Nella collana I Capolavori della Letteratura Horror possiamo leggere due romanzi gotici scritti nel 1764 e nella metà dell’800. Sono i numneri:
12 – Il castello di Otranto (The Castle of Otranto. A Gothic Story, 1764) di Horace Walpole.
13 – La casa dei sette abbaini (The House of the Seven Gables, 1851) di Nathaniel Hawthorne.
Di seguito riportiamo le quarte dei due volumi e note biografiche degli autori
Le due quarte di copertina
Il castello di Otranto
Edito per la prima volta nel 1764, e presentato come la traduzione di una storia italiana del tempo delle crociate, Il castello di Otranto è il primo esempio di romanzo gotico; esso inaugura quel gusto per il Medioevo notturno e sepolcrale, popolato d terrificanti fantasmi e di eventi prodigiosi, di vendette e di antiche profezie che influenzerà profondamene tutta la letteratura europea. «Sai, le visioni sono sempre siate la mia terra» scriveva Walpole a uno dei suoi più vecchi amici «e lungi dall'essere invecchiato abbastanza da questionare sulla loro vacuità, sono prossimo a credere che non ci sia saggezza più grande di scambiare ciò che chiamiamo la realtà della vita con i sogni. Antichi castelli, antichi quadri, antiche storie e le chiacchiere degli anziani ci riportano a vivere
in secoli passati che non possono deluderci».
La casa dai sette abbaini
Una magnifica casa con sette abbaini sorge su un terreno dalle tinte bucoliche, che viene sottratto all’uomo onesto che lo possedeva attraverso una falsa accusa di stregoneria. Condannato al rogo, Matthew Maule maledice in punto di morte il suo assassino, il colonnello Pyncheon, che poco dopo l’insediamento nella casa sarà trovato morto in circostanze misteriose. L’atto di proprietà non viene ritrovato, così la dimora rimane vuota e in decadenza per molti anni, funestata dai fantasmi, finché non vi torna ad abitare la vecchia Hepzibah, discendente della famiglia Pyncheon.
Ma non sono gli spiriti le entità da temere, bensì i peccati degli avi e il clima di ipocrita perbenismo della città. La salvezza, se ce ne sarà una, potrà essere raggiunta solo lontano da lì, lontano dalla casa dei sette abbaini.
Gli autori
Horace Walpole
Il romanzo Il castello di Otranto è ormai famoso in tutto il mondo, e come abbiamo già scritto lo si può definire il capostipite della narrativa gotica.
Horace Walpole nacque a Londra nel 1717, quarto conte di Oxford, era il figlio più giovane dell’influente primo ministro Sir Robert. Fece gli studi a Eton e a Cambridge e successivamente viaggiò a lungo in vari paesi europei, fra cui l’Italia.
Raffinato collezionista di oggetti antichi e curiosi, prolifico memorialista e instancabile corrispondente epistolare con numerose personalità della sua epoca, occupa un posto di primo piano nella storia del gusto del gotico, di cui si fece promotore nel campo dell’architettura e dell’arredamento con la costruzione del castelletto di Strawberry Hill e in quello letterario.
Personaggio intrigante, Walpole non si sposò mai e sulla sua sessualità fu ricamata più di una storia. Mori a Londra nel 1797. lasciando senza eredi il suo titolo e la sua passione pei il gotico.
Nathaniel Hawthorne
Nathaniel Hawthorne ( 1804 1864), discendente di un'antica famiglia americana del Massachusetts, fu uno dei più grandi maestri della narrativa americana.
Perseguitato dal senso di disgusto e di colpa per il coinvolgimento dei suoi antenati nel processo alle streghe di Salem, decise di aggiungere una "w" al suo cognome per marcare la distanza da loro. L'orientamento politico liberale gli costò il posto di lavoro all'ufficio doganale di Salem, ma la vicinanza con il futuro presidente degli Stati Uniti Franklin Pierce gli procurò la nomina di console a Liverpool, che insieme al successo maturato con i suoi romanzi gli permise di vivere serenamente fino alla morte per malattia. La sua opera più famosa, La lettera scarlatta (1950), resta un classico della letteratura statunitense di tutti i tempi.
Horace Walpole, Il castello di Otranto (The Castle of Otranto. A Gothic Story, 1764)
Traduzione Chiara Zanolli
Il Sole 24 Ore - Collana I Capolavori della letteratura horror 13, Pagg. 110, euro 8,90 (più il costo del quotidiano)
Nathaniel Hawthorne, La casa dei sette abbaini (The House of the Seven Gables, 1851)
Traduzione Stefania Minacapelli
Il Sole 24 Ore - Collana I Capolavori della letteratura horror 14, Pagg. 285, euro 8,90 (più il costo del quotidiano)
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