La casa editrice Gargoyle ci ha fatto conoscere molte opere horror, ma anche tanti ottimi romanzi di fantascienza e di fantasy con autori che sono dei veri fenomeni nel loro campo come Joe Abercrombie, Richard K.Morgan, John Scalzi, Will Mara, Tony Pollard e molti altri.

Ora invia in libreria il romanzo La casa dei sette abbaini (The House of  the Seven Gables, 1851) di un autore famoso in tutto il mondo per aver scritto un romanzo veramente unico: La lettera scarlatta, ovviamente parliamo di Nathaniel Hawthorne.

Un suo romanzo forse un poco meno famoso ma riconosciuto come uno dei più riusciti romanzi di questo autore

Il volume è preceduto dalla introduzione: La casa al centro del mondo di Alessandro Gebbia e dalla prefazione con la quale lo stesso autore identifica l’opera come romance e non come romanzo, preparando così il lettore alla fluida mescolanza di realismo e fantastico consentita dal genere del romance. Inoltre l’autore dichiara che il tema principale del libro porta in sè una vera e propria morale: le malefatte di una generazione ricadono su quella successiva.

In una cittadina della Nuova Inghilterra, attorno a una vecchia e fatiscente casa, adorna da sette abbaini vi è un’aura di tragedia, un sinistro mistero, una antica maledizione.

Infatti, si racconta, che la casa fosse stata costruita sul terreno di un povero pioniere, ma questo terreno faceva gola al giudice Pyncheon, un puritano avido e cattivo che era riuscito ad appropriarsene accusando falsamente il vero proprietario di stregoneria e per questo il povero uomo era stato bruciato sul rogo, ma questi prima di morire aveva lanciato una maledizione.

Il giorno stesso della inaugurazione della casa il giudice Pyncheon viene trovato morto nel suo studio, la barba coperta di sangue.

L’atto di proprietà del terreno non viene trovato e le generazioni future lo cercano invano. Sembra che la casa dei Pyncheon porti sfortuna a tutta la famiglia e ogni generazione è segnata da qualche tragedia

Un romanzo dalla trama avvincente che porta a galla gli aspetti più neri dell’animo umano. Un vero capolavoro della letteratura americana.

La quarta di copertina

Una magnifica casa con sette abbaini sorge su un terreno dalle tinte bucoliche, che viene sottratto all’uomo onesto che lo possedeva attraverso una falsa accusa di stregoneria. Condannato al rogo, Matthew Maule maledice in punto di morte il suo assassino, il colonnello Pyncheon, che poco dopo l’insediamento nella casa sarà trovato morto in circostanze misteriose. L’atto di proprietà non viene ritrovato, così la dimora rimane vuota e in decadenza per molti anni, funestata dai fantasmi, finché non vi torna ad abitare la vecchia Hepzibah, discendente della famiglia Pyncheon.

Ma non sono gli spiriti le entità da temere, bensì i peccati degli avi e il clima di ipocrita perbenismo della città. La salvezza, se ce ne sarà una, potrà essere raggiunta solo lontano da lì, lontano dalla casa dei sette abbaini.

L’autore

Nathaniel Hawthorne ( 1804 1864), discendente di un'antica famiglia americana del Massachusetts, fu uno dei più  grandi  maestri  della  narrativa americana.

Perseguitato dal senso di disgusto e di colpa per il coinvolgimento dei suoi antenati nel processo alle streghe di Salem, decise di aggiungere una "w" al suo cognome per marcare la distanza da loro. L'orientamento politico liberale gli costò il posto di lavoro all'ufficio doganale di Salem, ma la vicinanza con il futuro presidente degli Stati Uniti Franklin Pierce gli procurò la nomina di console a Liverpool, che insieme al successo maturato con i suoi romanzi gli permise di vivere serenamente fino alla morte per malattia. La sua opera più famosa, La lettera scarlatta (1950), resta un classico della letteratura statunitense di tutti i tempi.

Nathaniel Hawthorne, La casa dei sette abbaini (The House of  the Seven Gables, 1851)

Traduzione Stefania Minacapelli

Gargoyle - Pag. 359 -  16,00 €

ISBN 978-88-98172-240-5