La Longanesi ha pubblicato il romanzo Il ladro di nebbia (2015) della giovane scrittrice Lavinia Petti. Un romanzo semi onirico che sfugge a precise definizioni di genere: in parte urban fantasy, con un’ambientazione sospesa tra i Quartieri Spagnoli di Napoli (città dove Lavinia è nata nel 1988) e un mondo che forse esiste solo nella mente del protagonista e che echeggia la Barcellona magica di Zafon. Atmosfere e immaginario che richiamano quelle di Lewis Carroll e della sua Alice.
Il protagonista si chiama Antonio M. (che sta per Maria) Fonte ed è uno scrittore di cinquant’anni. I suoi romanzi hanno un enorme successo, ma lui non fa caso ai tanti soldi che gli arrivano dai diritti di autore; vive con la testa tra le nuvole e se non fosse per Leo, suo agente letterario, non si ricorderebbe della scadenza per la consegna del nuovo romanzo che sta scrivendo su fogli di carta con una matita, disprezzando le macchine da scrivere e i moderni computer.
Vive da solo (unica sua compagna è la gatta Calliope) in un appartamento di un caseggiato molto decadente nei “quartieri spagnoli” di Napoli, senza dare confidenza a nessuno, scambiando solo qualche parola con Goffredo Nicoriano, il portiere che ogni volta che lo incontra lo prega di ritirare le lettere dei lettori che arrivano a pacchi ma che lui non legge e quando è ne proprio sommerso le porta nel sottotetto del caseggiato. Un giorno gli cade un portafoto e dall’interno esce un bel ritratto con il volto di una ragazza dai capelli verdi e dietro una scritta:
<<Giugno 1999
Tirnaìl è il regno delle cose perse, non lasciare che anch’io finisca lì.
Ricordati di me, ricordati della Notte dei Cristalli.
Con tutto il mio amore, Genève Poitier.>>
Lo scrittore non ricorda nulla di questa ragazza ma dentro di sè avverte un dilaniante senso di nostalgia. Il giorno in cui compie cinquant’anni, deve andare a cena con il suo agente, prima però si mette a bruciare le tante lettere arrivate e ne scopre una che lui stesso aveva spedito quindici anni prima. Non si ricorda di aver mai spedito nessuna lettera e leggendola scopre che aveva scritto proprio alla misteriosa Genève Poitier. Vi è scritto che tutto iniziò la Notte dei Cristalli a metà agosto del 1990, scrive di un uomo chiamato il Collezionista, di un luogo chiamato Tirnaìl, il
Regno delle Cose Perdute e di aver ucciso un uomo. Pensando continuamente a quanto ha letto, nel rientrare a casa dopo la cena con Leo, lo scrittore si perde nelle vie della sua città e miracolosamente si trova davanti a una porta con la scritta “Ufficio Oggetti Smarriti Tirnaìl". All'interno scopre che l’ufficio non conserva solo oggetti smarriti, ma anche ricordi e molte cose ancora. Qui conosce il Collezionista e scopre di essere già stato in quell’ufficio nel 1999 e di aver ceduto spontaneamente un suo ricordo in cambio di un gatto: Calliope. Per riavere quel ricordo dovrà recarsi proprio a Tirnaìl.
Antonio M. Fonte riuscirà ad andare in quel mitico, fantastico paese, li incontrerà prima il pittore Edgar, poi la bella Genève Poitier e a una asta acquisterà la donna cedendo il proprio nome. Da quel momento insieme al pittore Edgar (che non dipinge nulla in quanto in crisi di ispirazione) e Genève avrà avventure assurde e pazzesche nei vari paesi di Tirnaìl, dovrà lottare contro i terribili Nox, avrà un nemico implacabile nel conte Vladimiro che nell’altra vita era stato socio del padre dello scrittore e lo aveva mandato in rovina.
Un romanzo ricco di storie, di avventure. Così tante e difficili da riassumere. Un romanzo il cui ricordo non vuole finire in quel famoso Ufficio Oggetti Smarriti
La quarta di copertina
Antonio M. Fonte è uno scrittore di enorme successo, ma per lui fama e ricchezza non hanno alcun significato. Stralunato e sociopatico, vive in una vecchia casa dei Quartieri Spagnoli di Napoli con la gatta Calliope, e se non ci fosse il suo agente letterario a ricordargli scadenze e doveri sarebbe incapace di distinguere ciò che è reale da ciò che forse non lo è. Ma un giorno, in mezzo alle migliaia di lettere dei suoi ammiratori, Antonio ne riceve una che non può ignorare. Datata quindici anni prima, è indirizzata a una donna che Antonio non crede di avere mai conosciuto. Solo il nome del mittente gli è familiare, perché è il suo. Quella lettera l’ha scritta lui, senza alcun dubbio. Quelle parole accennano a un ricordo smarrito e soprattutto a un uomo che è stato ucciso, forse da lui stesso. Ma Antonio di tutto questo non ricorda nulla.
Il giorno del suo cinquantesimo compleanno, si perde nei vicoli di Napoli e in un palazzo mai visto prima incontra uno strano personaggio che ha la mania di raccogliere tutto ciò che gli uomini perdono: nel suo Ufficio Oggetti Smarriti, però, non si trovano solo mazzi di chiavi, libri o calzini spaiati, ma anche ricordi di giochi infantili, amori giovanili, speranze e sogni dimenticati. Antonio intuisce che forse è da lì che deve partire per ritrovare il filo del suo passato e risolvere l’enigma della lettera. Ma quell’enigma nasconde arcani ancora più insondabili: il segreto di una città che cambia forma e aspetto, l’avventura di un viaggio imprevedibile tra personaggi straordinari, il mistero di un ladro fatto di nebbia e di una storia tutta da ricostruire... e da raccontare.
Contest Il ladro di nebbia
In merito a questo romanzo la Longanesi ha pensato di organizzare un contest che fosse legato alla tematica dei nostri ricordi più belli, quelli che ciascuno di noi non vorrebbe mai dimenticare.
Il contest si tiene sul sito www.illadrodinebbia.it.
Partecipare è semplicissimo, basta inviare tramite foto o testo o entrambi (foto + testo) il ricordo che si vorrebbe tenere vivo per sempre. Tutti i materiali saranno conservati nello spazio online denominato Wall dei ricordi.
Sulla base del materiale ricevuto sul sito, verranno selezionate immagini e testi che andranno a comporre il booktrailer ufficiale del romanzo.
Lavinia Petti, dal canto suo, selezionerà dallo stesso materiale alcuni fortunati contributi che la ispireranno per comporre dei racconti inediti.
Su iltuoricordo.illadrodinebbia.it/ è possibile caricare in poche semplici mosse il proprio ricordo ed entrare a far parte del Wall.
L’autrice
Lavinia Petti è nata a Napoli nel 1988. Laureata in Studi Islamici all’Istituto Orientale di Napoli, ha vinto vari concorsi letterari (Premio Tabula Fati, Premio Robot, Premio Book’s Bar, Scrittura Giovane). Ha scritto con Massimo Izzi il saggio Fate. Da Morgana alle Winx.
Il ladro di nebbia è il suo primo romanzo, e questa è la storia di come è arrivato alla pubblicazione:
- Maggio 2014 Longanesi riceve le prime pagine e un riassunto del romanzo di una giovane aspirante autrice. Il testo conquista immediatamente per una freschezza e una potenza immaginativa che ricordano Carlos Ruiz Zafón, Alessandro Baricco e Lewis Carroll. La casa editrice cerca subito di mettersi in contatto con l’autrice. Invano.
- Giugno 2014 Ignara dei tentativi di raggiungerla, Lavinia Petti, immersa nelle ricerche universitarie, non risponde alle e-mail.
- Luglio 2014 Quando la Longanesi ormai dispera di riuscire a contattarla, finalmente Lavinia riemerge dall’isolamento, quasi incredula per l’attenzione ricevuta.
- Settembre 2014 Lavinia invia il testo completo, che non tradisce le attese: Il ladro di nebbia inizia il suo cammino verso la pubblicazione.
- Gennaio 2015 I giudizi dei librai che hanno avuto le bozze in anteprima rispecchiano l’entusiasmo generale.
- Marzo 2015 L’editore francese Grasset si innamora del libro («una tale maturità in un autore così giovane è un fatto eccezionale») e ne acquista i diritti ancor prima della pubblicazione.
- Maggio 2015 Il ladro di nebbia è finalmente in libreria.
Lavinia Petti, Il ladro di nebbia (2015)
Longanesi - Collana La Gaja Scienza 1186 - Pag. 426 - 14,90€
ISBN 978-88-304-4126-2
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