Cosa ispira il reboot della serie cinematografica delle Tartarughe Ninja?
I personaggi, di proprietà di Nickelodeon, sono in fase di rilancio. Pertanto in questi giorni abbiamo visto il loro ritorno anche in TV.
Diverse sono sempre state però le caratterizzazioni delle versioni delle tartarughe. Nate nel 1984 dall'idea di Peter Laird e Kevin Eastman di realizzare una parodia dissacrante dei fumetti di Frank Miller, con toni cupi e violenti che mal si addicevano all'infanzia, hanno avuto anche trasposizioni che hanno smorzato quei toni, con prodotti invece diretti proprio ai più piccoli.
La prima trasposizione cinematografica del 1990 mutuava la cupezza del fumetto originale con il brio del cartone animato. La stessa strada vuole seguire questo remake, prodotto da Michael Bay e da Nickelodeon Movies, che le note di stampa dicono "fedelmente basato sul fumetto", ma che in realtà segue la strada del film per famiglie, con qualche tocco di oscurità, ma senza sangue o violenza esplicita.
Jonathan Liebesman mette insieme, su sceneggiatura Josh Appelbaum & André Nemec e Evan Daugherty, un film indeciso sulla strada e i toni da prendere.
Serioso all'inizio, tocca anche i toni del parodistico/comico, mescolando ben congegnate scene d'azione (una per tutte l'inseguimento sulle nevi, stupenda!), ai momenti "simpatia" per fare ridere i bambini e alle citazioni nerd per accontentare fratelli maggiori e genitori.
La storia comincia in una città vessata dalle azioni criminali del Clan del Piede, al quale si oppone l'intera forza di polizia cittadina, aiutata dalle industrie di Eric Sacks (William Fitchner). Su questo sfondo la reporter April O'Neil (Megan Fox) cerca la sua occasione per fare il salto di qualità nella sua carriera. Figlia di uno scienziato che lavorava con Sacks, prima di rimanere ucciso in un attentato del Piede, non viene presa sul serio dal suo capo Bernadette (Whoopi Goldberg).
Men che meno viene creduta quando intravede un misterioso giustiziere opporsi agli sgherri del Piede. Neanche il suo operatore Vernon (Will Arnett) sembra crederle, più interessato probabilmente alle doti fisiche della ragazza più che a quelle intellettuali.
Alla ricerca della "storia del secolo", April scoprirà che i giustizieri sono ben quattro e non hanno nulla di umano, rimanendo invischiata in un'avventura nella quale sventerà un complotto ben più ampio di quanto si pensasse, scoprendo anche il mistero legato alla morte del padre.
Tartarughe Ninja è un prodotto d'intrattenimento realizzato con criteri industriali. Però su questo fronte, nonostante la professionalità del lavoro svolto da tutti i reparti, quello che manca è la sensazione che gli elementi noti e consolidati siano assemblati in modo da sembrare qualcosa di nuovo.
Anche il ritmo non è ben organizzato, pertanto a una prima parte soporifera, che stenta a ingranare, seguono una parte centrale e un finale fin troppo frenetici, quando non confusionari.
Nel complesso un prodotto discreto, ma sotto la media di analoghi prodotti realizzati allo stesso scopo di intrattenere.
1 commenti
Aggiungi un commentoA me è sembrato un film essenzialmente per bambini. In cui non si deve vedere qualcuno che si fa male, non ci sono battute volgari, parolacce, e mi ha ricordato tantissimo il cartone animato.
Non lo rivedrei mai in 3D, e probabilmente in tv se ci sarà altro da vedere me lo perderò. Ma non posso dire di non aver riso durante il film, anche nel sentire tanti bambini divertiti durante la proiezione, e mi sono rivista nei lontani anni 90 davanti alla tele.
La tipa là, la strafigona di turno lì, la Megan Fox, molto cliché e niente di più.
Doppiaggio banalotto. Ward nella parte del cattivo... ma dai? Non me l'aspettavo proprio.
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