Sei giovanissimo (poco più di trent’anni), hai lavorato negli Usa a realizzare casinò e parchi a tema, collaborato con varie TV italiane, scritto libri di vario genere ecc. ecc. ti chiediamo se le tue giornate sono di 36  oppure di 48 ore. Come sei riuscito a fare tutto?

In effetti questa è la domanda che mi fanno tutti. La risposta è semplice: amo il mio lavoro. Lo amo alla follia e, appena ho un po’ di tempo libero, mi rilasso lavorando. Assurdo, lo so, ma credo che al giorno d’oggi la mia sia una grande fortuna. C’è però da dire che riesco a dedicare molto tempo anche alla mia famiglia: mi sono sposato con la mia migliore amica che, due anni fa, mi ha dato un bellissimo bimbo di nome Leonardo. La mia vita, ormai, gira solo intorno a loro due, ed è proprio a loro che ho dedicato tutto il mondo di Midendhil.

Vivi a Orlando. Perché questa scelta? Come ti trovi a vivere negli Usa? Citaci un paio di differenze diciamo “macroscopiche”  tra la vita nostrana e quella americana?

Io e mia moglie abbiamo scelto Orlando per il clima e per la bella atmosfera di serenità. Qui il telegiornale parla delle nuove attrazioni dei parchi Disney, dall’autostrada vedo il castello di Hogwarts e i cieli sono solcati dai missili spaziali della NASA… in che altro posto del mondo avrebbe potuto vivere uno come me? Le differenze tra Italia e Usa sono tante: le persone, i modi di vivere, di percepire il futuro e la famiglia. Qui è tutto un po’ più freddo e noi ci sentiamo un po’ delle mosche bianche, lo ammetto, ma ci stiamo bene. L’America è un paese che ti può dare un sacco di opportunità, ma al contempo è molto duro e difficile. È una macchina basata sulla meritocrazia che però non lascia margine a errori e debolezze.

Come è nata l’idea de “La missione dell’ultimo custode”? Quanto c’è di te nella descrizione/carattere di Leonardo, il protagonista?

Come dicevo poco fa, il mondo di Midendhil è nato in una notte del 2004. L’ho visto in sogno e al mio risveglio, incuriosito da quella che oggi amo definire una visione, ho iniziato ad approfondirla studiando culture e leggende antiche. In questo romanzo c’è infatti molto più di quello che solitamente si trova in un libro per bambini: la magia di Midendhil non è finzione, come non lo è neppure la filosofia metaforica che si nasconde dietro tutta la saga. Credo che Midendhil sia un fantasy che si può leggere a livelli: lo può amare un bimbo per tutto ciò che di fantastico è descritto, ma lo può apprezzare e comprendere bene anche un adulto che, leggendo tra le righe, trova risposte o meglio domande che stanno un po’ alla base di ogni percorso di crescita. Già solo l’apertura del romanzo con la parola Shamballah sintetizza bene il senso simbolico della storia.

Ma Midendhil non è solo un libro: è ben di più. Midendhil è un progetto globale senza precedenti, che esplode dalle pagine di un romanzo, prendendo forma in tutte i settori dell’arte e dell’entertainment. Con Endemol, abbiamo dato vita a un progetto crossmediale che si sviluppa ora in un sito interattivo (www.midendhil.com), ma che in futuro sarà anche un nuovo format talent per la Tv di tutto il mondo. Presto appariranno sul mercato i veri prodotti descritti nel libro, tra cui la Biribolla, la bibita che amano tutti gli stregoni di Midendhil. Ovviamente, questo mio progetto non poteva non svilupparsi anche nel settore dei parchi di divertimento: già ora stanno nascendo diversi centri in tutto il mondo. In Italia, in Brasile, in varie parti dell’Europa, probabilmente anche a Gardaland e, ovviamente, qui a Orlando. Il Midendhil Experience sarà un nuovissimo centro intrattenimenti del valore di 60 milioni di dollari completo di ristorante a tema, teatro, un’arcade speciale di Midendhil, negozi e molto altro. Midendhil ha ispirato anche una nuova linea di giostre e, con l’azienda Zamperla (compagnia leader costruttrice di attrazioni), stiamo realizzando una serie di giostre per i theme park di tutto il mondo. Ma le novità non sono finite: presto ci saranno tante, tante cose capaci di farvi sognare a occhi aperti.

Leonardo assomiglia molto al Davide Simon di quindici anni e la storia con la sua bella Maya ripercorre quello che io ho vissuto con Alice: la mia ex compagna di classe del liceo oggi divenuta mia moglie. Ma il romanzo e la saga intera sono un regalo che ho voluto fare a mio figlio Leonardo (il nome del protagonista non è dunque casuale). Mi reputo un uomo molto fortunato, un padre fortunato e, per questa ragione, ho deciso di condividere la mia fortuna con chi non ne ha. Midendhil è infatti partner ufficiale della World Food Program, l’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite che ogni anno sfama più di 90 milioni di bambini. Midendhil è dunque anche questo, tant’è che ogni progetto legato a questo fenomeno rientra in un piano di beneficenza destinato proprio ai bambini bisognosi. Trovate il link per le donazioni nella pagina “partner” del sito di Midendhil.