E’ in libreria dal 17 di ottobre un romanzo, edito da Gargoyle, dal titolo Il signore della neve e delle ombre (Lord of Snow and Shadows) della scrittrice Sarah Ash.

Il comunicato della casa editrice

Dopo tanti e apprezzati racconti, Sarah Ash spicca il salto nella narrativa lunga e firma un romanzo di ottima fattura in cui il filone cappa e spada armonizza con il protagonismo della figura prodigiosa del dragone, propria del fantasy più classico, e in cui la magia si incastra impeccabilmente con la tecnologia.

Scritto con stile chiaro e asciutto, Il Signore della Neve e delle Ombre poggia su un intreccio ben congegnato ed essenziale, che non cede troppo al dettaglio né si disperde in sottotrame e rivoli narrativi, a vantaggio del coinvolgimento e dell’empatia del lettore, che non può non condividere il travaglio interiore di Gavril Andar, fatto di paura, rabbia, vendetta, pietas e voglia di amare.

A differenza di molti fantasy che vanno per la maggiore, trovano spazio figure femminili di grande coraggio come Elisia, la madre di Gavril, che, per non soccombere alla ferocia intravista nel consorte, se ne allontana portando con sé il figlio e la Duchessina Astasia Orlova che, pur tra mille veti e difficoltà, tiene fede a un sentimento puro e incontaminato per Gavril.

Traendo ispirazione dalla mitologia e dal folklore nord-europei e asiatici, che riecheggiano a tratti le atmosfere della Russia zarista, l’autrice scrive un avvincente bildungroman all’insegna di un sapiente mix di suspense, magia, horror e romanticismo gotico.

Un brano

«Voi siete il Drakhaon. Il sangue che scorre nelle vostre vene non è normale sangue umano». «È quello che mi hai ripetuto centinaia di volte. Ma che cos’è un Drakhaon?» «Guardate». Kostya alzò il braccio e indicò la randa della nave. Sulla tela bianca era dipinto, in nero e argento, un simbolo […], un’enorme creatura dalle ali adunche che sembrava librarsi in aria a ogni soffio di vento che gonfiava la vela. «Un drago?», sussurrò Gavril sgomento. «Ma di sicuro… dev’essere una metafora, un titolo, una…»

«Voi siete il Drakhaon, signore», ripeté Kostya ostinato.

«Ma mio padre come poteva essere un uomo… e un… un…» Gavril non riusciva a dirla quella parola; la sola idea era assolutamente ridicola. I draghi erano leggende da libri di favole per bambini. «Drakhaon non è semplicemente un drago, signore. Drakhaon è un drago guerriero. Un uomo che può distruggere i suoi nemici con il respiro, che infiamma i combattenti del suo clan con il potere del suo sangue ardente».

La quarta di copertina

Tutto ciò che Gavril Andar conosce della vita è il clima soleggiato e pieno di calore della Smarna – l’ameno principato sito a sud di quello che un tempo è stato l’impero di Rossya –, la casa accogliente che divide con la bella e protettiva madre, la passione per la pittura. L’arrivo di uno spietato manipolo di guerrieri provenienti dal Nord infrange tale armonia, segnando per sempre il destino del ragazzo. I soldati vengono ad annunciare che Lord Volkh, il signore del gelido regno di Azhkendir, uomo nelle cui vene scorre il sangue ardente del guerriero-dragone noto come Drakhoul, è stato assassinato. La vendetta è ineluttabile e soltanto Gavril può compierla dal momento che Volkh era suo padre, malgrado il ragazzo ne è stato finora all’oscuro.

Ferito e frastornato da quanto saputo, il giovane viene condotto contro la sua volontà nella fredda e innevata Azhkendir, la sua terra natìa dove vigono leggi, consuetudini e alleanze tribali e cruente assai diverse da quelli cui è abituato.

Rinchiuso nel castello del Drakhaon, Gavril è controllato a vista dai suoi carcerieri; frattanto la notizia del suo arrivo si diffonde nei principati vicini, intenzionati a studiarne le mosse per anticiparle attaccando a sorpresa Azhkendir.

Al centro di mille pressioni, mentre il suo popolo reclama guida e vendetta, il giovane dà inizio alla battaglia più importante della sua vita, quella per salvaguardare la sua parte umana, seriamente minacciata dal suo sangue Drakhoul: Gavril sta diventando, infatti, una creatura che non vuole diventare, una creatura dal potere incommensurabile... assecondarne la forza vuol dire cedere alla barbarie e a orribili crudeltà.

L'autrice

Autrice di otto romanzi e diverse raccolte di racconti, Sarah Ash si è

diplomata in Musica e Drammaturgia presso il Murray Edwards, College femminile dell’Università di Cambridge. La sua formazione la porta a rivestire ruoli di dirigenza e insegnamento nella scuola, dove valorizza con passione giovani talenti anche nella veste di autrice e produttrice di musical. Contemporaneamente scrive: all’inizio degli anni Novanta, la sua short story «The Mabinogion Mice»(mai pubblicata in volume) entra nella classifica dei dieci migliori racconti per l’infanzia del quotidiano Guardian, e nel 1992 la nota rivista Interzone pubblica il racconto «Moth Music». Il successo arriva nel 2003 con l’uscita del romanzo Il Signore della Neve e delle Tenebre, primo episodio della trilogia Le lacrime di Artamon, che le fa ottenere una grande popolarità sia tra i lettori anglosassoni sia francesi. Da allora Sarah Ash si dedica completamente alla narrativa. Vive nel Kent con il marito e i due figli.

Sarah Ash, Il Signore della Neve e delle Ombre (Lord of Snow and Shadows)

Traduzione di Stefania Minacapelli

Editore Gargoyle  - Pag. 601 - 19,00 €

EAN 978-88-98172-11-5