Se non l’avete comprato la scorsa settimana, siete ancora in tempo. Probabilmente il vostro edicolante di fiducia non si è ancora liberato di tutte le copie allegate al quotidiano Repubblica di venerdì. Citazioni a non finire: dal Signore degli Anelli alla Spada nella roccia, passando dalla fantascienza della Guida Galattica per autostoppisti. I due eroi Disney vengono portati nel reame incantato delle terre dell’Argaar dove il saggio mago Yor accompagna Topolino e Pippo, che si spaccia per il cugino di Yor, leggendario eroe che ha lottato contro il malvagio Principe delle nebbie e lo ha battuto riducendolo a un’ombra (che però ha sostanza e può indossare un’armatura; la cosa vi ricorda nulla?)

Elfi, giganti, draghi volanti, eroi, maghi, Yeti, fate, la prodigiosa storia Disney prodotta in Italia negli anni '80, non poteva che essere una trilogia, mescola le atmosfere fantascientifiche di Guerre stellari e quelle fantasy di Tolkien, tra il 1982 e il 1984 infatti Massimo De Vita cavò fuori dal suo pennello una delle più belle ed indimenticabili avventure ambientate nel mondo della fantasia disneyana.

Protagonista assoluto, a dispetto dei titoli dei tre capitoli che sembrano indicare Topolino, è Pippo, personaggio molto apprezzato dal disegnatore e sceneggiatore De Vita. Proprio lo spilungone di casa Disney mostra le migliori qualità: l'imbranataggine diventa fonte costante di gag che alleggeriscono la tensione, mentre l'innocenza e la semplicità trionfano sulla malizia e l’intelligenza maligna.

Il volume di Massimo De Vita, uno dei grandi maestri italiani della scuola Disney, inizia con i tre capitoli di Topolino e la spada di ghiaccio, in cui ci ritroviamo per la prima volta nei misteriosi territori dell'Argaar. L'avventura continua poi con Topolino e il torneo dell'Argaar, Topolino e il ritorno del principe delle nebbie e Topolino e la bella addormentata nel cosmo. Trecentoventi pagine in cui azione e umorismo si incontrano in un'eccitante miscela di trovate e colpi di scena.

Imperdibile