Star Wars: il risveglio della Forza, arriverà nelle sale italiane il 16 dicembre 2015.
Se leggete qui sapete che si tratta del settimo episodio del ciclo di Star Wars, inaugurato nel 1977 dal primo film, in Italia arrivato come Guerre Stellari.
Tra le tante cose che suggestionarono gli spettatori all'epoca c'era il riassunto testuale che scorreva prima dell'inizio del film. Un breve testo che rievocava avvenimenti accaduti prima del film. La leggenda, confermata anche dal documentario The Empire of Dreams, vuole che Lucas avesse già in testa la lunga saga di Star Wars, ma che, in qualche modo, fu costretto a estrapolare dalla sua visione una storia che fosse raccontabile in un solo film. Proporre alle case produttrici un ciclo allora non era neanche pensabile. Ma il film conteneva in sé tutti i riferimenti al complesso universo immaginato da Lucas.
Poi c'è anche il mistero del sottotitolo del film, Episodio IV, la nuova speranza. Cosa voleva significare? C'erano altri tre episodi? Quel sottotitolo era un altro mirabile artificio narrativo. Era il segno che esisteva un universo narrativo più ampio di quello che era raccontato nel film, e che il film era solo una cornice che circoscriveva un particolare di quell'universo. È abile lo scrittore che riesce a fare percepire tale sensazione. Da' più respiro alla narrazione.
Per la precisione devo anche dire che nella prima versione del 1977 quel sottotitolo non c'era. Apparve nelle successive riedizioni, dopo che ormai era stata definita la produzione dei due seguiti. La sensazione di arrivare a storia già cominciata non ha nuociuto al film, anzi è stata alla base del suo fascino, non solo per quell'”Episodio IV”, ma anche per i riferimenti ad avvenimenti accaduti molti anni prima degli eventi del film, contenuti in vari dialoghi.
Un dialogo tra Luke e Obi Wan faceva riferimento ad una guerra, combattuta dal cavaliere Jedi in gioventù, ossia “La guerra dei Quoti”. In realtà il termine "Quoti", era una invenzione dei doppiatori italiani. Il fatto è che nessuno pensava che quell'atipico film di fantascienza potesse avere due seguiti, tre prequel e decine e decine di storie collegate, tra fumetti, libri e videogiochi. Probabilmente per questioni tecniche i robot R2D2 e C3PO furono ribattezzati C1P8 e D3BO, Darth Vader divenne Dart Fener, Han Solo divenne Ian Solo, e Leia Organa mutò nome in Leila. Non ultima, la “Guerra dei Cloni”, divenne la “Guerra dei Quoti”.
Se già gli adattatori dei dialoghi si prendevano libertà con universi consolidati, come quello di Star Trek, figuriamoci con quello di un film di un misconosciuto regista statunitense. Quoti o cloni che fossero, per decenni gli appassionati di Guerre Stellari si sono chiesti qual'era la storia di quella guerra. Un'altra delle pregevoli tecniche narrative della trilogia originale è stata anche una struttura narrativa aperta, con spazi aperti, tra un film e l'altro. Infatti gli avvenimenti del secondo film, ossia Episodio V: l'impero colpisce ancora, del 1980, seguono di qualche mese quelli del primo film, così come quelli di Episodio VI: Il ritorno dello Jedi (1983).
Con Episodio I: la minaccia fantasma, del 1999, George Lucas ritornò sugli eventi
con la tanto attesa trilogia di "prequel", narrante quegli antefatti solo evocati.
Partendo dall'infanzia di Anakin Skywalker, con le prime avvisaglie dell'ascesa dei Sith, la trilogia continuò nel 2002 con Episodio II: l'attacco dei cloni, che mostrava l'inizio della sopra citata "Guerra dei Cloni", per poi terminare nel 2005 con Episodio III: la vendetta dei Sith, che avrebbe mostrato il tragico epilogo della vicenda di Anakin, trasformato in Darth Vader e la temporanea vittoria dell'Impero instaurato da Palpatine.
Il ripasso, in che ordine?
Ora che ci accostiamo al settimo episodio della storia, ambientato trent'anni dopo Il ritorno dello Jedi, va consigliato un ripasso degli eventi fino a qui accaduti, limitandosi, per brevità ai soli film.
Non solo, c'è anche la possibilità che accanto a noi, durante il ripasso, ci sia qualche profano, ignaro degli eventi della saga.
Fermo restando che conosciamo a memoria tutti e sei film della saga e che li abbiamo visti in ogni ordine possibile, anche a pezzi, al contrario e in ogni frangente possibile, quello che da nerd fatti e finiti ci siamo chiesti è quale sia l'ordine che abbia maggior senso narrativo per chi non ha mai visto i film.
Ordine cronologico di episodio vs ordine di produzione
I primi due ordini che vengono in mente sono abbastanza naturali.
- Ordine di episodio: da Episodio I a Episodio VI
- Ordine di produzione: prima gli episodi IV-VI e poi gli episodi I-III
Vi dico subito che a mio giudizio, dovendo scegliere tra questi ordini, il secondo è l'unico possibile. Per vari motivi.
Un prequel è di per sé una vicenda scritta dopo, ma ambientata prima del film o del libro a cui si riferisce. È una cosa molto diversa da una storia pensata e scritta prima.
Tanto per comprenderci con un esempio: il romanzo Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien non è un prequel di Il Signore degli Anelli. È una storia pubblicata per la prima volta nel 1937, mentre il successivo romanzo vide le librerie nel 1955.
Cinematograficamente la trilogia di Lo Hobbit di Peter Jackson è invece un prequel, perché è prodotta in anni successivi, ma narra eventi antecedenti a quelli dei precedenti film. Il cappello iniziale del primo film Lo Hobbit: un viaggio inaspettato, con l'anziano Bilbo che scrive le sue memorie, rende tutti quei tre film un flashback rispetto alle vicende narrate al cinema anni prima da La compagnia dell'anello in poi.
Quando vedemmo nel 1999 La minaccia fantasma, sapevamo già chi era Anakin Skywalker, e il patto implicito con il narratore George Lucas non era quello di essere sorpresi dal suo destino finale, già scritto, ma di essere eventualmente sorpresi dallo scoprire il come a tale destino Anakin arrivava. Questo ha riguardato ogni personaggio della trilogia. Personaggi come Qui-Gon Jin o Mace Windu sono nati morti, così come la Principessa Amidala, futura madre di Luke e Leia. Si trattava perciò di un film che, come i successivi episodi II e III, per essere fruibile doveva essere visto dopo la trilogia originale.
Senza dimenticare che nessuno ha voglia di introdurre un ciclo con l'episodio peggiore. Episodio I è secondo me l'episodio peggiore di tutto il ciclo. Facendolo vedere a chi Star Wars non lo conosce si corre il rischio che non gli interessi per niente nel caso migliore, o che vi tolga l'amicizia o altro nel caso peggiore.
Quando nel 1977 vedemmo per la prima volta Guerre Stellari, a rendere efficaci tutti i colpi di scena era l'ignoranza su chi fosse Anakin Skywalker, l'uomo che "fu sedotto dal lato oscuro della forza" e sulla relazione di parentela tra Luke e Leia con Darth Vader.
Saperlo dopo aggiunge interessanti piani di lettura, ma sono analisi a posteriori. Immaginarsi il primo incontro tra Leia e Vader in Episodio IV come tra padre e figlia non è l'intenzione narrativa del film originale.
Quando poi Vader si rivela a Luke in L'Impero colpisce ancora, lo spettatore riesce a immedesimarsi maggiormente nello sconcerto di Luke se ignora il retroscena. Cosa che sarebbe impossibile se avesse visto gli episodi I-III prima.
Io quindi difendo l'ordine di produzione. È l'unico che ci consente di fruire del ciclo di Star Wars per come è stato concepito.
Il machete order
Da www.nomachetejuggling.com arriva il cosiddetto Machete Order, citato anche in un episodio di The Big Bang Theory.
Si tratta del seguente ordine di visione:
- Episodio IV
- Episodio V
- Episodio II
- Episodio III
- Episodio VI
Ossia cominciare con i primi due film classici, poi saltare Episodio I, vedere gli episodi II e III come flashback e godersi il finale con Episodio VI.
Nell'articolo di Machete sono spiegati i motivi per cui saltare Episodio I, anche da lui ritenuto il peggiore della serie, elencando per completezza sia i motivi a favore di tale salto che gli svantaggi e le mancanze nella narrazione che si avrebbero omettendo il film.
Mi suggestiona l'idea di vedere gli episodi in quest'ordine, cominciando comunque sempre da Guerre Stellari, ma non salterei Episodio I, nonostante tutto.
A mia opinione, nonostante sia il peggiore episodio, La Minaccia Fantasma non si deve saltare. La serialità è fatta di momenti belli, ma anche di episodi mediocri. Se un mondo narrativo ci appassiona non possono essere gli episodi più brutti a scoraggiarci. Li archiviamo, li vediamo per completezza e aspettiamo quelli migliori.
È il motivo per cui non temo che J.J. Abrams, a cui comunque sto dando credito e fiducia, possa rovinarmi qualcosa. Attendo il film per esprimere un parere.
I momenti belli, ma anche quelli brutti, che ho vissuto guardando i film precedenti sono parte del mio bagaglio di esperienza, nulla potrà togliermeli.
Sono il motivo stesso per cui ho scritto quest'articolo.
11 commenti
Aggiungi un commentosono tutti capolavori, secondo me tutti capolavori secondo me
forse io non li ho visti quando sono usciti negli anni 80 però avendoli visti qualche anno fa tutti e 6 secondo me il 2 e 3 sono i migliori 4 5 6 erano belli per il tempo ma i personaggi sono di un piatto tremendo e la trama è prevedibile dall'inizio alla fine e con l'ovvio happy ending
penso che molti considerino un capolavoro la trilogia originale solo perché come tutti i ricordi dell'infanzia sono bellissimi
La mia opinione personale:
- Episodio I in effetti e' nettamente inferiore agli altri (un po' bambinesco, troppo incentrato sulla corsa)
- Episodio III e' un po' sotto tone e affossato dal fatto di essere, come dire, obbligato, gia' scritto, predestinato (ma la conversione di Anakin poteva essere fatta meglio)
- Episodio II invece e' fantastico, e' il film della 2° trilogia che ho visto piu' volte al cinema !!
Dimenticavo la mia sequenza suggerita:
1) la nascita del mito - episodi IV e V
2) i prequel - episodi I, II, III
3) la conclusione - episodio VI
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID