Da oggi nei cinema italiani The Village, definito il nuovo capolavoro di M. Night Shyamalan. Un film che si preannuncia piuttosto intrigante, con atmosfere dark e tanta tensione. Nel cast Joaquin Phoenix e Bryce Dallas Howard, la bella e rossa figlia del Ricky Cunningham televisivo.
La vicenda è ambientata a Covington, un piccolo villaggio della Pennsylvania ottocentesca. Una sessantina di abitanti tutto casa e chiesa che vivono un'esistenza tranquilla e, di solito, felice. Felice, sì, a meno che qualcuno non parli loro dei boschi, perché allora ecco che cambiano umore. Gli abitanti di Covington infatti non si muovono mai dal loro villaggio, né si azzardano a inoltrarsi tra gli alberi, e hanno ottime e antiche ragioni: là dentro, da sempre, c'è qualcosa di pericoloso e di terribile, creature sconosciute che si annidano nel buio. Impossibile provare a contrastarle, quindi occorre sottostare alle loro regole e ai loro appetiti di morte.
Ma ecco che finalmente, nel 1897, il giovane Lucius si decide: sarà lui a entrare nel bosco e ad affrontare la paura collettiva della piccola Covington.
17 commenti
Aggiungi un commentoCommento su The Village...una schifezza colossale
non c'è minimamente paragone con lo stile del sesto senso (uno tra i miei film preferiti), innanzi tutto non so nemmeno bene come poterlo classificare, secondo me non è assolutamente horror, poco psicologico, dialoghi buttati li, si passava da una scena all'altra senza un minimo di coerenza...
effetto suspance non esiste, concordo con Odhen circa il senso di incompiutezza, arrivi alla fine del film domandandoti " ma qua non manca qualche cosa?" ... senza contare che...
Spoiler spoiler spoiler spoiler
quando per più di una volta si è visto il microfono spuntare sopra la testa degli attori non sapevo se mettermi a ridere a crepapelle o uscir dalla sala
Odhen in effetti ha espresso molto bene quello che comunica questo film quando parla dell'incompiutezza...
Certi dialoghi mi sono sembrati sconclusionati (cosa che mi aveva innervosito anche in Signs ), come se non avessero un riferimento troppo concreto nel contesto.
Inoltre il film è pieno di patetici elementi pseudo-psicologici che nelle intenzioni del regista sarebbero dovuti sembrare profondi, mentre a me sono sembrati ridicoli, la trama è incoerente (non voglio fare spoiler, dico solo che se rifletto sulla spiegazione che viene data alla fine mi sembra un pò un'assurdità ).
In generale non mi è piaciuto per niente e non mi ha fatto provare emozione alcuna, ma mentirei se dicessi che non me l'aspettavo...
(Se avessi notato il particolare di cui parla luna allora si che sarebbe stata la fine : ... )
SPOILER
Ma la cosa che più mi ha fatto incazzare è questa: perché cavolo mandano una ragazza cieca, accompagnata da due emeriti imbecilli, a recuperare le midicine quando poteva andarci uno qualunque degli anziani. E poi, nelle scene del matrimonio non compare un paio di volte il pazzo "colpevole" del massacro degli animali? E come faceva da solo ad ammazzare tutte quelle bestie e a celarne il pellame?
SPOILER SPOILER SPOILER...................................................................
Secondo me hanno mandato lei perchè così non avrebbe potuto vedere l'altra faccia della medaglia, com'era veramente la realtà, in quale modo avrebbe potuto vivere se gli anziani non avessero costruito il loro "universo privato".
gli anziani avevano giurato e non potevano andare, almeno io l'ho capita così...
Eh già, viene mandata proprio "l'esploratrice cieca" al di fuori... mica casuale... Tra l'altro, per un "gioco del destino" la coraggiosa Ivy, attaccata nel Bosco da un Noah travestito e folle d'amore deluso, "vede" infine materializzarsi le sue paure e le sue superstizioni; la sua esperienza le confermerà che quelle leggendarie Creature Innominabili esistono veramente.
Quindi, nella terribile visione di Shyamalan, lo stesso Noah, folle conoscitore della verità (l'Artista), si fa inconsapevole strumento degli anziani (il Potere) per il mantenimento dell'inganno.
Ho amato questo film, secondo me un capolavoro pessimista molto scomodo e duro ma anche sincero e sensibile, ritratto di un triste e duro presente - non solo americano...
In questo thread nella sezione Recensioni ci sono un po' di impressioni molto personali:
http://www.fantasymagazine.it/forum/viewtopic.php?t=3320&postdays=0&postorder=asc&start=0
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