Nel 1930 tre audaci astronauti raggiunsero lo Spazio. Più tardi, nel 1945, la Seconda Guerra Mondiale venne interrotta da un'invasione marziana. Come conseguenza di questi eventi, l'umanità iniziò a esplorare il nostro sistema solare, mentre eroici astronauti entravano in contatto con specie esotiche e vivevano incredibili avventure.
Questo, però, è il passato.
Il presente è l'anno 1956, e nessuno ormai si cura più dei mondi alieni e della frontiera delle stelle. Gli spazioporti sono stati chiusi e l'unico posto dal quale i razzi posso decollare è Ignition City, una città situata su un'isola artificiale, posta all'Equatore, dove gli ultimi astronauti vivono in esilio.
Questo è il contesto del fumetto di fantascienza Ignition City di Warren Ellis.
Ellis è un autore famoso e acclamato di fumetti e serie TV, le cui opere spaziano attraverso numerosi generi e temi. Con Ignition City crea un fumetto con una forte estetica dieselpunk e atompunk, le cui tematiche rimandano a spettacoli televisivi classici quali Flash Gordon, Buck Rogers o King of the Rocketmen. Ma non si deve pensare che Ignition City sia una celebrazione gloriosa dell'avventura spaziale. Quelli che vediamo in Ignition City sono eroi morenti, devastati dall'alcol e dai cibi in pillola, e l'epopea degli eroi spaziali viene completamente decostruita, non mancando di mettere in contrasto la loro passata gloria con lo stato di disgrazia nel quale vivono ora.
Protagonista è Mary Raven, ex astronauta che visita a Ignition City allo scopo di scoprire chi ha ucciso suo padre, l'ex eroe di guerra e astronauta Raven Rock, allo scopo di vendicarsi. La sua missione privata viene però ostacolata dal cinismo, dal risentimento e dalla corruzione degli abitanti della città, che la temono in quanto rischia di portare eccessivo disturbo allo status quo.
Il personaggio di Mary Raven è ispirato, come Warren Ellis ha scritto nel suo blog, a Magdalene Veen, cantante e danzatrice del ventre del gruppo steampunk Abney Park. Gli altri personaggi sono versioni decadenti di protagonisti di vecchie epopee della fantascienza. Compaiono ad esempio gli ersatz di Flash Gordon e Buck Roger, che pur rimandando ai loro originali mantengono comunque una loro personalità e loro tratti caratteristici.
I disegni sono di Gianluca Pagliarani, artista italiano che aveva già collaborato con Warren Ellis nella realizzazione dello steampunk Aetheric Mechanics e attualmente impegnato con il bonelliano Dragonero Pagliariani ha rappresentato molto bene la città: molti edifici sono composti da vecchi razzi arrugginiti e molti particolari richiamano alla memoria film di fantascienza degli anni '50, ma il tutto è ricoperto da uno strato di abbandono e degrado. Fanno parte di questo evocativo paesaggio vecchi serbatoi del carburante riconvertiti ad abitazioni e i corpi abbandonati di giganteschi robot.
I cinque numeri di Ignition City sono stati pubblicati negli USA dalla Avatar Press e sono raccolti nel volume Ignition City 1 della Edizioni BD.
Concludendo, Ignition City è una lettura obbligatoria per tutte le persone interessate a un fumetto retrofuturistico che presenti un punto di vista originale sulla fantascienza e sulla storia alternativa. Il fumetto è anche pieno di riferimenti alla fantascienza classica, che lo rende un viaggio speciale attraverso decenni di storia della fantascienza.
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