Il World Fantasy Award  è un premio letterario per la letteratura fantasy e fantascientifica che dal 1975 viene assegnato annualmente durante la World Fantasy Convention che si svolge in una città diversa degli Stati Uniti, quest'anno a Washington, D.C. Insieme al Premio Hugo (votato dai fan e dai professionisti) e al Premio Nebula (votato dai membri del Science Fiction and Fantasy Writers of America), è uno dei tre più prestigiosi premi di narrativa a livello non solo americano ma anche mondiale. 

La  statua-premio rappresenta H.P. Lovecraft, ed è stata disegnata dal cartoonist Gahan Wilson, in onore di uno dei maestri della letteratura di genere di tutti i tempi.  

Questi sono i vincitori di questa ultima edizione, nelle rispettive nove categorie.

1. Romanzo -  Sofia Samatar, A Stranger in Olondria (Small Beer Press)

2. Romanzo breve (Novella) - Andy Duncan & Ellen Klages, Wakulla Springs 

3. Racconto (Short Fiction) - Caitlín R. Kiernan, The Prayer of Ninety Cats (Subterranean magazine, Spring 2013)

4. Antologia (Anthology) - George R.R. Martin and Gardner DozoisDangerous Women (Tor Books/Voyager UK)

5. Collezione (Collection) - Caitlín R. Kiernan, The Ape's Wife and Other Stories (Subterranean Press)

6. Artista (Artist) - Charles Vess, americano, classe 1951, artista e illustratore specializzato in mitologie e fiabe. Qui trovate il suo sito ufficiale.

7. Premio alla carriera a Ellen Datlow (editor e anthologist americana, classe 1949, già premio Hugo nel 2002) e Chelsea Quinn Yarbro, prolifica scrittrice americana conosciuta per la serie storico-horror sul vampiro Count Saint-Germain

8. Premio speciale - professionista (Special Award - Professional) a Irene Gallo (art direction di Tor.com) e William K. Schafer (Subterranean Press)

9. Premio speciale - non professionista (Special Award - Non-professional) a Kate Baker, Neil Clarke e Sean Wallace per Clarkesworld, una rivista americana di fantasy e fantascienza online dal 2006.

Sofia Samatar
Sofia Samatar
Sofia Samatar, vincitrice del premio per il miglior romanzo è nata nell’Indiana da genitori Somali e svizzeri tedeschi mennoniti. Classe 71, è già vincitrice del British Fantasy Award e finalista al Premio Nebula, oltre ad aver vinto altri premi letterari con lo stesso romanzo che a questo punto speriamo arrivi presto anche in Italia. Oltre a scrivere, lavora come editor per Interfictions: A Journal of Interstitial Arts.

Qui trovate il suo sito ufficiale.

Dal 1975 a oggi sono stati candidati al World Fantasy Award molti nomi cari a noi appassionati di fantastico: con Nostra signora delle tenebre (Our Lady of Darkness, edito in Italia da Nord con traduzione di Roberta Rambelli) nel 1978 Fritz Leiber vinse il premio come miglior romanzo, lo stesso nel 1981 fu per Gene Wolfe e L'ombra del Torturatore (The Shadow of the Torturer, che pubblicato in Italia dalla Nord vinse anche il BSFA award nell’82), nel 1990 Jack Vance vinse con Madouc, terzo capitolo della saga di Lyonesse, edito per l'Italia dalla Nord.

Il logo della WFC
Il logo della WFC
Col nuovo millennio è stata la volta di Tim Powers nel 2001 con Declare, poi Ursula K. Le Guin, che nel 2002 vince il premio grazie a I venti di Earthsea (The Other Wind, pubblicato in Italia da Mondadori); nel 2005 fu la volta di Susanna Clarke che vinse con Jonathan Strange & il signor Norrell, pubblicato in Italia da TEA. Nel 2006 vince Haruki Murakami con il suo Kafka sulla spiaggia (Umibe no Kafuka, arrivato da noi solo nel 2008 con Einaudi e la traduzione di Giorgio Amitrano). Gene Wolfe vince di nuovo nel 2007 con Soldier of Sidon, terzo capitolo della Saga Soldier, arrivata in Italia ma mai conclusa. Nel 2008 Guy Gavriel Kay vince con Ysabel, ancora non tradotto, mentre nel 2010 è la volta di China Miéville e La città e la città (The City & the City, 2009, edito in Italia da Fanucci)

Sia Miéville che Kay, come anche Wolfe e Powers, hanno avuto tantissime nomination, insieme a Stephen King, Anne Rice, Michael Moorcock, Dan Simmons, Diana Wynne Jones, Neil Gaiman e George R. Martin. Questi ultimi, però, non hanno mai vinto. Nemmeno Buona apocalisse a tutti, firmato da Gaiman e Terry Pratchett, nel 1991, o Il silenzio degli innocenti (The Silence of the Lambs), il comunque fortunato thriller di Thomas Harris. Pur candidato al premio nel 2001, Il cannocchiale d'ambra (The Amber Spyglass) di Philip Pullman non ricevette alcun premio, come anche Ritornati dalla polvere (From the Dust Returned) di Ray Bradbury nel 2002.

Molte meteore e molti vincitori, ma quel che più conta è che molta fantasy venga ancora scritta, pubblicata, letta e soprattutto amata. In America lo sanno, e già danno appuntamento a New York per il prossimo premio. E in Italia? A che punto siamo?

A voi i commenti, le osservazioni, le critiche.