Hollywood Reporter e Variety hanno confermato che Chris Columbus - fra le sue innumerevoli regie i primi due film di Harry Potter - è stato definitivamente confermato per la direzione del film in produzione SubMariner, centrato sul personaggio Namor dei fumetti Marvel Comics. Della candidatura di Columbus come regista del film se ne parlava - senza tuttavia certezza assoluta - da oltre sei mesi. Per ora non molto altro è noto sul film. Si sa che la sceneggiatura sarà curata da David Self, ma che una prima stesura non è stata ancora completata, e che Universal Pictures ne sarà il distributore. Al momento, il rilascio del film è stato programmato per l'anno 2006.
Namor - il personaggio protagonista del film - è un uomo-anfibio nonché reggente di "Atlantide", la città sprofondata negli oceani in epoche storiche e oramai abitata da umanoidi di pelle blu adattatisi a sopravvivere nei mari (e oramai incapaci di respirare fuor d'acqua). Namor però non è un atlantideo puro ma ha sangue misto, essendo umano da parte di padre.
Fumettisticamente il personaggio è uno dei più vecchi della Marvel Comics. E' nato addirittura nel 1939, in un'epoca in cui le storie di ambientazione bellica proliferavano nei comics americani. Al pari di altri personaggi suoi contemporanei (Nick Fury e Capitan America - per entrambi esistono nebulosi progetti di trasposizione cinematografica), Namor venne integrato nell'Universo Marvel allorché negli anni '60 l'editore Timely/Atlas si trasformò in Marvel Comics. Da allora Namor è comparso come ospite in innumerevoli serie regolari, e per tre volte si è visto assegnare una sua propria testata (l'ultima tuttora in vita).
Uno dei temi più tipici delle storie di Namor - fiero difensore del popolo atlantideo contro le minacciose ingerenze degli umani - è giocato sul fatto che questo essere "fra due mondi" è mosso da una certa ambivalenza verso gli abitanti di terraferma, rivolgendo loro sentimenti di collera vendicativa e altresì di (pietosa) lealtà per una umanità da cui in parte discende.
Proprio il tema della minaccia che l'umanità pone alla vita subacquea di Atlantide (causa le attività che inquinano i mari) dovrebbe essere - stando alle prime dichiarazioni - il fulcro della storia che il film vorrà narrare. Altre dichiarazioni ufficiali promettono una pellicola spettacolare, una sorta di "Star Wars" dei Mari - il che è interpretabile probabilmente solo come una banalità promozionale mirata ad alimentare la curiosità verso il film sulla base della vaga somiglianza fra la città di Atlantide raffigurata nei fumetti e la città subaquea vista in "Star Wars - Episode I".
L'unica certezza sembra essere quella che durante la fase decisionale della preparazione del film, ci si preoccuperà - e a ragione - meno che in altri casi di tentare una trasposizione fedele al fumetto. Nelle incarnazioni cartacee del "sovrano di Atlantide" non esistono infatti cicli narrativi tanto memorabili da essere divenuti un riferimento irrinunciabile. E questa libertà creativa - incrociando le dita - potrebbe anche tradursi in film apprezzabile per originalità dello sviluppo.
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