In anteprima per Lucca Comics & Games 2015, il ricchissimo programma dell’area movie della manifestazione includeva anche l’atteso film sui personaggi di Charles Schulz, fumettista americano celebre per aver creato i Peanuts. Snoopy & Friends, infatti, è stato proiettato nel pomeriggio dell’ultima giornata dell’evento al cinema Astra, in real 3D.
Accompagnata con grande entusiasmo da spettatori di tutte le età, questa pellicola ispirata alle “personcine” delle strip è stata scritta dal figlio dell’autore, Craig Schulz, e diretta dal regista de L’Era Glaciale 4, Steve Martino. Il pericolo di snaturare l’opera originale era dietro l’angolo, come una pesante presenza oscura, ma il debutto dei Peanuts sul grande schermo è stato tutto sommato positivo.
C’era grande riserbo sulla trama; la sinossi ufficiale era priva di contenuti rilevante, per tanto la curiosità che ci ha accompagnato in questi dodici mesi di attesa dalla notizia dell’approdo dei Peanuts al cinema era tanta.
Nonostante il titolo e l’aura iconica che il piccolo Snoopy è riuscito a ritagliarsi dal 1950 a oggi, attraversando letteralmente epoche e generazioni, il film è praticamente (e come giusto che fosse) incentrato su Charlie Brown, alle prese con le solite questioni esistenziali che lo hanno reso uno dei personaggi più amati della storia del fumetto. Nel film di Martino, Charlie, un bel giorno di scuola, si ritrova al cospetto della leggendaria Ragazzina dai Capelli Rossi. Scatta così un colpo di fulmine che porterà il nostro eroe a scontrarsi con una devastante e rocambolesca esperienza d’innamoramento.
L’idea di fondo – la travagliata storia tra Charlie e la Ragazzina dai Capelli Rossi – riesce in buona parte a raccontare l’universo dei Peanuts, inevitabilmente tralasciando particolari delle opere cartacee di Schulz, senza però risultare fuorviante e rimaneggiata. Il film trasuda equilibrio e riesce a cogliere l’essenza delle strip sia dal punto di vista tecnico/narrativo che artistico.
Così come avviene nelle strip, le riflessioni e i paradossi cui Charlie Brown è costretto a fronteggiare strappano diversi sorrisi, talvolta condizionati da un leggerissimo e caratteristico tocco malinconico. Attorno a Charlie si muovono con disinvoltura gli altri componenti della “banda”. Emerge quindi Snoopy, un po’ macchietta un po’ collante della vicenda che anima le scene spesso in coppia con il simpaticissimo Woodstock. Snoopy è anche protagonista di alcuni intermezzi narrativi dedicati al Barone Rosso, suo più famoso alter ego – sequenze che diventano l’attenuante per inserire un po’ di azione, anche se in alcuni punti, soprattutto nella parte centrale del film, danno la sensazione di prolungarsi più del necessario, probabilmente togliendo spazio a personaggi che avrebbero meritato una presenza più importante, come Linus.
Il film esce a testa alta anche per quanto concerne il versante artistico. Il passaggio dalla carta alla modellazione in 3D dei personaggi non è traumatico. Il character design risulta molto curato, così come la resa degli ambienti e le scelta di una fotografia dal mood rilassante e positivo. Ottima la tecnica sulle espressioni facciali di Snoopy & Co, più votate allo stile piatto, minimalista e distintivo dei celebri disegni di Schulz che alle tecniche di animazione recenti.
Buono anche il sonoro. La presenza degli adulti è definitiva da suoni volutamente pacchiani e brontoloni e i versi di Woodstock e Snoopy ben si legano con le animazioni e con i rispettivi background. Non eccessivamente brillante ma prova superata anche per il doppiaggio italiano.
Snoopy & Friends si dimostra un film equilibrato, curato e amorevolmente diretto da Steve Martino, che non calca troppo la mano sugli aspetti tragicomici delle strip ma che ne richiama tutti i tormentoni, naturalmente alleggeriti e pensati per i più piccoli. E se siete spettatori dalla lacrima facile e/o affezionati lettori, Snoopy & Friends è capace anche di commuovere…
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