Il precedente romanzo di Lois McMaster Bujold, in libreria alla fine dello scorso anno, L’ombra della maledizione, sempre edito dalla Nord, era piaciuto moltissimo.
Una sola parola per definire l’illustrazione di copertina dell’artista David Bowers: bellissima.
Finalmente libera dalla maledizione che l’aveva spinta sull’orlo della follia, Ista dy Chalion vive nel castello di Valenda, ma ha come unici compagni i dolorosi ricordi e gli amari rimpianti che hanno segnato fino a quel momento la sua esistenza. Per sottrarsi all’inquietudine crescente, Ista decide allora di intraprendere un pellegrinaggio che la conduca il più lontano possibile da Valenda e le offra altresì di chiedere ammenda agli Dei per il crimine che ritiene aver commesso anni prima e cioè l’assassinio di Lord dy Lutez, la cui morte era stata necessaria per infrangere la maledizione che gravava sulla casata di Chalion. Insieme con un piccola scorta, la donna si mette quindi in viaggio, ma la gioia scaturita dalla ritrovata libertà si dilegua quasi subito, prima a causa di una terribile visione – un castello sconosciuto, un uomo con una profonda ferita al torace e una linea di fuoco che scaturisce dal suo cuore – e poi dall’improvviso attacco di un contingente nemico di soldati roknari. Salvata dall’intervento di Arhys dy Lutez, comandante di Porifors, Ista si rifugia nella fortezza di quest’ultimo, ma, ad attenderla, trova alcune rivelazioni sconcertanti: il castello della visione è proprio Porifors; Arhys di Lutez è figlio di quel Lord dy Lutez che lei pensa di aver assassinato; isolato in una stanza c’è Lord Illvin, il fratellastro di Arhys dy Lutez, in coma da molti mesi…. Quale destino – quale potere – ha condotto Ista al luogo in cui sembrano essersi radunate le sue peggiori paure? E qual’è il reale significato della visione che la perseguita?
La messaggera delle anime di Lois McMaster Bujold ( Paladin of Souls, 2003, Traduzione: Rossana Terrone, Editrice Nord, collana Narrativa n. 202, pag. 450 - Euro 18)
ISBN 88-429-1338-3
Insieme al romanzo della Bujold la Editrice Nord ha presentato ai suoi fedeli lettori il secondo volume della Saga del conclave delle Ombre. Il primo volume era uscito nel marzo dello scorso anno con il titolo L’artiglio del falco d’argento riscuotendo un buonissimo successo presso i lettori come già era successo con la Saga di Riftwar.
Scampato al massacro del suo villaggio, Artiglio del Falco d’Argento, ultimo degli orosini, è stato addestrato da un misterioso ordine di maghi e spie, il Conclave delle Ombre, diventando, con gli anni, uno degli agenti più abili di quella società segreta, benché la sua unica ragione di vita rimanga la determinazione a vendicare la morte della sua famiglia e della sua gente; così, dopo aver sconfitto il malvagio Raven e i suoi mercenari, Artiglio è ormai pronto per la missione più importante: raggiungere Roldem – dove é conosciuto come Tal Hawkins, vincitore del prestigioso Torneo della Corte dei Maestri, che gli è valso il titolo di miglior spadaccino del mondo - , infiltrarsi nella corte di Opardum, capitale del ducato di Olasko, e conquistare la fiducia del Duca Kaspar, il feroce despota responsabile del genocidio degli orosini, per poi ucciderlo. Ma Kaspar ha alleati molto influenti – come Quentin Havrevulen, l’astuto capitano delle guardie, e il negromante Leso Varen, i cui oscuri poteri hanno attirato persino l’attenzione del conclave -, che costringeranno ben presto Artiglio a imboccare sentieri tortuosi e pericolosissimi, cambiando i suoi piani in modo del tutto inatteso….
Personaggi indimenticabili, tradimenti, sfide, avventure, magia e amore: in questo secondo episodio della Saga del Conclave delle Ombre, Raymond E. Feist conferma il suo “tocco da maestro” nel creare un mondo vibrante e complesso che affascina e coinvolge per eleganza, passione e vitalità.
(King of Foxes, 2003, Traduzione: Gianluigi Zuddas, Editrice Nord, collana Narrativa n. 201, pag. 368 – Euro 17,00)
ISBN 88-429-1317-0
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