Simon Kinberg è un nome salito alla ribalta negli ultimi giorni grazie al successo mondiale di X-Men: days of future past di cui è produttore e sceneggiatore.
Dopo aver dimostrato che il franchise dei mutanti è più forte che mai avendoci regalato un film strepitoso con una tecnica di scrittura complessa quanto scorrevole, è diventato il nuovo punto di riferimento per i marvel movie non prodotti dalla casa delle idee.
Per questo motivo, la produzione della Fox lo ha interpellato sul chiacchierato reboot del favoloso quartetto, operazione, a detta di Kinberg molto complessa e giocata sul filo del rasoio.
Pur non essendo nella top five dei film sui supereroi, il primo Fantastic Four possiede una grande fetta di fan rimasti delusi dal recasting e dagli spoiler sulla nuova pellicola, che si muove sul difficile terreno di chi deve richiamare nelle sale nuovi appassionati e non perdere quelli guadagnati fino a qui.
Il compito del regista Josh Trank non è semplice ed è reso ancora più complesso dalle scelte di produzione che hanno provocato la rivolta della rete.
Per cercare di arginare la marea delle proteste, Trank punta su un prodotto maggiormente introspettivo dei soliti comic movie ponendo al centro delle vicende il rapporto e le reazioni di persone che perdono improvvisamente il controllo dei propri corpi in maniera del tutto imprevedibile.
Oltre questo, il regista punta ad una pellicola con una propria connotazione nei toni e nelle reazioni lavorando su interazioni e dinamiche tra i personaggi più semplici e realistiche rispetto a quelle viste fino ad ora tra gli estremi dell'ironico Iron Man" e del serioso The Dark Knight trasformando davvero i Fantastic Four nella tipica famiglia americana con super problemi che dovrebbero rispecchiare.
Del ruolo di Michael B. Jordan come Torcia Umana, Kinberg ha parlato lungamente elogiando l'impegno costante dell'attore che sta lavorando duramente per caratterizzare in maniera credibile e forte il personaggio, cercando di rinnovarne l'immagine standardizzata negli anni.
Sul recasting, lo scrittore degli X-men ha precisato che, come riportato anche da Jamie Foxx nel caso del nuovo The Amazing Spider-man 2: il potere di Electro, è possibile per i produttori trovarsi davanti un attore perfetto per un ruolo ma non aderente all'immagine del personaggio, tuttavia dal punto di vista etnico se non sono presenti necessità narrative, modificare l'aspetto di un eroe non può essere limitante rispetto alla bravura nell'interpretazione dello stesso.
Dopotutto, nella situazione inversa della prima pellicola, con una mulatta nel ruolo di Susan Storm ed un bianco caucasico nel ruolo di Johnny, non si sono avute le stesse polemiche forse per l'indiscussa bellezza di Jessica Alba.
Alla fine sarà lo schermo a parlare ma se Jordan dovesse essere davvero così bravo nei panni della Torcia Umana, potremmo trovarci ad una svolta in grado di modificare l'iconico aspetto del personaggio traghettandolo ad una nuova versione più adatta al terzo millennio.
Possono cambiarne il costume, il carattere ed il colore della pelle ma c'è una cosa che non possono modificare ed è l'inconfondibile frase iconica della torcia, quel FIAMMA! Che ha dato il via, nei fumetti, all'era delle meraviglie.
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