Gds Editore pubblica Dorian Curze, il romanzo di esordio di Tiziano Baroni. 

La sinossi 

Per necessità e per facilitare la lettura della sinossi, l'autore ha allegato i concetti, luoghi e personaggi su cui la storia si basa.

CONTESTO GENERALE

Dorian Curze nasce da un semplice concetto, da una domanda: “Può La Morte morire?”

Così comincia a scrivere un racconto, che poi si sviluppò in un romanzo. Lo definisco un romanzo Fantasy, con un pizzico di fantascienza, in uno stile narrativo rapido e di facile lettura. Il romanzo in sé non ha un target ben preciso di lettura, poiché può essere letto sia da ragazzi sia da adulti, data la mescolanza tra azione e narrazione, e il contesto generale che verte sul concetto della “Morte”. 

AMBIENTAZIONE 

Il romanzo è ambientato su diversi mondi, il primo, quello “reale” si chiama Aurus, mentre il secondo, che può essere definito come “un'oltretomba” si chiama Maledicta. Nella mia storia esistono altri due mondi d'oltretomba chiamati Farsex e Sanctorum, i quali influiscono in maniera attiva nella vicenda. 

LA STORIA DI DORIAN

Ho strutturato il romanzo in modo da far vivere al lettore la storia di Dorian nelle due fasi più importanti, la prima quando è ancora in vita, la seconda, che è appunto la colonna portante di tutta la vicenda, le sue vicissitudini da morto. Dorian Curze, infatti, è un “Caduto” imprigionato nel mondo di Maledicta, e la storia principale si sviluppa 10 anni dopo la sua morte. 

STRUTTURA NARRATIVA

Ho strutturato la prima metà del libro, passando dal “Passato al Presente” di capitolo in capitolo, spezzando il raccontare senza però uccidere il ritmo narrativo e, anzi, creando aspettativa nella mente del lettore. In pratica, la storia “principale” si evolve di capitolo in capitolo, alternata con la storia di Dorian dalla sua ultima battaglia, fino al suo stesso funerale, al termine del quale la storia prosegue senza più flash back fino alla sua naturale conclusione. 

CONCETTO DI MORTE

Altro importante concetto per comprendere il mondo di Aurus e la storia. Come già ho detto esistono tre regni d'oltretomba, che andrò a spiegare in seguito, i quali utilizzano esseri chiamati Executio, che non sono altro che “Morti” (Per meglio figurare queste Morti, si immagini la signora in nero con la falce), le quali mietono le loro vittime in base a parametri di selezione ben definiti. In pratica ogni regno ha un numero pari di Executio, che scendono su Aurus per reclamare le anime e trasportarle sui loro regni di appartenenza, in una sorta di gara tra regni a chi accaparra più anime “utili”. Le anime vengono poi torturate per ricavare energia per i regni stessi, e alimentare il circolo infinito su cui i tre regni poggiano la loro esistenza. 

Gli Executio, un tempo, erano anch'essi esseri di Aurus, scelti dai signori dei mondi d'oltretomba per le loro capacità in vita. In quanto esseri “semi divini” agli Executio non è concesso di morire, se non per mano del loro stesso padrone. 

La storia di Dorian Curze, infatti, si sviluppa nell'attimo successivo in cui un Executio, Sophia (In seguito spiegazioni sul personaggio), viene trovata morta su Aurus.

PERSONAGGI & LUOGHI

Il mondo di Dorian Curze possiede diversi personaggi e luoghi che andrò adesso a elencare uno per uno, così da potervi facilitare nella lettura successiva della sinossi vera e propria.

LUOGHI

AURUS – Mondo principale, reale, mondo in cui vivono diverse razze: Umani, Antrol (Creature che abitano il sottosuolo di Aurus), Giganti (Terre del Sud), Rubiani (Esseri alati che abitano le montagne del Nord), Parka (esseri tripedi abitanti del deserto dell'Est), e Griros (Esseri insetti formi che abitano le foreste dell'Ovest). Il mondo di Aurus, un tempo, era unito sotto un'unica bandiera, la cui capitale, Aurora, ne era il simbolo. Durante la narrazione, Aurus è in perenne guerra, e Aurora è oramai divenuta la capitale del bellicoso impero Umano.

MALEDICTA – Uno dei tre Regni “d'oltretomba”, dove le anime dei morti vengono torturate per ricavare energia utile ad alimentare l'esistenza del mondo stesso. Horus ne è il signore e padrone, ed è in perenne guerra con il mondo gemello Sanctorum, in una continua battaglia per accaparrarsi le anime migliori di Aurus.

SANCTORUM – Come per Maledicta, Sanctorum ha un signore e padrone, Ubis, fratello gemello di Horus. Anche in questo mondo si usa torturare le anime dei morti.

FARSEX – Il primo mondo d'oltretomba creato. Antares è il suo signore e padrone, padre di Horus e Ubis. Farsex è un mondo differente dagli altri due, poiché non ha Executio. Il compito di Farsex è di stabilire le regole (In base ai parametri dettati da un altro essere, Angorn, il vero Dio della Morte, che spiegherò in seguito), decidere i tempi di morte delle anime, e controllare il rispetto delle regole degli altri due mondi, divulgando informazioni su tutto ciò che succede su Aurus, Maledicta e Sanctorum. Farsex si alimenta prendendo energia dagli altri due mondi, come una sorta di tassa.

PERSONAGGI PRINCIPALI

DORIAN CURZE: Protagonista. In vita il comandante della 7° Legione lealista di Aurora. In quanto eroe in vita la sua anima era contesa tra i due mondi d'oltretomba, e Maledicta ha reclamato la sua anima, grazie all'Executio Sophia. 

GRAVIUS: Compagno di Dorian durante l'indagine sulla morte di Sophia. Di razza Parka, morto molti anni addietro per mano Umana, finito su Maledicta come burocrate sottomesso a Hours. 

SOPHIA: Executio di Maledicta, divenuta Primis Executio (massimo grado) dopo aver preso la vita di Dorian Curze, la quale poi ne diventa l'amante “in morte”. La storia inizia con la sua dipartita, per la quale Dorian viene chiamato da Horus ad indagare assieme a Gravius. 

ANGAELUS: Primis Executio di Sanctorum. Un tempo re del popolo Rubiano, reso Executio al momento della sua dipartita da Aurus. Acerrimo avversario di Sophia, combatte per l'anima di Dorian Curze.

EZEKYEL: Primo re di Aurora. Maestro e mentore di Dorian Curze e Torodon. Ha unificato tutti i regni di Aurus, e costruito Aurora. Scomparso 15 anni prima dell'inizio della storia, e la sua scomparsa da origine alla guerra per il potere, che culmina nella grande battaglia di Aurora, dove Dorian deve fronteggiare l'amico di sempre Torodon, il quale ha preso per sé il trono di Ezekyel.

TORODON: Amico e compagno di Dorian Curze, fino alla scomparsa di Ezekyel. Torodon tradisce l'alleanza e reclama il trono di Aurora per sé, generando la guerra. Alla fine della battaglia contro Dorian, si suicida facendosi saltare in aria con una granata anticarro. 

HORUS & UBIS: Signori e padroni dei regni di Maledicta e Sanctorum. Un tempo semplici Aururin (Prima razza esistente su Aurus), poi elevati al rango di Dei dal loro padre Antares.

ANTARES: Padre di Horus e Ubis. Signore del regno di Farsex. Un tempo uno dei più saggi tra gli Aururin, egli riesce a “scoprire” l'esistenza di Angorn, il quale porta il concetto di “morte” su Aurus per riuscire a far prosperare al vita. Antares, afflitto dalla paura di morire, stipula un patto con Angorn, il quale gli concede di costruire i mondi d'oltretomba e amministrare la morte al suo posto, ma Antares approfitta fin troppo del potere concessogli, fino a schiavizzare la morte per guadagnare immortalità e potere, generando le furie di Angorn stesso e le successive ribellioni.

ANGORN: Nome spesso ripetuto come “innominabile”. Angorn è il Dio della Morte originale, il quale è stato sfruttato da Antares per raggiungere l'immortalità. Angorn ha concesso ad Antares di scoprire il modo di sfruttare le anime dei morti, così come le leggi che regolano il fluire delle anime al di fuori di Aurus. Questa concessione, però, lo ha relegato a un ruolo di secondo piano, anche se Angorn rimane e rimarrà un essere superiore agli altri e al di fuori di ogni regola, temuto e rispettato anche dagli Dei dei tre mondi. Angorn aiuterà Dorian Curze a prevalere su Antares, ma non senza chiedere nulla in cambio.

TRAMA

1° PARTE – IL PASSATO DI DORIAN

Dorian Curze si trova ad affrontare l'ultima battaglia per riscattare la capitale dell'impero Umano di Aurus, Aurora, dopo anni di lotta con le truppe traditrici di Torodon. Dorian si impegna per espugnare Aurora e le sue mura, e durante la furiosa battaglia, per causa di un trauma, riesce a vedere due strani esseri, che da solo percepisce essere di un altro mondo: Angaelus e Sophia, i quali stanno combattendo per la sua anima, Angaelus venuto per ucciderlo, mentre Sophia per difenderlo, in quanto il “suo momento” su Maledicta non è ancora giunto. Durante la battaglia Dorian assiste allo scontro tra i due Executio, e vede Sophia prevalere sull'avversario. Sophia, accortasi che Dorian riesce a vederla, lo avverte della sua “provvisoria” immortalità (in quanto Sophia lo deve proteggere, anzichè uccidere), e dopo attimi di titubanza, Dorian si rende conto della veridicità delle parole della Executio, e con questa convinzione porta alla vittoria la 7° Legione.

La battaglia per Aurora si conclude con la vittoria dell'esercito lealista di Dorian, e il suicidio di Torodon il quale, dopo uno strano monologo sull'oltretomba che lascia perplessi sia Dorian che Sophia, si lascia esplodere da una mina anticarro.

Il racconto riprende dopo un anno dalla vittoria, e descrive un Dorian fatto prigioniero dagli stessi alleati per cui si è tanto sacrificato, stanco dei giochi di potere di palazzo, che lo hanno visto sempre più accantonato e sminuito, fino a farlo divenire una specie di criminale di guerra. 

Dopo un colloquio con una cara amica, Dorian viene ucciso da Sophia, la quale reclama la sua anima con un semplice attacco cardiaco, ma Dorian è felice di morire così, e parlando con Sophia, prima di farsi uccidere, decide di voler rivedere l'Executio anche dopo la sua dipartita.

L'ultima parte del “Passato” di Dorian si conclude con il suo stesso funerale, che descrive la società di Aurora ricostruita da un altro imperatore, il quale è stato scaltro e infido a usare i suoi appoggi per raggiungere il potere (sua l'idea di ghettizzare Dorian, il quale era l'unico pericolo al raggiungimento del trono), e infine il primo giorno di Dorian su Maledicta, e l'inizio della sua storia amorosa con Sophia. 

2° PARTE – IL PRESENTE DI DORIAN

Horus vine a scoprire della morte di Sophia, e ne è oltremodo sconvolto, in quanto teme che Ubis, suo fratello, possa approfittare dell'evento per scoprire il modo di ingannare le regole di Angorn e uccidere gli Executio, dando quindi una svolta definitiva all'eterna guerra tra i due mondi. 

Scoperto ciò, Horus decide di affidare a Gravius il compito di chiamare Dorian Curze per indagare sull'accaduto, in quanto un caduto non può essere preso in considerazione dai continui controlli del mondo di Farsex. Dorian dovrà scoprire chi, perché e, soprattutto, come Sophia è stata uccisa, prima che si sappia sul rivale mondo di Sanctorum. 

Dorian, dopo le varie spiegazioni di Horus, si reca su Aurus con Gravius, e recupera il corpo di Sophia, per poi riportarlo su Maledicta, ma nonostante la sua minuziosa indagine non scopre nulla al riguardo della sua morte, se non il nome dell'ultima vittima che Sophia non è riuscita a reclamare, un certo Umano di nome Lyon. Durante l'indagine, però, Dorian viene avvicinato da uno strano essere, il quale si limita a osservare senza agire.

Dorian ritorna da Horus per spiegare la situazione, ma Horus lo accoglie rabbioso, in quanto crede che Dorian abbia fallito nel rendere segreta la sua indagine, poiché su un giornale Farsex si riporta la notizia di un'assurda morte di un Executio. Solo dopo un'attenta analisi delle informazioni Horus si accorge che Dorian non ha fallito, ma che l'Executio trovato morto su Aurus non è Sophia, bensì un Executio del mondo rivale. Dorian allora cerca di spiegare ciò che ha scoperto, ma Horus oramai sembra in preda di strani pensieri e non ascolta, tanto da firmare di suo pugno, e senza esitare, permessi speciali che consentono in futuro a Dorian di aggirarsi indisturbato per il Maledicta.

Dorian, grazie all'appoggio di Gravius, si reca ancora su Aurus, per indagare su quel Lyon che Sophia avrebbe dovuto uccidere, ma una volta arrivato a destinazione si trova ad affrontare due strani figuri, i quali non fanno parte né di Aurus, né di Maledicta, né di Sanctorum, e sembrano voler proteggere Lyon da interventi esterni. 

Dorian riesce a fuggire e, dopo aver incontrato lo stesso uomo che aveva incontrato accanto al corpo di Sophia, riceve il suggerimento di tornare nella cripta dove è custodito il corpo della Executio. A quel punto Dorian capisce che esiste un altro gruppo al di fuori dei mondi d'oltretomba, i quali lavorano per uno scopo alternativo e sconosciuto. 

Dorian riesce a tornare su Maledicta, ma la guerra sembra essere giunta sul mondo d'oltretomba, poiché Ubis (il quale dopo la morte del suo Executio attribuisce la colpa a Horus di aver infranto le regole di Angorn) ha aperto il varco tra i due mondi, e ha attaccato Maledicta con tutte le sue forze.

Dorian lascia Gravius al sicuro, dicendogli di avvertire Horus di un'imminente attacco da parte di un gruppo esterno ai mondi d'oltretomba, e raggiunge la cripta di Sophia, ma una volta giunto viene sorpreso nel rivedere Torodon, suo vecchio nemico. I due si affrontano nella cripta, ma Dorian viene sconfitto, poiché improvvisamente si ritrova di fronte Sophia, la quale “torna in vita” e lo colpisce a tradimento. 

Dorian si risveglia su uno strano mondo completamente bianco, e dopo qualche minuto ritrova Torodon, il quale cerca di spiegargli la situazione. Dorian, però, non crede alle parole del vecchio amico, in quanto ancora rancoroso per il suo tradimento. I due si affrontano, finché la contesa non si conclude  con l'intervento di Ezekyel e Sophia, i quali placano l'ardore di Dorian e lo inducono ad ascoltare il racconto di Ezekyel, il quale non è mai morto, e che da anni sta preparando il piano finale per interrompere l'egemonia di Horus, Ubis e Antares, e liberare dal giogo della morte che da troppo tempo sta opprimendo il mondo di Aurus. 

Ezekyel spiega a Dorian il suo piano lungo 15 anni, raccontandogli la vera storia del mondo, dei “falsi Dei”, degli Aururin, e di Angorn, che Ezekyel ha conosciuto di persona durante i suoi studi sul mondo della morte. Ezekyel spiega a Dorian come è riuscito a “rubare” Sophia da Maledicta, e come in quei lunghi anni è riuscito a racimolare un esercito “rubando” anime ai tre mondi senza farsi scoprire, infiltrando “agenti” nel sistema imperfetto dei tre mondi d'oltretomba. Dorian, inoltre, viene a sapere che l'Umano Lyon non è altro che il figlio di Ezekyel, nascosto al mondo per proteggerlo dal falso Imperatore del regno Umano.

Il piano è pronto, e Dorian accetta di aiutare il suo vecchio mentore nell'intento di sconfiggere i 3 falsi Dei e riportare l'ordine su Aurus.

Dorian si infiltra su Maledicta con l'inconsapevole aiuto di Gravius e riesce a raggiungere il cuore del regno, fonte del potere di Horus, e farlo saltare in aria, rendendo quindi Horus mortale. Purtroppo, però, Dorian non è in grado di fuggire dall'esplosione, e “muore”, mentre Gravius riesce a fuggire e avvertire Ezekyel. 

Poco prima di morire, Dorian incontra Antares, il quale gli confessa che tutta la rivolta, il piano di Ezekyel, e l'uccisione dei suoi stessi figli, era da lui voluta, in quanto sapeva che il sistema dei tre regni era imperfetto, e con quella rivolta avrebbe avuto l'occasione di capire le pecche del sistema e ricreare tutto in maniera impeccabile.

Nel frattempo, anche Sophia e Torodon riescono a far saltare in aria il cuore di Sanctorum, mentre Ezekyel giunge su Maledicta con il resto dell'esercito, e sconfigge Horus in un duello impari, lasciandolo privo di sensi sul campo di battaglia. Stessa sorte tocca a Ubis, il quale viene sconfitto da Sophia e Torodon, mentre l'intero esercito di Ezekyel spazza via la oramai sfinita resistenza dei due eserciti dei mondi d'oltretomba.

Dorian, il quale si credeva definitivamente morto, si trova di fronte Angorn in persona, il quale, stufo da tempo di essere sfruttato da Horus, Ubis e Antares, gli regala “tempo” per poter tornare su Maledicta e concludere il lavoro, poiché Angorn sa che Antares ha voluto approfittare della rivolta per consolidare ancora di più il suo potere. Angorn regala a Dorian un potere che lo rende in grado di sconfiggere un Dio, ma lo avverte anche che il tempo a disposizione è limitato, se vuole salvare da Antares i suoi compagni e la sua amata. Dorian accetta il suo destino, e segna il patto con Angorn, tornando su Maledicta con il nuovo potere.

Antares, intanto, è sceso in campo nella battaglia, e dopo aver ucciso di persona i suoi due figli, si occupa di Ezekyel, Sophia e Torodon, i quali non si aspettavano che il Dio di Farsex fosse ancora nel pieno dei suoi poteri. I tre, però, vengono salvati dall'intervento di Dorian, il quale sconfigge Antares e gli mostra come nessuno può fuggire alla morte. A fine battaglia i mondi di Maledicta, Farsex e Sanctorum, privi dei loro creatori e padroni, si disintegrano, e Dorian svanisce con loro.

L'epilogo vede tutto l'esercito di Ezekyel, Sophia, Gravius e Torodon, festeggiare la vittoria sul “mondo bianco”, ma Ezekyel decide di chiedere un ultimo favore ad Angorn. 

Una volta sul mondo del Dio della Morte, Ezekyel scambia la sua vita con il ritorno di Dorian, il quale era tenuto prigioniero da Angorn stesso come pedina di scambio, in quanto Angorn aveva previsto l'arrivo di Ezekyel. 

Una volta “tornato in vita”, Dorian segue le ultime volontà di Ezekyel, e assieme a tutti i suoi compagni, ricrea un mondo d'oltretomba dove le anime non vengono torturate, ma spedite nella loro naturale ultima meta, dopodichè, Dorian e compagni si recano ad Aurora, e uccidono il falso Imperatore, eseguendo il piano finale di Ezekyel per porre Lyon sul trono, e riportare finalmente la pace su Aurus. 

L'ultimo capitolo vede la “vera natura” di Angorn, il quale ritorna dai suoi simili a riferire l'esito “dell'esperimento” per il quale si è tanto prodigato in quei secoli, ovvero rendere possibile il “controllo del destino di un mondo” senza interventi diretti. Angorn riceve l'approvazione dal suo capo, e da quel momento, come ricompensa, riceve il compito di ricreare un intero universo a sua immagine e somiglianza, un universo in perenne guerra, dove morte e distruzione regnano sovrani, e dove lui può essere l'unico e incontrastato Dio. 

La quarta di copertina

Su Aurus, un tempo, vi era un uomo, un uomo che in vita era stato in grado di cambiare le sorti del suo mondo, di plasmare il corso degli eventi con le sue azioni. Ricordo com'è vissuto, ricordo com'è morto. Ricordo che fu l'allievo prediletto di Ezekyel, con il quale diede origine al grande sogno di pace che fu Aurora, un sogno che fu infranto dalla brama di potere di chi Ezekyel aveva seguito per puro opportunismo. Dorian Curze, questo era il suo nome. 

Ma Dorian non poteva sapere ciò che oltre la morte lo aspettava.

Non ciò che i falsi predicatori millantavano esserci, non una distinzione tra bene e male, ma un mondo dove la pace per i morti non è contemplata, dove le anime dei caduti sono la base che nutre un sistema creato sin dalla notte dei tempi. 

Executio, creature immortali, mietitori di anime per i loro signori, nulla possono i viventi se non sottostare a quelle invisibili leggi che da sempre assoggettano il mondo, sin da quando gli Antichi Dei imbrigliarono il potere della Morte per controllare Aurus, il potere di Angorn.

Ma Dorian Curze ancora non sapeva, non sapeva che sarebbe stato costretto a tornare a combattere, persino da morto. Ricordo bene il momento in cui persino gli Antichi Dei ebbero paura, in cui il dubbio si insinuò nei loro cuori, quel dubbio che urlava nei loro animi che persino la morte può morire. 

L'autore

Tiziano Baroni. Viareggio (LU) il 23\11\1983, 

Diplomato come Perito Elettronico all'Istituto Tecnico Industriale G.Galilei di Vareggio. 

Autore del romanzo Dorian Curze, pubblicato presso GDS Edizioni il 30 Luglio 2013. 

Il booktrailer

Tiziano Baroni, Dorian Curze

Gds Editore - Collana Aktoris -  18 € (cartaceo) 1,80 - 2,50 € (eBook, a seconda delle piattaforme).

ISBN

ISBN ebook: 9788867821334