Missione compiuta per Daredevil. La serie prodotta dai Marvel Studios insieme a Netflix ha inaugurato con efficacia la sponda "urbana" del Marvel Cinematic Universe. Dove gli eroi "cosmici" non arrivano, ossia la delinquenza di ogni giorno, che forse non ha come scopo la fine del mondo, ma sicuramente lo rende un posto pericoloso dove vivere. Un mondo di eroi fragili, vulnerabili alle pallottole, ai coltelli, alle botte. In questo mondo in realtà non mancano superumani, potenziati in modo misterioso e ancora poco chiaro. Ma sicuramente non sono visti come "dei" scesi in terra come gli Avengers.
Quale futuro per Daredevil?
Nonostante la conferma della seconda stagione, Daredevil perde il suo showrunner, Steven DeKnight che ha dei precedenti impegni. Lo rileveranno due collaboratori del primo arco narrativo ossia Doug Petrie (Buffy the Vampire Slayer, American Horror Story) e Marco Ramirez (Sons of Anarchy).
A tal proposito DeKnight ha dichiarato: "Non potrei essere più felice che Doug Petrie e Marco Ramirez stiano raccogliendo il testimone. Sono stati preziosi collaboratori durante la nostra prima stagione, e io per primo non vedo l'ora di vedere cosa faranno per portare avanti la serie."
Ci sono anche degli aspetti legati al resto del Marvel Cinematic Universe che nella serie sono appena accennati, dei veri e propri ponti verso Iron Fist, per esempio. La trama legata a Stick, la probabile apparizione del ninja Stone e il ruolo di Madame Gao e del misterioso Black Sky, fino ai simboli che appaiono nelle dosi di un traffico di eroina sventato da Daredevil, che ricordano l'emblema di un nemico di Pugno d'Acciaio, noto come Serpente d'Acciaio.
Sono solo easter egg per i fan marvel o qualcosa di più?
DeKnight afferma di non poter dire nulla al momento: "È una sorta di codice, simile alle scene post-crediti, che non abbiamo potuto realizzare perché Netflix fa partire il successivo episodio dopo i titoli di coda. Ma sì, è tutto ovviamente inserito in un grande disegno..."
DeKnight ha riferito di avere ricevuto richieste di chiarimenti su Madame Gao persino da Ed Brubaker, autore di un importante ciclo di storie di Iron Fist, ma di non avergli potuto rivelare nulla.
Forse qualcosa lo sapremo prima della seconda stagione di Daredevil, che andrà in onda nel 2016.
Nel frattempo il protagonista anche Charlie Cox in una video-intervista a Collider.com si è espresso sul futuro del suo personaggio nel quadro complessivo del Marvel Cinematic Universe.
Dopo essersi dichiarato soddisfatto delle ottime critiche ricevute dalla serie, ha definito Daredevil, la prossima evoluzione del Marvel Cinematic Universe.
D'altra parte Cox si è sempre detto entusiasta di fare parte di questo mondo, tanto che, ha rivelato, quando venne ingaggiato per la serie, acquistò il biglietto aereo in proprio, senza aspettare che lo prendesse per lui la produzione. Così entusiasta da bruciare i tempi e riuscire a prepararsi fisicamente alle riprese (effettuate nel dicembre 2014) in un solo mese.
Nell'intervista auspicava che la seconda stagione venisse prodotta prima della miniserie The Defenders, che presenterà nel 2015 il team-up con gli altri eroi delle serie Netflix, ma è stato superato dagli eventi e dagli annunci ufficiali.
Sarebbe ovviamente lieto di poter apparire in un film del Marvel Cinematic Universe, magari in coppia con Spider-Man.
Come le cose si evolveranno lo vedremo. La possibilità di incontro c'è, vedremo più avanti come verrà gestita la cosa da Kevin Feige e il suo gruppo.
Immagini da A.K.A. Jessica Jones
Mentre è stato confermato che Daredevil avrà una seconda stagione, arrivano anche immagini dall'altra serie in corso di preparazione.
Dall'account twitter TheDefenders_TV arriva questo collage di quattro scatti che mostrano Mike Colter, interprete di Luke Cage con la protagonista Krysten Ritter, impegnati sul set di New York di A.K.A. Jessica Jones.
Sempre dalla stessa fonte è arrivata anche l'immagine di David Tennant, noto come decimo Dottore in Doctor Who, che nella serie Marvel/Netflix sarà Killgrave, l'Uomo Porpora.
La trovate a questo link.
ATTENZIONE SPOILER
A The Hollywood Reporter DeKnight ha parlato anche di alcune scelte che hanno lasciato perplessi i fan del fumetto, come quella di uccidere un personaggio molto amato, che non vi dirò qui. Nella serie non è l'unico personaggio dal destino tragico, ma questa morte ha sorpreso tutti.
DeKnight ha spiegato che la decisione in tal senso era stata presa prima del suo ingaggio, perché alla Marvel hanno voluto trasmettere proprio un senso di insicurezza e pericolo su tutti in personaggi. Uno stile che mi ha ricordato quello di George R.R. Martin.
DeKnight comunque ritiene che le azioni del personaggio e la personalità degli altri personaggi coinvolti da queste azioni non potessero che portare a un epilogo tragico.
Vi ho detto troppo? Guardate gli episodi e ne parliamo...
Il link è a vostra disposizione decidete voi, l'intervista contiene veramente tanti spoiler perché le domande riguardano molti eventi, non solo la morte di cui ho accennato, ed è meglio leggerla dopo aver visto l'intera prima stagione.
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