Joe Dever, uno dei più famosi autori mondiali di librigame, è venuto a Lucca anche quest'anno. Mentre l'anno scorso aveva portato la nuova, curatissima riedizione di Lupo Solitario, quest'anno le novità sono state diverse e tutte incredibili: a partire da un nuovissimo Gioco di Ruolo ambientato, ovviamente, nel mondo di Lupo Solitario, continuando con la riedizione del suo altro librogame di ambientazione postapocalittica, I guerrieri della Strada – che ora mantengono in copertina il titolo originale, Freeway Warrior, tradotto in italiano Il guerriero della strada – tanto curata quanto la collana di Lupo Solitario, e concludendo con la scoppiettante uscita del ventinovesimo capitolo di Lupo Solitario "Le Tempeste del Chai", a quasi diciotto anni dll'ultimo capitolo e ad ora come esclusiva mondiale italiana. In questo capitolo, ambientato come nella realtà quasi diciotto anni dopo il precedente libro, vestiremo di nuovo i panni di un'allievo di Lupo Solitario, e torneremo a visitare località già conosciute ai vecchi fan.
Abbiamo approfittato dell'occasione per fare allo scrittore qualche domanda riguardo alcune di queste novità.
Cosa ha provato a tornare a scrivere le avvenutre di Lupo Solitario dopo tutto questo tempo?
Ho continuato a scrivere su Lupo Solitario in questi anni, sono solo tornato sulla storia principale, e mi è piaciuto, sono molto felice del risultato.
Le è mancato il personaggio?
Quando ho cominciato a lavorare all'ultimo libro, il 29, stavo lavorando al videogioco, qui in Italia, l'anno scorso, quindi non avevo modo di sentirne la mancanza.
Ci saranno altri libri dopo il 29?
Sto lavorando al 30 in questo momento.
Qual è la differenza tra lo scrivere un librogame e un GdR?
Quando scrivi un GdR, tu scrivi per il game master, mentre in un librogame scrivi in seconda persona. Il processo creativo è molo simile, in entrambi dai informazioni al narratore, così da portare il giocatore a fare molte scelte.
Nel GdR si seguono le storie dei librigame?
No, è ambientato 50 anni prima gli avvenimenti di Lupo Solitario, e c'è una buona ragione per questo: il librogame inizia con la morte di tutti quanti!
Il videogioco, invece, come si situa all'interno del mondo di Lupo Solitario?
Scrivere il videogioco è stato molto simile a scrivere il librogame, con forme e stili simili, ed è l'equivalente di tre libri. Si pone all'interno del mondo a metà tra il terzo e il quarto libro, infatti lo chiamo libro 3.5. Il gioco è stato creato da un team italiano, Forge Reply, e ha vinto il premio di miglior gioco dell'anno nella sua categoria, e ha venduto oltre un milione e mezzo di copie.
Praticamente Lupo Solitario, dopo anni di silenzio, sta vivendo un nuovo successo.
Sì, molti ragazzi sono arrivati a conoscere Lupo Solitario attraverso il videogioco, ma non solo. Prima è passato qui in fiera uno tra i miei primi fan, negli anni 80/90, e ha portato qui la sua famigia che ha introdotto alla lettura dei librigame. Lui legge le storie ai bambini di sei anni, e loro fanno le scelte. Lupo Solitario è un personaggio sempreverde, e non c'è un attaccamento diverso da una generazione all'altra.
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