Hobbit Tales, di Marco Maggi e Francesco Nepitello, lo abbiamo già presentato qualche giorno fa, dandone una sommaria descrizione. Abbiamo avuto la possibilità di provarlo reclutando dei volontari presso la Tana dei Goblin di Milano, e possiamo fornirvi qualche indicazione in più. Hobbit Tales ci porta nella terra degli Hobbit, la Contea, alla Locanda del Drago Verde, dove i simpatici mezzuomini si scambiano storie e leggende sorseggiando birra e fumando l'erba pipa. I giocatori, da due a cinque, hanno la possibilità di prendere il loro posto, cimentandosi a turno in un racconto. Il gioco dura di solito meno di un'ora e con pochi giocatori anche solo una ventina di minuti.
Quando un giocatore prende il ruolo di narratore gli altri saranno i giocatori Minaccia, quelli che cercheranno di impedirgli il cammino. Il narratore pone di fronte a sé la plancia dove dovrà esporre le Carte Avventura, che sono descrizioni di luoghi o situazioni prese direttamente dalle parole di J.R.R. Tolkien, corredate da una immagine, un titolo e altri elementi utili al gioco. Alcuni simboli permetteranno ai giocatori Minaccia di pescare altre carte per attaccarlo (è l'altro mazzo del gioco, queste giustamente si chiamano… carte Minaccia). Altri simboli della Carta Avventura descrivono il tipo di territorio in cui ci troviamo. Le carte Minaccia giocate contro il narratore dovranno essere compatibili con questi territori.
Ma non si tratta soltanto di disporre carte sulla plancia, in Hobbit Tales. Il narratore dovrà comporre una storia, includendo elementi che trova sulla carta. Ad esempio se abbiamo una carta dal nome "Pipa" con una pipa disegnata e la frase tirarono fuori le loro pipe e fecero degli anelli di fumo, che Gandalf tramutò in vari colori, il narratore potrà parlare di un semplice hobbit che fuma la pipa nella sua caverna, di anelli di fumo che gli occorrono come elemento di una storia, del mago Gandalf che sta iniziando una nuova avventura, e così via. Il problema sarà concatenare la storia con le carte che verranno in seguito. Il narratore arriverà, se sarà fortunato, alla carta "epilogo" che ha disposto coperta alla fine del suo percorso nella plancia, prima di cominciare, e concluderà vittoriosamente la propria narrazione. Vediamo come.
Le carte Minaccia vengono giocate contro l'avanzata del narratore dagli altri giocatori (se hanno i simboli del terreno giusti) e possono distruggere parti di storia: se il giocatore Minaccia riesce ad eliminare una carta Avventura dovrà a sua volta integrare l'inconveniente narrando qualche intoppo che interviene nella storia narrata, compatibile con la Minaccia che ha giocato. L'attacco si risolve con un tiro di dado: uno speciale dado a dodici facce, di cui dieci sono numerate e altre due raffigurano l'Occhio di Sauron e la runa di Gandalf. Ogni carta Minaccia ha il suo valore, e il giocatore deve fare di più col tiro di dado, ma Gandalf vince sempre per il narratore, e l'Occhio vince sempre per il giocatore Minaccia. L'eliminazione di carte Avventura per mezzo delle carte Minacia potrà costringere il narratore a un finale anticipato, ovvero non arriverà a poter leggere l'epilogo e avrà delle conseguenze nel proprio punteggio (vedi oltre).
A mano a mano che successi e sconfitte si susseguono la narrazione va avanti e i giocatori Minaccia, come anche il narratore di turno, possono vincere dei segnalini di applausi, quelli raffigurati nella seconda foto accanto a un curioso sottobicchiere. Questo è un particolare che
rende l'acquisizione dei punteggi più delicata: i giocatori, che nascondono sempre il valore dei loro segnalini, possono disporli coperti dal sottobicchiere per creare il loro punteggio di base (ma si conteranno solo i migliori quattro) oppure sopra di esso (ma si conteranno solo i migliori tre). Questi ultimi sono i giri di birra offerti generosamente dagli Hobbit. Se uno dei giocatori ottiene un punteggio migliore degli altri, potrà aggiungere un bonus al valore dei segnalini che ha coperto con il sottobicchiere. Il gioco termina quando tutti i giocatori hanno ricoperto il ruolo del narratore una volta. Il giocatore narrante vince un segnalino di applausi per ogni carta Avventura disposta sulla plancia e uno per l'epilogo, ma solo se finisce. Quindi per lui è importante non essere costretto al finale anticipato.
Nella versione a due giocatori di Hobbit Tales per la vittoria conta soltanto il punteggio finale, mentre se i giocatori sono di più, i due con il miglior punteggio partecipano a una votazione per la migliore narrazione. Questo in sintesi lo svolgimento del gioco, che ovviamente ha qualche regola più complessa qui non menzionata per ragioni di spazio, ma che sostanzialmente si risolve in una simpatica sfida in cui i giocatori sfoderano le loro capacità, scarse o scarsissime, di cantastorie in una sfida al massacro dove sarà facile non riuscire a terminare la propria trama. Vere strategie non si possono mettere in atto, perché non vi è una convenienza a non attaccare un avversario in Hobbit Tales. Quando si fa la parte del giocatore Minaccia gli applausi si guadagnano rovinando la storia del narratore, quando si fa il narratore si può solo sperare che gli avversari non abbiano fortuna con i dadi. L'unica mossa un po' a sorpresa, potenzialmente, è il gioco dei propri segnalini al di sotto e al di sopra del sottobicchiere per ottenere il bonus menzionato prima, senza sacrificare il punteggio base. I segnalini applauso, ad ogni modo, poiché hanno un punteggio da uno a tre, introducono un elemento casuale non indifferente.
Allora l'elemento determinante per far rendere al meglio questo gioco è cercare di impegnarsi nell'elemento narrativo previsto dalle carte e fare del proprio meglio con ispirazione e fair play, riconoscendo il merito di chi ha saputo interpretare la propria storia con migliore efficacia. Non è poi impossibile. Abbiamo provato Hobbit Tales con giocatori esperti di giochi da tavolo, di solito impegnati a interpretare complicati regolamenti, e non è stato difficile per loro immergersi nell'atmosfera di questo simpatico gioco di narrazione.
Hobbit Tales, distribuito da Giochi Uniti, è in vendita in Italia da pochi giorni.
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