Culmine della Fase Due o inizio della Fase Tre del Marvel Cinematic Universe?
Sicuramente una scommessa è Ant-Man, film diretto da Peyton Reed che in realtà introduce al pubblico cinematografico un personaggio storico della Marvel, ideato da Stan Lee, Larry Lieber e Jack Kirby nel 1962.
Storico, ma noto forse solo ai "veri credenti", ossia ai fan più sfegatati dei fumetti Marvel.
Il film, interpretato da Paul Rudd, Evangeline Lilly e Michael Douglas tra gli altri, arriverà in Italia il 12 agosto 2015, poco meno di un mese dopo gli Stati Uniti d'America, dove uscirà il 17 luglio.
Con l'occasione di nuove immagini diffuse da Empire Magazine, riepiloghiamo quanto ne sappiamo finora.
Il protagonista maschile: Scott Lang
Si tratta della seconda incarnazione fumettistica del personaggio. Nei fumetti era un ladruncolo che rubava la tuta di Ant-Man per salvare sua figlia Cassie.
In seguito a tali circostanze, chiarito che di un buono si trattava, era lo stesso Hank Pym, il primo Ant-Man, a donargli la tuta, nominandolo suo successore Nel film si ripeterà la "nomina" da parte di Pym, più che altro per sopraggiunti limiti di età. Come visto nei trailer, la tuta di Ant-Man doterà Lang di forza inversamente proporzionale alle dimensioni e gli permetterà di comunicare telepaticamente con le formiche, come nei fumetti.
Lang inoltre tornerà, lo abbiamo già visto sul set, in Captain America: Civil War. Insomma, nonostante non sia ancora previsto un seguito di Ant-Man da qui al 2020, il supereroe è arrivato nel Marvel Cinematic Universe per restare.
La tuta di Ant-Man
In un film del genere la tuta è come un protagonista del film. I costumisti Sammy Sheldon e Ivo Coveney hanno spiegato, in una intervista a Empire Magazine, l'approccio che hanno seguito nell'idearla, tenendo conto delle leggi della fisica e non senza porsi domande sulla coerenza narrativa.
"Quando si riduce, le molecole nell'aria sono troppo grandi per i polmoni," ha spiegato Sheldon. Pertanto la tuta sarà chiusa ermeticamente, con le molecole d'aria contenute nelle bombole ridotte tanto quanto Scott Lang, che altrimenti morirebbe.
Un'altra preoccupazione per i costumisti sono stati i due tubi per l'aria che entrano nel casco. Pur ammettendo che siano una "una debolezza enorme", e che il Calabrone potrebbe semplicemente strapparli e Ant-Man sarebbe morto, li hanno lasciati perché rendono migliore l'aspetto visivo dell'insieme.
Il mentore: Hank Pym
Interpretato da Micheal Douglas, Hank Pym rimane uno dei padri fondatori del Marvel Universe anche al cinema. Nei fumetti Pym, scopritore delle "particelle pym" si alternava in diversi ruoli supereroistici: Ant-Man, Giant-Man, il Calabrone. Era mentalmente instabile, cosa che lo portò alla rottura sia con la moglie Janet Van Dyne, alias Wasp, che con i Vendicatori, dei quali era membro fondatore.
Nel film si conserverà lo status di scienziato, ma attivo negli anni '60 (come visto in una storia a fumetti dal titolo Ant-Man: Prelude). Pym sarà a tutti gli effetti il mentore di Scott Lang, che recluterà come suo successore per indossare la tuta e guidarlo al recupero delle sue preziose tecnologie rubate.
Non è ancora chiaro se Janet Van Dyne, moglie di Pym, sarà un personaggio del film, ovviamente anziana, o se invece è deceduta prima di questi eventi.
L'antagonista: Darren Cross
Nei fumetti Darren Cross era il primo avversario di Scott Lang, l'uomo che aveva minacciato la vita di Cassie. In realtà caduto nel dimenticatoio, nei fumetti più recenti è stato promosso ad "arcinemico" di Ant-Man.
Nella versione interpretata da Corey Stoll sarà un ex allievo di Hank Pym votatosi poi al male, resosi autore del furto delle tecnologie e dell'industria del suo ex-mentore. Nel film sarà il creatore e indosserà il costume di Calabrone (alias Yellowjacket) che nei fumetti era invece una delle tante identità di Pym.
La protagonista femminile: Hope Van Dyne
Hope Van Dyne, interpretata da Evangeline Lilly, non esiste nella continuity ufficiale dei fumetti di Ant-Man. Un personaggio con il suo nome è presente in un universo alternativo, con l'identità di Red Queen, ed è decisamente malvagia.
Esiste invece Janet Van Dyne, moglie per molti anni di Hank Pym, nota con l'identità supereroistica di Wasp, che nel Marvel Cinematic Universe sarà la madre di Hope, come esplicitato dal nome e dal taglio di capelli della ragazza.
Per come indicato nei comunicati stampa Hope si presenterà inizialmente come alleata di Darren Cross. La sua interprete l'ha definita senza mezzi termini: "un po' stronza, una donna molto dura sulla strada per diventare una persona migliore". Se e come ritroverà se stessa, le sue origini, risolvendo il conflitto con il padre Hank Pym, lo scopriremo al cinema.
Sarà la Wasp del Marvel Cinematic Universe? Nei trailer non l'abbiamo vista in questo ruolo, ma non è detto che al cinema non possa accadere, magari in una scena post-crediti che possa lanciare il sequel.
Altri attori del cast
Apparizioni speciali, dei cameo, sono previsti per John Slattery (Mad Men), che tornerà nel ruolo di Howard Stark ricoperto in Iron Man 2, e Hayley Atwell che sarà ovviamente Peggy Carter. Saranno certamente dei flashback che si collegano alle vicende del 1962 narrate nel preludio a fumetti.
Judy Greer sarà Maggie, l'ex moglie di Scott Lang, madre di Cassie, interpretata da Abby Ryder Fortson. Nei fumetti Cassie ha assunto una identità supereroistica, di nome Stature, ma non è probabile che questo avverrà al cinema.
Bobby Cannavale (Boardwalk Empire) sarà Paxton, amico di Scott e nuovo marito di Maggie, mentre Michael Peña sarà Luis, compagno di cella di Lang.
Sulla indiscrezione della presenza di Anthony Mackie alias Falcon in un cameo, Peyton Reed ha dato una risposta evasiva: "È una informazione segreta e sepolta. È possibile."
Analogie e differenze con la versione di Edgar Wright
Come sappiamo Joss Whedon aveva definito la prima sceneggiatura di Edgar Wright, non solo "una delle migliori sceneggiature che la Marvel abbia mai avuto, ma quella più in stile Marvel che avesse mai letto". Arrivando a confessare che non aveva alcun interesse per Ant-Man ma di essersene interessato dopo averla letta.
Di recente Evangeline Lilly ha rilasciato alcune dichiarazioni sulle differenze tra il progetto iniziale di Wright e quello di Reed. Dopo aver affermato di aver appreso del cambiamento durante una cena con Paul Rudd, a New York, ha precisato che la via scelta da Wright era più ironicamente britannica, con una storia che non si prendeva troppo sul serio, mentre Reed avrebbe aggiunto più "americanità", con più emozione, pur mantenendo toni lievi.
Inoltre secondo quanto abbiamo appreso via Comicbookmovie, la prima sceneggiatura prevedeva uno confronto con un supercriminale inventato all'uopo, chiamato Nano Warrior, che nella nuova versione è diventato il Calabrone. Dalla nuova storia elaborata da Dave Callahan (I Mercenari) ed Eric Pearson (Agent Carter) sarebbero spariti anche un inseguimento in auto e alcuni personaggi minori.
Peyton Reed da parte sua ha affermato di aver avuto qualche dubbio sul come approcciare un film cominciato da un'altro, sul come farne una cosa propria.
La sua prima scelta è stata puntare sul "lato oscuro" di Hank Pym, torturato e roso da sensi di colpa. Inoltre ha caratterizzato il rapporto mentore/allievo tra Hank e Scott come il conflitto tra due elementi con le loro bizzarrie.
C'è stato comunque una sorta di passaggio di consegne tra i due, via email: "entrambi abbiamo convenuto su quanto bizzarra fosse la situazione, ma è stato molto bello riuscire a comunicare con lui.", ha chiosato Reed.
Ant-Man - La sinossi ufficiale
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