Ops I did it again: le stagioni passano, ma i pilot leakkati restano. Questa volta non si tratta di The Flash, Constantine o Gotham, ma restiamo in ambito supereroistico e - certi di esaudire i desideri di CBS, perché ai pilot leakkati non crede più nessuno - vi raccontiamo il primo episodio di Supergirl.
La serie, attesa per questo autunno, è basata sulle avventure di Kara Denvers (Melissa Benoist, arrivata da Glee), ventiquattrenne cugina kryptoniana di Kal-El, insieme a cui fu mandata sulla Terra poco prima della distruzione del pianeta d'origine. Ma qualcosa andò storto, e Kara sulla Terra ci è arrivata ad anni di distanza per ragioni che verranno spiegate nel pilot. Intanto, come il cugino Clark, Kara ha vissuto un'adolescenza tranquilla sotto la protezione dei Denvers e ora si destreggia a portare caffè al suo capo, Calista Flockhart, lavorando - manco a dirlo - nel settore della carta stampata. Nerd d'aspetto, se non di fatto, Kara non ha utilizzato i suoi poteri per anni, ma quando la sorella adottiva rischia di morire in un incidente aereo il richiamo da supereroe non resta inascoltato.
Più che la trama è l'atmosfera generale di questa Supergirl ad attirare l'attenzione dello spettatore: la serie sembra voler prendere la scia di Il Diavolo veste Prada e non ci sarebbe alcun problema se la sceneggiatura e la direzione fossero in grado di superare il dislivello di registro per creare qualcosa di nuovo, anche tramite l'ironia. Invece appare poco chiaro se "ci si è o ci si fa". La stessa caratterizzazione di Kara ricorda un po' troppo la Felicity Smoak di Emily Bett Rickards in Arrow, un personaggio che è riuscito ad accaparrarsi le simpatie dei fan e di cui sarà difficile ripetere il successo considerando che il target delle due serie è molto simile e il modello originario sarà riconosciuto dal pubblico. Se Kara è per metà Felicity e per metà la Andy del già citato Il Diavolo veste Prada, la sua senior Calista Flockhart è per metà Miranda Priestly e per metà J. Jonah Jameson. Sorprende inoltre la scelta di rivelare pressoché a tutti i personaggi visti nel pilot la vera identità di Kara, che a tutti gli effetti non ha nulla di segreto.
Per quanto sia lodevole l'idea di creare una serie televisiva di azione incentrata su un personaggio femminile (lodevole seppur non inedita), personalmente appoggerei l'idea ma boccerei l'esecuzione. Non c'è da sperare che, visto che CBS avrà tutta l'estate per testare il gradimento del pubblico e decidere dove intervenire prima della messa in onda autunnale, le riflessioni su Supergirl - in Italia come all'estero - riescano a produrre un cambiamento di rotta nella sceneggiatura.
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