La foto che vedete è la prima ufficialmente rilasciata dalla produzione del film Fantastic Four (uscita prevista: 1 luglio 2005) a ritrarre in carne e ossa e metallo il malefico Dottor Destino, interpretato da Julian McMahon. Un individuo che insegue avidamente il sapere in tutte le sue forme - dalla magia nera alla scienza moderna più avanzata – e che brama di vendicarsi sul mondo intero delle persecuzioni subite dalla sua famiglia di gitani. Un antagonista davvero terrificante per il quartetto, vero?

Le riprese del film sono in corso, ma approfittiamo di questa foto per dare uno sguardo ad anticipazioni e impressioni emerse di recente su questa ennesima trasposizione di un "mito" Marvel Comics.

L'impressione generale che si ricava è che l'impegno profuso per una trasposizione fedele e soddisfacente del fumetto - una sfida molto più ardua di quella dei due film sugli X-Men - sia stato notevole. Dicono i produttori Ralph Winter e Avi Arad: "Molti sono portati a pensare che questo film somiglierà più o meno ai due film sugli X-Men. Chi conosce i Fantastici Quattro dai fumetti sa che si tratta di personaggi profondamente diversi".

E in cosa i Fantastici Quattro sarebbero così diversi? Anzitutto essi sono - in tutto e per tutto - una "famiglia". Una famiglia composta da persone autentiche (che casualmente hanno acquisito dei superpoteri) e non solo da un insieme di supereroi. Le relazioni affettive ed emotive fra i quattro vedono le stesse contraddizioni, gli stessi alti e bassi di quelle che si potrebbero ritrovare in una qualsiasi famiglia. Da sempre, questo è lo spirito dominante della serie. La produzione sembra averlo ben presente, e cerca di renderlo al meglio.

Fantastic Four ha storicamente avuto grande importanza in casa Marvel. Numero dopo numero, praticamente dal nulla, da questa serie è spuntato fuori l'intero universo Marvel (grazie all'immaginazione del disegnatore Jack Kirby). Una collana con 43 anni di pubblicazioni ininterrotte - fin dal suo esordio nell'Agosto 1961 - e oltre 400 milioni di copie vendute: "Fare questo film è una responsabilità molto più grande, rispetto ad altri film analoghi" - dice il produttore Avi Arad.

E il suo collega Ralph Winter aggiunge che per stendere la sceneggiatura del film c'è voluto tantissimo tempo, poiché era necessario occuparsi di ben cinque personaggi primari (il quartetto più il Dottor Destino) e della loro perfetta interazione nell'epico finale. Da indiscrezioni sulla sceneggiatura di Simon Kinberg, un buon terzo del film sarà incentrato sulle "origini del quartetto".

Tornando a parlare di Destino, è ormai certo che per lui esisterà una differenza sostanziale rispetto al fumetto - salvo revisioni dell'ultima ora. Nel film, il Dottor Destino non sarà il "Signore di Latveria", immaginario feudo della Transilsvania, ma il padrone delle "Von Doom Industries" poste sui monti Adirondack a nord di New York. Chi conosce Destino dai fumetti, intuisce che ciò limita le possibilità di utilizzo drammatico del personaggio. Ma forse una tale scelta non poi tanto deleteria, motivata com'è solo dal bisogno di non complicare troppo una sceneggiatura già fin troppo densa di mille sfaccettature.

Qualche accenno ad alcuni aspetti tecnici delle riprese: è ovvio che per la “Torcia Umana” (Chris Evans in un ruolo che forse farà per la sua carriera quel che ha fatto Wolverine per Hugh Jackman) si farà ricorso al digitale. Bene si è fatto invece a rinunciare alla computer graphic per rendere le fattezze mostruose della (umanissima) Cosa. A Michael Chiklis sono necessarie tre ore per indossare il costume che lo trasforma in un ammasso di roccia - una prova psicologicamente molto dura, racconta l'attore. Infine, nel film vedremo una drammatica scena, che ha richiesto 8 giorni di riprese e l’allestimento di un set che riproduce 70 metri del ponte di Brooklyn. - completo di un circuito di un chilometro e mezzo di strada per le auto e di tre grandi schermi blu per le sovrapposizioni digitali.

Ancora troppe - per parlarne in una sola notizia - le altre anticipazioni degne di nota che è possibile leggere “fra le righe” delle dichiarazioni ufficiali. Un esempio? Un personaggio Marvel amatissimo, Silver Surfer, in futuro potrebbe apparire sugli schermi fianco a fianco con i Fantastici Quattro. Varrebbe la pena di parlarne in una notizia a se stante.