— Buona idea. Allora guardo se qui in giro c’è un negozio di musica. — Aveva finito la cioccolata calda; buttò il bicchiere di cartone in un vicino cestino della spazzatura ed estrasse il cellulare dalla tasca. — e tu? Cosa regali a Isabelle?

— Non ne ho la minima idea — ammise Simon. Avevano cominciato a incamminarsi verso il viale, dove un flusso continuo di pedoni con gli occhi incollati alle vetrine intasava la circolazione.

— oh, dai. Isabelle è una facile.

— ehi, è della mia ragazza che stai parlando! — Simon aggrottò le sopracciglia. — o almeno credo. Non ne sono sicuro, non ne abbiamo parlato. della nostra storia, intendo.

— DTR, Simon. davvero.

— Che cosa?

— È arrivato il momento di definire il tipo di Relazione. Cos’è, dove sta andando. siete ragazzo e ragazza, vi state divertendo e basta, “è complicato” o cosa? Quand’è che lei lo dirà ai suoi genitori? tu puoi vedere altra gente?

Simon impallidì ancora di più. — eh? Ma parli sul serio?

— sul serio. Nel frattempo… profumo! — lo afferrò per

il collo del soprabito e lo trascinò in un negozio di cosmetici. l’interno era enorme, con file di boccette scintillanti ovunque. — Ah, qualcosa di originale — aggiunse dirigendosi verso la zona dedicata alle fragranze. — Isabelle non vorrà certo avere lo stesso odore di chiunque altro.

Vorrà sapere di fichi, di vetiver, o di…

— fichi? Perché, i fichi hanno un odore? — Simon sembrava inorridito. Clary stava per scoppiare a ridere, ma in quell’istante sentì squillare il telefono. era un messaggio di sua madre.

Dove sei?

sbuffò, scocciata, e rispose. Jocelyn continuava a essere nervosa quando pensava che sua figlia fosse in giro con Jace. e questo nonostante lei gli avesse fatto notare che lui era probabilmente il ragazzo più sicuro al mondo, non potendo (1) arrabbiarsi, (2) fare avances sessuali, (3) in generale fare qualsiasi cosa in grado di produrre una scarica di adrenalina.

d’altro canto, però, non si poteva negare che Jace fosse stato effettivamente posseduto; sia lei sia sua madre l’avevano visto mentre lasciava che Sebastian minacciasse luke. Clary ancora non aveva parlato di tutto ciò a cui aveva assistito nella casa condivisa con Jace e Sebastian per quel breve periodo fuori dal tempo tra il sogno e l’incubo. Non aveva mai detto a sua madre che Jace aveva ucciso; c’erano cose che non necessariamente Jocelyn non aveva bisogno di sapere, cose che lei stessa non voleva affrontare.

— Questo negozio è pieno di roba per cui Magnus impazzirebbe, secondo me — disse Simon prendendo una confezione di olio per il corpo tempestato di glitter. —

Va contro qualche regola comprare regali per uno che si è lasciato con un tuo amico?

— dipende... sei più amico di Magnus o di Alec?

— Alec si ricorda il mio nome — disse Simon, rimettendo a posto il flacone. — e mi dispiace per lui. Capisco perché Magnus l’abbia fatto, ma Alec è davvero, davvero a pezzi. Credo che, quando una persona ti ama, allora dovrebbe anche perdonarti, se tu sei sinceramente dispiaciuto.

— io penso che dipenda da quello che hai fatto — commentò Clary. — Non sto parlando del caso di Alec, dico in generale. sono sicura che a te Isabelle perdonerebbe qualsiasi cosa — si affrettò ad aggiungere.

Simon non sembrava molto convinto.

— sta’ fermo — gli ordinò, armeggiando con una boccetta vicino alla sua testa. — fra tre minuti ti annuso il collo.

— Questa, poi — ribatté Simon. — Ne hai aspettato di tempo per fare la prima mossa, Fray! scusa se te lo dico.

Clary non se la prese per la frecciatina; stava ancora pensando a quello che Simon aveva detto a proposito del perdono, rievocando però l’immagine di qualcun altro: altra voce, altro viso, altri occhi. sebastian, seduto di fronte a lei a Parigi. «Pensi di potermi perdonare? Voglio dire, pensi che il perdono sia possibile per una persona come me?»

— Ci sono cose che non si possono perdonare—. Io non potrò mai perdonare Sebastian.

— Ma tu non gli vuoi bene.

— No. Però è mio fratello. se le cose stessero diversamente, allora… — il fatto era che non stavano diversamente. Clary si scrollò via il pensiero e si avvicinò al collo di Simon per annusarlo. — sai di fichi e albicocche.

— Sei davvero convinta che Isabelle voglia avere lo stesso odore di un mix di frutta disidratata?