Da un massacro, nasce un'amicizia. Quella di Glauco e Leandro, il giovane protagonista di Nove Guerrieri.
Da un massacro, anzi dalla reiterazione dei massacri, nasce una missione.
Una valle in pericolo, posta continuamente sotto la minaccia di un Barone Rinnegato, Malacresta, dei suoi infami e pericolosi guerrieri, detti "pidocchi", e di una strega, Moiraga.
Quando il Duca Gualtiero chiede alla popolazione di Valle del Silenzio di mobilitarsi però, nonostante lo stato di pericolo e le tante privazioni di una guerra eterna, non sono in molti a rispondere.
Il religioso Jacopo Famizi, perché c'è un fronte della guerra che non è solo responsabilità dei guerrieri.
Il guerriero Sismondo, perché la sicurezza del Duca e del Religioso non possono venire meno, e di seguito i soldati Bergo, Aimar e il nomade Wolfgang della Steppa.
Duccio il Brigante, perché andare a combattere per il Duca potrebbe salvargli la vita, espiando le sue colpe.
Senza dimenticare, ovviamente Glauco e Leandro, per vendicare l'amico Damiano.
Nove personaggi che si muovono verso un obiettivo esplicito comune, ma ciascuno con intenzioni implicite diverse.
Come andrà la vicenda può essere previsto sin da subito. Il racconto di Leandro è in prima persona, pertanto sopravviverà. Però se è un protagonista già maturo quello che ci racconta la vicenda, quello di cui narra è il percorso che l'ha portato alla sua maturazione. La prova che l'ha reso un uomo.
Il destino, le intenzioni e le vicende sono tutte da scoprire. In un romanzo che procede senza fronzoli.
La trama è solida. I dialoghi efficaci. Le descrizioni realistiche.
Fango, spade, cavalli, Nebbie Sanguigne che si materializzano durante la lettura.
Non è la storia di una "grande prova". Di una "grande e risolutiva guerra tra il bene e il male" questo romanzo.
È la storia di un momento di passaggio, di un momento in cui nove personaggi, non solo il protagonista, affronteranno qualcosa che cambierà, in un modo o nell'altro, la loro vita.
Un altro elemento di equilibrio nel romanzo è la presenza discreta del mondo secondario. La Valle del Silenzio e i motivi del suo isolamento sono delineanti con parole semplici ed efficaci. La mitologia del mondo appare quando serve e se serve. Non ci sono insomma lunghi infodump messi a bella posta per aumentare il tempo di lettura.
Non è lo stesso luogo di l'Ultima Valle di James Clavell o della Trilogia di Magdeburg di Alan D. Altieri, ma con queste sembra avere una stretta parentela, non solo morfologica.
L'affinità è data dal realismo dell'approccio, che porta la vicenda a necessari sacrifici. Non è uno spoiler se vi dico che la missione non sarà completata da tutti i personaggi e che Bruno Bacelli non risparmia sofferenze e morte ai suoi personaggi. Dopo George R.R. Martin è difficile pensare a un finale in cui tutti tornano felici e contenti a casa.
Non è l'orrore della Guerra dei Trent'anni. Ma non è così lontano.
Per un prodotto indirizzato ai ragazzi è una piacevole eccezione. C'è una via di mezzo tra le edulcorate formule per i giovani all'insegna del politicamente corretto e l'eccesso di politicamente scorretto. Bacelli nella sua prova d'esordio come romanziere muove i primi passi verso questa direzione.
Ci ricorda che tante generazioni sono cresciute con romanzi che non risparmiavano il concetto di sofferenza e morte anche ai giovani. Che non disdegnavano di evidenziare le miserie umane.
Con il giusto linguaggio e il giusto equilibrio. Senza pensare che un lettore giovane sia meno intelligente di un lettore adulto.
La brevità purtroppo sfavorisce l'approfondimento di alcuni personaggi, i quali non hanno veramente lo spazio che meriterebbero. In altre occasioni si ha l'impressione che gli eventi corrano un po' velocemente. Essendo una prova d'esordio si può pensare che con più spazio a disposizione in futuro sarà possibile per l'autore dettagliare meglio, se ne necessario. In ogni caso si tratta di una lettura agile e piacevole, anche per i più grandi, perché c'è il disimpegno della fabula, ma anche quella verità che chi ha letto e visto di più richiede a una storia.
Il romanzo breve è disponibile solo in eBook, direttamente dallo store dell'editore o nei vari online (ePub) o su Amazon (mobi).
1 commenti
Aggiungi un commentoBella recensione, credo che colga bene gli aspetti del mio libro anche se non ho all'attivo la lettura degli autori citati: le mie conoscenze belliche riguardano più le guerre mondiali anche se, credo, l'incredibile indifferenza e il silenzio verso il fato delle vittime che ho trovato in certi resoconti medievali faccia intuire una consuetudine con la morte che è agghiacciante, a pensarci bene.
Quanto alla via di mezzo tra lo stile edulcorato o stucchevole di certi libri, e l'esposizione compiaciuta di sangue, volgarità e schifezze che (magari per reazione) troviamo in alcuni autori più "adulti" (?), trovarla era proprio una delle mie intenzioni quando ho scritto Nove Guerrieri, e spero di esserci riuscito.
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