Quando a giugno di quest’anno l’amico Gianluca Comastri mi ha chiamata per dirmi di un progetto che stava nascendo dalla sua mente, da quella di Gabriele Marconi e di Edoardo Volpi Kellermann, non ho esitato a dire di si anche se non avevo ben capito a cosa sarei andata incontro, né cosa ancora giaceva in quella fucina. Una delle prime idee che mi è stata prospettata era la realizzazione di un evento, in contemporanea in più sale cinematografiche italiane, una maratona de Lo Hobbit con proiezioni di altissimo livello qualitativo, sulla qual cosa Gabriele insisteva molto e appariva assolutamente preparato. Una maratona cinematografica di nove ore: una cosa da folli, insomma. Da folli per le difficoltà della realizzazione che io, esterna a tutto ciò vedevo insormontabili, o meglio, non avrei nemmeno saputo da che parte iniziare, ma da folli anche per lo spropositato numero di ore da passare al cinema. Io non sono particolarmente appassionata e quindi la cosa su di me non ha avuto un gran appeal. Era, invero un’idea ardita, tanto, e per questo mi è piaciuta, soprattutto perché proposta da un giovane studente universitario. Largo ai giovani dunque! Per farla breve. Grazie a Gabriele e a tanti altri che con noi hanno collaborato, il Tolkien Italian Network è riuscito a realizzare il primo evento tolkieniano d'Italia di sempre che si svolgerà contemporaneamente in due regioni diverse: possiamo, quindi, con orgoglio, annunciare, in collaborazione con Arcadia Cinema di Melzo (MI), IMG Cinemas di Mestre (VE) e Warner Bros. Entertainment Italia la gran maratona Hobbit, Lo Hobbit - La Trilogia in HFR 3D. L'elenco completo delle sale coinvolte e degli orari lo trovate a questo link.
Ci siamo spesi così tanto per organizzare tutto ciò perché siamo profondamente convinti che un film degno di tale nome sia prima di tutto un evento culturale, e l’esalogia Jacksoniana merita pienamente tale titolo. Anche se nel Network non siamo tutti estimatori allo stesso modo dell’opera filmica, noi del Tin, e in primo luogo i nostri fondatori, siamo convinti che essa abbia per sempre cambiato il modo di vedere le opere stesse di Tolkien. Non vi si può più prescindere: che amiamo o no il regista neozelandese, le sue digressioni, invenzioni, e perché no, anche stravolgimenti, come l’inserimento di personaggi totalmente nuovi, dobbiamo comunque farci i conti. È una visione del mondo, dell’opera di Tolkien, quella di Jackson che ci costringe a prendere una posizione nei suoi confronti: sia per lodarla o per criticarla, ma a ragion veduta, e questo ci costringe a riandare alla parola scritta per vedere in cosa ne differisce: la scelta dell’uno ci porta a ragionare su quella dell’altro. Gabriele Marconi, più di ogni altro membro del Tin, ne è stato convinto da sempre, tanto che sul suo sito Meditazioni Tolkieniane) ha iniziato una monografia critica, non ancora terminata, che compara le due opere. Inoltre, come dice lui stesso in un articolo scritto per accompagnare la sua partecipazione al contest lanciato poco tempo fa da Jackson The ultimate Hobbit fan, e pubblicato anche su The One Ring net nella mia traduzione in inglese:
“La mia comprensione dell'opera letteraria deve molto all'aver visto la trasposizione cinematografica di Il Signore degli Anelli, sia nei punti di stretto contatto tra le due, sia in quelli di più largo distacco. Ed è questo che riconosco sopra ogni cosa a Peter Jackson: […] perché si pongono come un tentativo di lettura (di uno, il regista) che sfida gli spettatori a verificare cosa e come si racconta nella letteratura e la concezione che determina la narrazione.”(1)
I nostri fondatori, comunque, non sono del tutto nuovi a queste iniziative, infatti già nel 2007 il nostro Edoardo Volpi Kellermann, e Gianluca Comastri grazie al suo Network Tolkieniana.net e ad Eldali avevano organizzato una giornata musicale e ludica: Un Viaggio nella Terra di Mezzo, conclusasi con un concerto al Teatro del Verme di Milano durante il quale furono suonate le musiche di Howard Shore che fanno da colonna sonora alla trilogia de Il Signore degli Anelli. Nel pomeriggio si erano tenute conferenze a cui avevano partecipato, tra gli altri, Paolo Gulisano, Gianfranco de Turris, Roberto Arduini, Claudio Testi e i nostri fondatori Edoardo Volpi Kellermann e Gianluca Comastri.
Ovviamente, in questo caso, non potevamo far precedere delle conferenze a così tante ore di visione cinematografica, ma stiamo lavorando ancora per dar maggior spessore all'intero evento, preparando sorprese che, se riusciremo, vi stupiranno ulteriormente. Abbiamo questa pretesa: di fare cultura, di avvicinare tutti a Tolkien, chi già ne è studioso ed appassionato, chi ha letto alcuni testi, chi ha visto i film, per condurre tutti quelli che lo vogliano, ad un superiore livello di consapevolezza. Tolkien, infatti, non è solo fantasy, genere che appassiona molti e annovera molte buone opere, Tolkien è anche e soprattutto epica, i suoi scritti hanno lo stesso sapore dell'Iliade e dell'Odissea, della Voluspa, del Kalevala (che fu peraltro una delle fonti di Tolkien). Possiamo a buon diritto dire che la Terra di Mezzo è il teatro di una nuova epica, di un'epica contemporanea, scritta per noi uomini del 2000.
Tolkien Italian network nasce, dicevo, col desiderio di avvicinare quante più persone possibili a Tolkien con un approccio critico e serio ma che può essere talvolta anche leggero. Sappiamo che la nostra non è una pretesa da nulla: fare cultura, in Italia, poi, dove spesso chi detiene il titolo di “saggio” è diffidente nei confronti delle new entry, e dove sembra che non si faccia più molto per pura passione, dedicando tempo e risorse per un grazie, è sempre più complesso. Vogliamo e dobbiamo dirlo, abbiamo grandi idee, questa è solo la prima, vogliamo crescere, farci conoscere sempre più a livello nazionale ed internazionale. Qualcuno fuori dall’Italia, ci ha già notato, abbiamo iniziato rapporti e brevi collaborazioni, per lo più scambio e traduzione di materiale con varie realtà nel mondo: la Società Tolkieniana Brasiliana, la Brisbane Tolkien Fellowship delle cui iniziative benefiche abbiamo parlato in alcuni nostri articoli sul sito, ed altri ancora seguiranno nel prossimo futuro. Siamo una realtà giovane ed ambiziosa, ma con salde radici (che non gelano) nel passato grazie ad esperienze come Eldalie, Tolkieniana.net e Meditazioni Tolkieniane.
Se tutto ciò potrà durare nel tempo e se il nostro virgulto, potrà diventare un grande albero, con profonde radici e rami maestosi, capaci di ospitare gli uccelli del cielo, sarà grazie anche ai nostri lettori che desideriamo ringraziare anche da queste pagine per la loro fedeltà e la loro passione che è il carburante che ci permette di andare avanti: The road goes ever on!
(1) “Un concorso sfida la mia passione per Tolkien: il senso dell'ammirazione” di Gabriele Marconi, pubblicato in originale su Tolkien Italian Network, e in inglese, su The One Ring Net (http://www.theonering.net/torwp/2014/11/15/94634-tolkien-and-italy-through-switzerland-and-the-fancontest/#more-94634)
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