Venerdì 7 marzo 2014, Roma. Insieme ad altri giornalisti, noi di Fantasy Magazine prendiamo parte a un incontro con Massimo Lopez alla Casa del Cinema di Villa Borghese. L’attore ha prestato la voce al super intelligente Mr. Peabody, protagonista di Mr. Peabody e Sherman, prossimo film animato DreamWorks a essere distribuito da Twentieth Century Fox in Italia, al cinema dal 13 marzo. Nella versione originale, il personaggio è doppiato da Ty Burell, uno dei protagonisti della serie Modern Family grazie alla quale ha vinto un Emmy Award.
Chi è esattamente Mr. Peabody? Non è soltanto uno scienziato intelligentissimo, che ha costruito una macchina del tempo chiamata "tornindietro" e adottato un ragazzino di nome Sherman. Mr. Peabody è un cane. Quando chiediamo all’attore se pensa di avere qualcosa in comune con Mr. Peabody lui, ridendo, ci risponde: La coda. Qualche volta mi sento un cane, non nel senso negativo del termine… Mi sento un cagnolone, “scodinzolo” facilmente, tendo a fidarmi. Ma chi è Mr. Peabody e come ha fatto Lopez a calarsi nei suoi panni? L’attore ha raccontato il lavoro dietro l’interpretazione di un personaggio, la lunga ricerca della voce più adatta, in relazione sia al personaggio stesso che alla voce originale. Ho semplicemente visto il film, e questo personaggio mi dava l’idea di un professore sapiente, di una persona dotta e colta quale in effetti è. È uno scienziato, un Premio Nobel, vuole insegnare. La sua espressione dà anche l’idea di un personaggio un po’ anglosassone, british nel modo di parlare e anche un po’ snob all’inizio per poi tirar fuori un aspetto umano vista la volontà di essere padre. In effetti, è rivoluzionaria l’idea … che un cane abbia adottato un bambino. Capovolge l’idea che l’uomo debba dominare il cane pur amandolo, mentre il cane potrebbe avere più cose da insegnare dell’uomo.
Sulla relazione tra Mr. Peabody e Sherman si basa gran parte del film. Si tratta di un rapporto padre-figlio che non rientra nei canoni tradizionali: C’è un’esaltazione della diversità sotto ogni aspetto… C’è un cane che dovrebbe essere padre di un bambino adottato, sono tutte tematiche che oggi sono difficili da realizzare però la dice lunga il fatto che si pensa che un cane possa adottare una persona. Si apre una possibilità in più. Si abbatte anche il preconcetto nei confronti dell’animale, della sua inferiorità.
Venendo a temi più vicini a noi come rivista, nel corso della conferenza stampa è stato affrontato anche il discorso dei viaggi nel tempo, senza dubbio l'aspetto più fantastico – o più specificamente fantascientifico – del film. Lopez ha ammesso di non aver avuto alcun riferimento specifico nell'ambito del cinema di fantascienza, scherzando sul confine sempre più labile tra quest'ultima e la realtà. Ha poi però rivelato quale viaggio nel tempo gli piacerebbe compiere, se fosse possibile: Mi piacerebbe visitare l'antico Egitto, come accade nel film, e anche andare più indietro, all'origine dell'universo.
Per ulteriori informazioni sul film, vi invitiamo a leggere la nostra recensione:
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