Samhain: eccoci di nuovo alla notte magica. In Irlanda la festa era Oíche Shamhna, in Galles Nos Calan Gaeaf. La ricorrenza è stata poi chiamata Hallowmas o All Saints Day, infine, in tempi più recenti, Hallow'een. A unire il nome e a renderlo Halloween ci ha pensato addirittura un film. Ma i nomi sono tanti e non solo celtici o delle isole britanniche, e più generalmente si tratta di una notte di molti secoli fa dove accadde qualcosa di così terribile e spaventoso che è rimasta nei ricordi collettivi di molti popoli della Terra. Secondo alcune fonti si è trattato del Diluvio Universale. In ogni caso, la notte in cui la morte trionfò. E la paura e la distruzione si è allora esorcizzata in tanti modi differenti: oggi lo si fa con zucche illuminate e travestimenti, prendendo spunto dalla leggenda irlandese di Jack O' Lantern. "Scherzetto o dolcetto", trick-or-treat, pare sia un'usanza nata negli Usa negli anni Trenta (la festa fu importata dagli irlandesi nell'Ottocento). In Inghilterra oggigiorno la ricorrenza cade il 5 novembre, ma i festeggiamenti iniziano molto prima (il 5-11 è il Giorno di Guy Fawkes, che tentò di far saltare il Parlamento nel 1605 e fu condannato a morte). In Giappone c'è la Festa del Bon, durante la quale tutti gli antenati defunti cercano la strada per tornare a casa. Nei paesi latinoamericani si ricorda El Dias de los Muertos. In alcune zone la ricorrenza si divide in Festa dei Bambini Morti e Festa degli Adulti Morti. 

Per i "magici" Celti, secoli e secoli fa, cominciava l'inverno e il nuovo anno e tutto ciò che sulla Terra era rimasto da raccogliere rimaneva a disposizione dei folletti. I confini fra questo mondo e il Sidth si facevano molto sottili fino a scomparire, lasciando entrare sulla Terra le creature fatate. Samhain era dunque l'inizio della Fase Oscura, che si contrapponeva alla ricorrenza chiamata Beltane, l'inizio della Fase della Luce. Un periodo in cui occorreva tenere gli occhi aperti, perché, se da una parte c'erano gli spiriti buoni dei defunti, si poteva avere a che fare anche con creature estremamente ostili, convinte che la razza umana avesse rubato il loro territorio. Le trappole incantate potevano essere di vario tipo e chi vi cadeva rimaneva prigioniero per sempre.