La fiera di Lucca Comics and Games 2014 volge a conclusione e tanti sono stati gli incontri, le manifestazioni e le mostre più o meno interessanti che si sono potuti vedere. Tra queste ultime, quella dedicata ad Assassin’s Creed e quella per il restyling di Dylan Dog, sono state particolarmente interessanti.
Al celebre gioco della Ubisoft quest’anno è stato dedicato un intero stand nella bellissima cornice di Villa Bottini, dove sono stati presentati con tanto di mostra dedicata gli ultimi sequel. Due i nuovi capitoli: Assassin’s Creed: Rogue, ambientato nel Nord America durante la Guerra dei sette anni, ma soprattutto Assassin’s Creed: Unity il cui sfondo è la Rivoluzione Francese. Se il primo potrà ancora essere giocato su PlayStation3, il secondo è invece un’esclusiva della PS4, e forse proprio per questo, viste le scarse vendite della nuova console, una massiccia promozione è stata considerata d’obbligo. La mostra allestita a Villa Bottini nasce dall’idea di coinvolgere giovani game artist italiani, ma anche artisti contemporanei più tradizionali e scultori. Una parte delle opere esposte è una libera elaborazione della figura dell’assassino incappucciato protagonista del gioco e altre, forse le più interessanti, partono invece dal concept “Avanguardie e correnti artistiche del ‘900” come lo stile liberty, la pittura metafisica, la pop art, dada ecc. In tal modo questi art work dedicati ad Assassin’s Creed ripercorrono tutta la storia del secolo scorso utilizzando diverse tecniche, dal digital painting, alla classica pittura ad olio, al decoupage. Un mix davvero interessante e un bel progetto promozionale, che si distingue nel panorama del lancio sul mercato del video games.
Le tavole esposte alla mostra sono di Giampiero Casertano, Bruno Brindisi, Marco Nizzoli, Daniele Bigliardo, Nicola Mari, Pietro Dall’Agnol e Angelo Stano mentre, tra gli sceneggiatori, oltre a Roberto Recchioni sono Michele Medda, Paola Barbato e Gigi Simeoni. Poiché molte delle tavole esposte (tutte originali) sono ancora prive di balloon è difficile farsi un’idea significativa su questo nuovo Dylan, ma la qualità del disegno è altissima e, per qualsiasi fan, è un piacere vedere dal vivo il tratto e lo stile di grandi disegnatori.
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