Greg Silverman, presidente dello sviluppo creativo e della produzione mondiale della Warner Bros. lo ha definito "innegabilmente tenace, creativo in modo formidabile, dotato dell'immaginazione e dell'acume finanziario necessari a intuire il successo di una produzione complessa, a ogni livello."
Charles Roven, produttore legato al colosso statunitense dell'intrattenimento mediatico, è stato uno degli artefici del successo della Trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, così come del recente reboot cinematografico su Superman, L'Uomo d'Acciaio di Zack Snyder. Attualmente, è impegnato insieme alla moglie di quest'ultimo, Deborah, nella produzione di Batman vs Superman, ma il suo nome compare anche in molti altri progetti, tra i quali l'altrettanto atteso Warcraft.
Il produttore ha poi svelato alcuni passaggi relativi all'avvio dei lavori per il sequel. Tutto è iniziato dopo il primo weekend di programmazione del reboot, uscito negli Stati Uniti il 14 giugno scorso, quando gli incassi avevano già raggiunto in tutto il mondo i duecento milioni di dollari. Un ottimo risultato (il costo complessivo della produzione è ammontato a circa duecentoventicinque milioni) che ha subito spinto la Warner Bros. e Roven a iniziare delle trattative per un secondo capitolo.
"Sapevamo di aver creato un mondo e avevamo disseminato la pellicola di easter eggs in modo da far capire agli spettatori che, nell'universo che Zack [Snyder, ndr]stava costruendo, anche per altri personaggi DC Comics oltre a Clark Kent c'era la possibilità di esistere." Ma oltre a riferimenti a eventuali e futuri film, non era ancora pronta una sceneggiatura. "Avevamo un abbozzo di idee, battute di una storia sulla quale David S. Goyer stava lavorando insieme a Zack. Ma questi scripts non sono mai realmente ultimati finchè il film non è nelle sale. Amiamo i personaggi, e crediamo che Ben Affleck sarà un grande e affascinante Batman."
Proprio sulla scelta dell'attore, assai sgradito alla maggiorparte dei fans, sembra che per la produzione non ci sia stato fin dall'inizio alcun dubbio. Almeno a giudicare dalle parole di Roven: "Volevamo un interprete che avesse una certa età anagrafica e una certa solennità. Se guardate The Town e Argo [alcuni tra i più recenti e apprezzati lavori di Affleck, ndr] in entrambi quei film lui interpreta dei protagonisti molti seri. È un uomo dalla corporatura imponente. Ed è anche un uomo maturo. E se vedete insieme lui ed Henry [Cavill, interprete di Kal-El/Superman, ndr] capite immediatamente che uno ha più esperienza dell'altro. Ed è questo che volevamo risultasse, affiancandolo e contrapponendolo al nostro Superman."
Milioni di appassionati in tutto il mondo si chiedono, a questo punto, se i supereroi DC Comics trasposti sul piccolo schermo potranno incontrare quelli cinematografici, e viceversa. Un'idea analoga, insomma, a quella adottata dalla Disney/Marvel con i personaggi dell'universo cinematografico della Casa delle Idee e quelli, televisivi, di Agents of S.H.I.E.L.D.
A rispondere ci ha pensato Greg Berlanti, produttore e autore di Arrow (insieme a Andrew Kreisberg e a Marc Guggenheim): "Non abbiamo avuto alcun confronto [con i vertici della Warner Bros., ndr] oltre a chiedere quali personaggi avremmo potuto usare per questa stagione e sollecitarne o richiederne altri ai quali siamo interessati. E, ogni tanto, loro rispondono: -Non potete avere quel personaggio.- Non ne spiegano il motivo, ma lo capiremo più avanti."
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