Che siate fan di Game of Thrones oppure detrattori, siate pronti, perché nella prossima stagione del serial targato HBO ci saranno più morti che in ogni altra, parola di Kit Harington. Senza spoilerare troppo, va detto che chi non aveva letto in precedenza i romanzi della serie delle Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin è già rimasto abbastanza sorpreso dalle prime tre stagioni di Game of Thrones, nelle quali sono stati "eliminati" con nonchalance personaggi importanti, che mai ci saremmo aspettati veder dipartire così presto.
Cosa dobbiamo attenderci dunque dalla quarta stagione? Queste le parole di Harington, che nel serial interpreta Jon Snow: "Nella prossima stagione ci saranno più morti che nelle precedenti, ma non posso svelare quali. Si potrebbe pensare che saranno di minore impatto, ma non sarà così. Hanno capito che è un'opzione vincente, quindi continueranno a uccidere personaggi più di quanto sia stato fatto fino a ora". A questo punto, ognuno di noi si senta libero di raccomandare a George Martin l'anima del suo personaggio preferito.
Nella serie non abbonderà soltanto la morte ma - e come non aspettarselo da HBO? - anche il sesso. In particolare per il personaggio di Jon Snow e in proposito Harington ha scherzato sul rapporto tra lui e la collega Rose Leslie - Ygritte - che sarebbero tanti vicini ad avere una relazione quanto i loro personaggi sullo schermo.
8 commenti
Aggiungi un commentoDa lettore della saga non sono stupito dell'annuncio...
Come se più sangue, più morti, più sesso fosse sinonimo di qualità e tutto quello che gli spettatori vogliono. Uno slogan simile dimostra tutta l'intelligenza dei suoi ideatori.
Hai ragione Melian: Martin sa scrivere, caratterizza bene i personaggi, però ha perso la bussola. Dovrebbe imparare da altri autori più professionali.
Erano proprio i motivi per cui mi sono fermato alla prima puntata. Ma sì, dai, mettetecene di più.
Lo "slogan" me lo sono inventato io anche se poi non si discosta molto dalla realtà della serie, almeno nella prima stagione dove diverse scene di sesso erano un po' troppo esplicite per i miei gusti e gratuite. Nelle due stagioni successive si sono un po' calmati. Diverso è il discorso violenza, si sta raccontando una guerra e quindi è più
"giustificata".
Poi sono d'accordo con te M.T. che enfatizzare questi aspetti, come è riportato nell'intervista mi sembra un po' sciocco e riduttivo nei confronti della serie.
Comunque a me la serie televisiva piace, se non si perdono via, come ha fatto Martin con i romanzi, nel corso delle prossime stagioni (dovrebbero arrivare alla settima) continuerò a seguirla volentieri.
Se è funzionale alla storia, ha un senso, il sesso non mi disturba. M'irrita invece se viene usato per attirare pubblico, perché fa leva sul lato pruriginoso delle persone.
La serie televisiva (ho visto solo la prima) l'ho seguita e non m'è dispiaciuta e continuerò a seguirla; i libri no perché non mi piace aspettare non sapendo se l'autore finirà la serie: m'è già capitato con King e la serie della Torre Nera e m'è bastato. Di Martin è meglio seguire la produzione prima delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco: si ha il meglio, prima che si desse alla commercialità.
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