L'idea non è nuova. Era già stata utilizzata per il libro Masquerade di Kit Williams: indizi disseminati in un libro per bambini che portavano al ritrovamento reale di una preziosa collana. Essa fu poi rinvenuta, dopo ben tre anni di ricerche, nelle campagne inglesi.

Adesso Michael Stadther, scrittore americano cinquantaduenne, rispolvera l'operazione amplificandone la portata: nella sua favola A Treasure's Trove, sono nascosti gli indizi per rinvenire ben dodici gioielli del valore complessivo di un milione di dollari. Naturalmente, nei dodici corrispondenti luoghi segreti degli Stati Uniti non sono nascosti fisicamente i preziosi, ma solo dei gettoni che, una volta trovati e opportunamente consegnati allo scrittore, verranno permutati nel relativo monile.

Stadther, laureato in arte e matematica, afferma di aver accarezzato questa idea sin dall'età di venticinque anni. All'uopo, ha comprato i gioelli usando i proventi della sua precedente attività di produzione di software, e ha trascorso otto anni per concepire e scrivere la fiaba che dà l'innesco alla Cerca.

L'iniziativa, nata con la pubblicazione in proprio e con l'acquisizione di sponsor per i gioielli, è diventata un caso editoriale negli USA e lo scrittore si sta godendo la popolarità. Nessuno dei preziosi è stato ancora scoperto e la Rete pullula di internauti che si scambiano consigli su come procedere nella Caccia al Tesoro.

Quanto al libro vero e proprio - la cui trama si dipana attorno a dodici creature della foresta i cui compagni sono scomparsi dopo essere stati cristallizzati da una polvere scura piovuta dal cielo - è passato assolutamnete in secondo piano e i giudizi critici sembrano discordanti.

Ma la validità della storia non è indubbiamnete il fattore determinante in questa gigantesca e furbacchiona operazione di marketing, che ruota attorno a un sito web (www.atreasurestrove.com) ben congegnato ed esaustivo.

E' in questo modo che si riesce ancora a scatenare la Febbre dell'Oro nel Ventunesimo secolo...