La Salani Editore pubblica in questi primi giorni di settembre Bambini di cristallo (Glasbarnen, 2013), un romanzo horror adatto a giovani lettori, della scrittrice svedese Kristina Ohlsson.
La protagonista è una sveglia ragazzina di nome Billie che, da poco tempo, ha perso il suo amato papà, portato via da una malattia che non perdona. Sua madre, anche lei prostrata dal dolore decide di cambiare città e nonostante il parere contrario di sua figlia acquista una vecchia e quasi cadente villetta nel suo paese natale di Ahus.
Sin dal primo momento mentre la madre parla con l’uomo che vende la casa, capisce che quest’ultimo mente su molte faccende, e che nel contratto c’è anche una clausola, un po' strana se non sospetta, che obbliga l’acquirente ad acquistare la casa e tutti i mobili in essa contenuti.
Avvenuto il trasloco Billie vede che la madre è ritornata più serena e felice, ma vede anche che questa non si accorge delle tante stranezze della casa: la ragazza, quando è sola, sente rumori sospetti, di notte qualcuno o qualcosa picchia su vetri della sua stanza, il lampadario della sala centrale oscilla anche in assenza di correnti d’aria e su di un tavolino impolverato Billie un giorno trova accanto all’impronta della sua mano, una impronta di un bambino, poi scritte “sparisci” su giornalini che poche ore prima erano puliti e molto altro, ma sua madre non le crede.
In paese, nel frattempo, conosce un simpatico ragazzo turco Aladdin, i cui genitori hanno aperto un ristorante che nel paese è rinomato.
Insieme a lui inizia a indagare su quella misteriosa casa scontrandosi con il silenzio o le bugie dei vari abitanti, ma, indagando su vecchi giornali, iniziano a scoprire alcune verità, aiutati anche da una vecchia signora che ricorda quando quella casa era stata costruita dal comune per diventare una casa di cura per bambini malati e in particolare quelli che erano chiamati “bambini di cristallo” in quanto malati di una forma grave di osteoporosi.
In seguito era avvenuto un grave incidente: due bambini erano morti e poco dopo l’infermiera che badava a loro si era impiccata proprio a quel lampadario che ondeggia anche in assenza di correnti d'aria..
Dopo la chiusura di questa “casa di cura” varie famiglie, provenienti da fuori, avevano affittato o acquistato la casa per poi fuggire di corsa dopo poco tempo.
Billie e i suoi amici si convincono sempre più che la casa sia infestata da fantasmi (forse dei bambini morti e/o della persona che si era impiccata). Fantasmi che fanno di tutto per cacciare via gli intrusi, ma la verità che alla fine Billie scopre è molto diversa....
Lasciamo al lettore scoprire quale verità è nascosta in quella casa “infestata”.
Un brano
«Quando la porta si chiuse, udì sbattere una finestra in una stanza. Entrò a passo felpato nel soggiorno, ma lì le finestre erano tutte chiuse. Restò immobile ad ascoltare. II rumore arrivava ancora, ma da un'altra direzione. Poi vide una cosa che per un attimo le fece dimenticare il rumore. Il lampadario del soggiorno. Si muoveva. Dondolava lentamente da una parte all'altra, come il pendolo di un vecchio orologio. Sarà il vento che arriva dalla finestra, pensò Billie. Ma nel soggiorno non c'erano finestre aperte».
la quarta:
A Billie non piace affatto la nuova casa in cui si è trasferita con sua madre. Mobili tarlati e oggetti polverosi, resti spettrali dei precedenti inquilini, riempiono la vecchia abitazione, la vernice si scrosta dai muri e ovunque c'è un odore particolare, come se nessuno la abitasse da parecchio tempo. Ma non solo: strane cose accadono, specialmente di notte, quando tutti dormono. Tutti tranne Billie che, con gli occhi sbarrati nell'oscurità, sente con crescente terrore inquietanti rumori sul tetto, e movimenti misteriosi che provengono dal piano di sotto. I vicini e la comunità locale stanno nascondendo qualcosa, un segreto sull'edifìcio e sul suo passato. Quando appaiono dal nulla due misteriose statuette di cristallo il mistero si infittisce, ma la madre di Billie pensa che si tratti solo di fantasie della figlia e del suo nuovo amico Aladdin. Così i due ragazzi si troveranno a fare i conti da soli con la tragica storia della casa...
L'autrice
Kristina Ohlsson è nata a Kristianstad, nel sud della Svezia, e lavora come analista di sicurezza internazionale. per lo Swedish National Police Board. Ha lavorato in passato al Ministero per gli Affari Esteri e per lo Swedish National Defence College, come esperta del conflitto in Medio Oriente e della politica estera dell’Unione Europea.
Bambini di cristallo, il suo romanzo destinato ai più giovani, è stato al primo posto nelle classifiche del 2014 e il libro svedese per ragazzi più tradotto degli ultimi anni.
Con Piemme ha pubblicato anche Fiore di ghiaccio (2013) e Perduta (2013). In quest'ultimo romanzo ritorna Frederika Bergman, l'analista investigativa protagonista di Indesiderata.
Kristina Ohlsson, Bambini di cristallo (Glasbarnen, 2013)
Traduzione Silvia Piraccini
Salani Editore - Pagg. 169 - 13,90€
ISBN 978-88-6715987-1
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID