È arrivato sugli scaffali delle librerie il romanzo La vampira snob (Finnugor Vàmpìr, 2002) romanzo d’esordio della scrittrice ungherese Noémi Szécsi.
Il romanzo, che vuole proporsi come una divertente (la protagonista lavora in un ristorante vegetariano) satira sul suo paese, sul nazionalismo e i tanti stereotipi dell’Europa orientale ma anche del moderno mondo occidentale. in patria ha avuto un grande successo, ha ricevuto numerosi premi letterari ed è stato tradotto in molti altri paesi.
La protagonista si chiama Jerne Voltampère, appartiene a una stirpe di vampiri, vive con la nonna in quanto fu abbandonata davanti alla sua porta quando era ancora in fasce. La nonna l’ha cresciuta amorevolmente e vorrebbe che Jerne diventasse una vampira “in toto”; ossia dovrebbe morire e poi risorgere come vampiro e darsi da fare a succhiare sangue a tutto spiano. Jerne, che è più interessata alla sua carriera letteraria, gli risponde di essere interessata a morire, ma non subito. A Jerne non dispiace essere “viva” e desidera ardentemente veder pubblicate le sue favole.
Precisiamo che la nonna è una bellissima donna che apparentemente ha non più di quaranta anni, mentre in effetti succhia sangue da almeno due secoli.
Il romanzo è diviso in due parti, prima abbiamo la Jerle “viva”, poi la ragazza, con felicità della nonna, muore e diventa un vampiro in piena regola, ma anche in questa nuova veste ci saranno delle sorprese.
Un brano
Tanto per sfatare le popolari leggende sui vampiri, non abitiamo in un castello diroccato. Al giorno d'oggi anche i vampiri perseguono soluzioni razionali, e d'altronde chi ha voglia di spendere un patrimonio per acqua, gas ed elettricità? Possediamo un bilocale dotato di ogni comfort, situato nel sottotetto di un palazzo che, grazie agli sforzi e alle conoscenze dell'amministratore del condominio, è in uno stato eccellente. L'intonaco non si stacca, le pareti non sono incrostate di salnitro, e non c'è neppure bisogno di puntellare i balconi. Ciononostante le scale pullulano di ratti. Non c'è da stupirsene. E la nonna a nutrirli, perché la loro presenza fa parte della sua immagine
La quarta di copertina
Jerne Voltampère, l’ultima discendente di una stirpe di vampiri, vive a Budapest con la nonna centenaria, donna maliarda e sensuale di giorno e spietata cacciatrice di notte, che tenta invano di spingere la nipote verso la tradizione di famiglia. Jerne infatti persegue testardamente il suo sogno: fare la scrittrice di favole per bambini. Tra riflessioni sull’opera di Hans Christian Andersen e un odio verso Winnie the Pooh, le giornate trascorrono prima nel lavoro come correttrice di bozze in una casa editrice, poi come lavapiatti in un ristorante vegetariano, fra la relazione con un vampiro dalla personalità disfunzionale e l’apparizione di un angelo sino alla sua morte, cui seguirà la rinascita come vampira. Una sarabanda di personaggi e storie raccontata da una voce colta e irresistibile, ironica e grottesca, che tratta con disincantata leggerezza e sano cinismo temi attuali come l’appartenenza a categorie quali genere e nazionalità, il rapporto tra uomo e donna e il disagio dei giovani verso il mondo.
L’autrice
Noémi Szécsi è una delle più brillanti giovani voci della letteratura ungherese. Con la sua opera d’esordio, La vampira snob, ha scalato la vetta delle classifiche, conquistando pubblico e critica. Il suo secondo romanzo Il Montecristo comunista ha vinto nel 2009 il Premio della Comunità Europea per la Letteratura.
Noémi Szécsi, La vampira snob (Finnugor Vàmpìr, 2002)
Traduzione Laura Sgarioto
Baldini & Castoldi - Collana Romanzi e Racconti - Pag. 300 - 15,90 €
ISBN 978-88-6852-644-3
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