Molti conosceranno già Luca Prasso ovvero il più famoso digital artist italiano operante negli Stati Uniti.
Già nel 1982 - 83, appena terminato il liceo comincia a coniugare la grande passione per il disegno alla tecnologia. Nel 1986 entra in un piccolo studio a Verona, lavorando alle pubblicità locali e alle sigle dei telegiornali regionali. In seguito si trasferisce prima a Milano e poi in giro per il mondo alle dipendenze di una società canadese che aveva base in Italia. Lì conosce la produzione mondiale e incomincia a pensare come si potevano sviluppare le risorse italiane per ottenere gli stessi risultati che si hanno all'estero. Si trasferisce poi in America alla fine del 1994 e inizia a lavorare con la PDI.
Oggi il "mago" degli effetti speciali della DreamWorks è il supervisore del gruppo di persone che lavora alla preparazione dei personaggi della famosa saga dell’orco verde (per il primo episodio di Shrek era il co-supervisore). Il lavoro consiste nel prendere questi ultimi - dopo che sono stati realizzati su carta dai disegnatori - e occuparsi di creare tutti quegli snodi che consentono all'animatore di realizzare le pieghe del vestito quando i personaggi camminano o il modo in cui flettono il braccio. Si consegna un pacchetto di opzioni che lui sfrutterà per animare la figura. Gli animatori danno vita ai personaggi e non fanno altro, senza occuparsi degli aspetti tecnici. La squadra di Prasso è l'anima tecnica del gruppo d'animazione del personaggio.
Altri dipartimenti sviluppano i problemi relativi al fuoco, all'acqua, al fango e di altri elementi necessari per la realizzazione dell'immagine finita.
Ospite di Virtuality 2004, Prasso ha fatto il punto riguardo lo 'stato' dell'arte digitale e ha parlato anche del prossimo episodio di Shrek (In Italia vedremo il secondo solo a Natale).
Prasso fa sapere che "proprio in questi giorni abbiamo cominciato la pre-produzione di Shrek 3. E se già nel secondo episodio avevamo migliorato di gran lunga il realismo di dettagli difficili come peli, foglie e abiti, non c'è dubbio che nel prossimo faremo ancora meglio. Per capire il salto di qualità che il film rappresenta anche solo per la mimica facciale, basta metterlo a confronto con Z la formica: sono passati solo sei anni, ma sembrano trenta".
“L'annuncio ufficiale è stato fatto solo da qualche giorno. Noi avevamo percepito la sensazione che si sarebbe tornati presto a lavorare su Shrek da tutta una serie di circostanze. Molti hanno già contruibuito con delle idee per la nuova sceneggiatura e sono stati addirittura già ricompensati economicamente perché le loro storie da inserire in Shrek 2 sono piaciute molto. Questo è un concetto molto nuovo per Hollywood: noi abbiamo trascorso tre anni della nostra vita con questi personaggi. Li conosciamo bene, anche se sono solo degli attori virtuali. Abbiamo amato e odiato certe parti della storia, quindi potere contribuire alla stesura della sceneggiatura è una conseguenza abbastanza naturale visto che abbiamo - dalla mattina alla sera - un contatto diretto con i produttori e con i registi. Nel limite della fattibilità certe cose possono essere modificate grazie ai nostri contributi.”
L'uscita di Shrek 3 è fissata per il 2006, probabilmente in Italia uscirà a Natale
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