Clary si guardò le mani. Aveva testimoniato di fronte al Conclave, come del resto tutti gli altri, e aveva risposto a ogni singola domanda. Però c’erano ancora cose su Sebastian che non aveva raccontato né ai suoi amici né a nessun altro. Cose che lui aveva detto di volere da lei.

Non aveva sognato molto da quando erano tornati dal Burren, ma se aveva incubi, erano sempre su suo fratello.

— È come cercare di combattere contro un fantasma —

proseguì Jace. — Non riescono a localizzarlo, non riescono a trovarlo, non riescono a trovare gli ottenebrati.

— fanno quello che possono — commentò Alec. —

stanno rinforzando le difese attorno a idris e Alicante.

Anzi, le stanno rinforzando tutte. Hanno mandato decine di esperti sull’isola di Wrangel.

l’isola di Wrangel era la sede di tutte le difese mondiali, gli incantesimi che proteggevano il globo e Idris in particolare dai demoni e dalle loro invasioni. la rete delle difese non era perfetta, e talvolta capitava che qualche creatura riuscisse a oltrepassarla, ma Clary non osava immaginare come sarebbe stato se quel sistema non fosse nemmeno esistito.

— Ho sentito dire alla mamma che gli stregoni del labirinto a spirale stanno cercando un modo per invertire gli effetti della Coppa infernale — disse Isabelle. — Certo sarebbe più facile se avessero dei corpi da analizzare…

la voce le si affievolì, e Clary sapeva perché. I corpi degli Shadowhunters oscuri uccisi al Burren erano stati portati nella Città di ossa, affinché i fratelli silenti potessero esaminarli. loro, tuttavia, non ne avevano mai avuto la possibilità. Nel corso di una sola notte, i cadaveri si erano decomposti fino a sembrare salme vecchie decenni. Non c’era stato altro da fare se non bruciare gli ultimi resti.

Isabelle ritrovò la voce: — e le sorelle di ferro stanno sfornando armi su armi. Stiamo ricevendo migliaia di nuove spade angeliche, chakhrams, di tutto… forgiate nel fuoco celeste. — Guardò Jace. Nei giorni immediatamente successivi alla battaglia sul Burren, quando il fuoco aveva imperversato nelle vene di Jace con una violenza tale da farlo urlare per il dolore, i fratelli silenti l’avevano analizzato a ripetizione, gli avevano fatto la prova del ghiaccio e del fuoco, del metallo benedetto e del ferro freddo, per capire se c’era il modo di togliergli quel fuoco dalle vene e immagazzinarlo.

Non ci erano riusciti. il fuoco di Gloriosa, un tempo condensato in una spada, pareva non avere fretta di abitarne un’altra, o comunque di lasciare il corpo di Jace per qualsiasi altro veicolo. fratello Zaccaria aveva raccontato a Clary che all’inizio della storia degli Shadowhunters, i Nephilim avevano cercato di intrappolare il fuoco celeste in un’arma, qualcosa da poter brandire contro i demoni. Non ce l’avevano mai fatta, e alla fine le spade

angeliche erano diventate le loro armi d’elezione. Anche con Jace i fratelli si erano arresi: il fuoco di Gloriosa si rintanava nelle sue vene come un serpente, e il meglio in cui lui potesse sperare era imparare a controllarlo pernon farsi distruggere.

All’improvviso si sentì il suono di un messaggio in arrivo: Isabelle aveva riacceso il cellulare. — la mamma dice di tornare all’istituto, adesso — annunciò. — C’è non so quale riunione e dobbiamo partecipare anche noi. — si alzò, riaggiustandosi il vestito. — ti inviterei, eh — disse a Simon — ma sai com’è, sei bandito in quanto non morto eccetera eccetera…

— sì, me lo ricordo — rispose lui, alzandosi a sua volta. Clary fece lo stesso e porse una mano a Jace, che si tirò in piedi a sua volta.

— io e Simon andiamo a fare shopping natalizio — lei disse — e nessuno di voi può accompagnarci perché dobbiamo comprare i vostri regali!

Alec fece una faccia inorridita. — oddio. Quindi anch’io devo prendervi qualcosa?

Clary scosse la testa. — Ma scusate, gli Shadowhunters non… Natale, gente. Avete presente? — All’improvviso le tornò in mente la cena piuttosto imbarazzante che avevano organizzato per il Giorno del Ringraziamento a casa di luke: quando avevano chiesto a Jace di tagliare il tacchino, lui aveva infierito sul volatile con una spada finché non ne erano rimasti che minuscoli brandelli.

Quindi forse no, non ce l’avevano presente.

— Noi ci scambiamo regali per rendere omaggio al cambio delle stagioni — spiegò Isabelle. — d’inverno una volta si festeggiava l’Angelo, il giorno in cui Jonathan shadowhunter ricevette gli strumenti Mortali. Però credo che molti Shadowhunters si siano stancati di essere esclusi