezel, il convincente Gesù della Passione di Cristo di Mel Gibson, e Keanu Reeves, spaventato dalla possibilità vedersi cucire indosso definitivamente i panni del supereroe.
A quanto pareva a Hollywood non c’era proprio nessuno disposto a rischiare un imbarazzante confronto con lo sfortunato attore, che la morte ha consacrato nel mito dell’immaginario collettivo, e che ha vestito i panni dell’eroe per dal 1978 al 1986.
Così i direttori del casting, ritrovatisi a ottobre con l’acqua alla gola, hanno intrapreso una caccia degna della più intraprendente Lois Lane, culminata con la pubblicazione su internet di un annuncio che recita più o meno così: “cercasi attore americano di poco meno di trent'anni, alto più di un metro e ottanta, con uno sguardo sveglio, fisico atletico, dotato di forte personalità, sicuro di sé ma anche un po' goffo.”
Sabato, come un fulmine a ciel sereno, è apparsa su internet la notizia che tutti i fan stavano aspettando: sarà Brandon James Routh a inforcare gli occhiali del giornalista dalla doppia vita.
Per il giovane attore nato il 9 ottobre 1979 a Des Moines, Iowa, e noto al pubblico americano per la partecipazione a Undressed e One life to live, questa è l’occasione per passare dal piccolo al grande schermo.
Ora il 2006, anno per il quale è prevista l’uscita di questo film da 200 milioni di dollari, sembra meno lontano.
Intanto le ceneri di Christoper Reeve saranno disperse nel vento. I familiari hanno rinnovato la richiesta di non inviare fiori ma piuttosto effettuare donazioni alla fondazione creata dallo stesso attore (sito internet: www.apacure.com)
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