Una breve sequenza del trailer di Batman v Superman: Dawn of Justice, diffuso nello scorso luglio, apre decisamente all'eventualità che nell'universo cinematografico DC Comics vedremo una versione del Cavaliere Oscuro (interpretato da Ben Affleck) basata su una precisa fase della continuity fumettistica e dunque della carriera da avversario del crimine del personaggio.
Dopo circa due minuti del filmato, e solo per una manciata di secondi, osserviamo infatti Bruce Wayne nella sua segreta base operativa mentre alza lo sguardo verso una teca. Questa contiene il costume di Robin, protetto e aiutante dell'Uomo Pipistrello nella sua personale crociata, deturpato da una scritta che gli lancia una sfida, firmata in modo inconfondibile dal Joker (immagine in basso).
Nel DC Extended Universe, l'arcinemesi di Batman esordirà in Suicide Squad, nelle sale in agosto del prossimo anno, interpretato da Jared Leto. Tornando però al supereroe, sappiamo che nel film su 'i migliori del mondo', in uscita il 24 marzo 2016, a scontrarsi con Superman (Henry Cavill) sarà un Batman logorato e stanco, giunto circa al ventesimo anno di attività, e soprattutto inasprito dalla perdita di amici e alleati, come il regista Zack Snyder ha dichiarato in un'intervista concessa alla rivista britannica Empire nella scorsa estate.
Che tra i caduti della guerra al crimine ci siano Robin e il commissario del dipartimento di polizia di Gotham City, Jim Gordon (risulta infatti evidente, nel trailer, che le forze dell'ordine della metropoli danno la caccia al vigilante) sembra ormai certo.
E, stando al canone dei comics, può essere soltanto uno il Ragazzo Meraviglia ucciso dal Joker: Jason Todd.
Successore di Dick Grayson, che aveva nel frattempo abbandonato il ruolo di Robin per mettere a frutto gli insegnamenti ricevuti dal suo mentore nella lotta al crimine con l'identità di Nightwing, Jason era divenuto piuttosto impopolare tra i lettori degli albi DC Comics dalla sua prima apparizione, avvenuta nel marzo del 1983. Verso la fine di quel decennio, la casa fumettistica indisse quindi un sondaggio telefonico tra i propri lettori per lasciar loro decidere se fosse il caso di eliminare il personaggio dalla continuity.
Fu così che, nelle quattro storie pubblicate tra il dicembre 1988 e il gennaio 1989 della testata regolare dell'Uomo Pipistrello, la storia e i dialoghi di Jim Starlin e le matite di Jim Aparo misero in scena Batman: Morte in Famiglia, l'evento che da allora in poi avrebbe segnato tragicamente la carriera del supereroe, mettendolo di fronte alla propria fallibilità e facendo riemergere in modo devastante il suo senso di colpa dalla drammatica notte dell'assassinio dei genitori. Come narrato dalla sequenza di vignette nell'immagine sopra, il Joker massacrò Robin con un piede di porco, per poi lasciarlo tramortito nel magazzino in cui lo aveva attirato e quindi ucciderlo facendo saltare in aria l'edificio.
ll ritorno dalla morte del secondo Robin avvenne solo apparentemente nel finale di Batman: Hush di Jeph Loeb e Jim Lee (2002 – 2003) in cui fu rivelato che ad assumerne le sembianze era stato in realtà il supervillain mutaforma Clayface. Si trattava solo di un primo indizio di ciò che sarebbe avvenuto di lì a pochi anni in Batman: Cappuccio Rosso (scritto da Judd Winick e pubblicato tra il 2005 e il 2006): le alterazioni della realtà causate da Superboy-Prime riportarono in vita Jason Todd nella sua stessa tomba e quindi Talia, figlia ed erede del nemico di Batman, Ra's al Ghul, lo trovò mentre vagava in stato confusionale per i vicoli di Gotham City e decise di completare il processo di resurrezione immergendolo nel Pozzo di Lazzaro, la mistica sorgente che garantisce la vita eterna al costo della sanità mentale.
Scoperte le dinamiche della propria morte, la cui responsabilità egli assegnò al suo ex mentore, a suo giudizio colpevole di non aver mai voluto uccidere il Joker, Jason divenne talmente ossessionato da quest'ultimo da assumere l'identità di Cappuccio Rosso, nome con cui il Principe Pagliaccio del Crimine si scontrò per la prima volta con Batman.
Questa la premessa, lunga ma necessaria soprattutto a chi non conosca gli archi narrativi a fumetti appena riassunti, per poter entrare da qui in poi nel campo delle indiscrezioni svelate nell'articolo pubblicato su JoBlo.
In linea con il rumor, riportato da più fonti, che Cappuccio Rosso rappresenti per la Warner Bros. un personaggio chiave dell'universo cinematografico DC Comics (con una funzione simile a quella svolta da Bucky Barnes/Soldato d'Inverno nel Marvel Cinematic Universe), il sito in questione afferma che il solo movie su Batman, che sappiamo essere già in fase di sviluppo da mesi, vedrà il redivivo ex Robin come principale antagonista. Lo script dovrebbe essere già stato ultimato da Affleck e da Geoff Johns (fumettista, sceneggiatore, produttore e Chief Creative Officer della DC Comics) e racconterebbe proprio del ritorno dalla morte di Jason Todd che, fingendosi Batman, inizierebbe a lavorare nell'ombra per screditarlo, lasciandogli nel contempo continui indizi sulla propria identità fino allo scontro finale in cui sarebbe affiancato, nel tentare di portare a termine la sua personale vendetta, dal Joker.
L'Uomo Pipistrello non affronterebbe però da solo i due supervillain. Ad affiancarlo Dick Grayson/Nightwing, di cui non a caso si è vociferato per settimane un'apparizione in Batman v Superman, anche se ora JoBlo sostiene che il vociferato cameo si ridurrà a una menzione nei dialoghi del film, scritti da Chris Terrio.
La scelta di basarsi su questi personaggi e sulle storie di cui sopra riceverebbe un diffuso consenso tra gli appassionati. Morte in Famiglia compare infatti al dodicesimo posto nella classifica delle settantacinque migliori storie di sempre del Cavaliere Oscuro, stilata da Comic Book Resources sulla base dei voti dei lettori. Dell'arco narrativo a fumetti sul ritorno di Jason Todd è stato invece realizzato nel 2010 un adattamento animato direct-to-video (inedito in Italia) dal titolo Batman: Under the Red Hood. Inoltre Cappuccio Rosso, divenuto un antieroe dal taglio molto estremo, gode ormai di una certa popolarità e nel reboot delle testate DC Comics del 2011 (I Nuovi 52) è apparso al comando degli Outlaws.
Intrigante, poi, la possibilità che il personaggio, proprio per la sua indole di spietato giustiziere, possa apparire brevemente in Suicide Squad di David Ayer, il film che avrà come protagonista il team di supercriminali e antieroi della DC Comics. Per quanto riguarda, infine, chi dirigerà il reboot dell'Uomo Pipistrello (il cui titolo sembra sarà, semplicemente, The Batman) la scelta più ovvia ricade sul suo stesso attore protagonista, che in The Town e Argo ha dimostrato di essere a proprio agio nel sapersi gestire sia dietro che davanti la macchina da presa. Recentemente intervistato a riguardo da Total Film, il cineasta ha definito "un sogno" poter ricoprire il ruolo di regista del film dedicato al personaggio che interpreterà in Batman v Superman e in Justice League – Part I, a patto di riuscire a trovare il giusto modo di farlo. Il produttore Charles Roven ha poi aggiunto che gli impegni che attendono Affleck rappresentano un'ulteriore difficoltà da dover assolutamente considerare ma che tutti, alla Warner Bros., sperano di risolvere. "Il progetto", ha concluso, è "appena agli inizi."
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