Con il romanzo storico Invicta Legio (Las Legiones Malditas, 2015) dello spagnolo Santiago Posteguillo, secondo volume della trilogia “Scipione”, iniziata con “L’Africano”, il lettore verrà a conoscere profondamente un grande eroe di Roma Publio Cornelio Scipione, da tutti ormai conosciuto come l’Africano.
Lui era l’erede delle grandi qualità militari che erano state giustamente attribuite a suo padre e a suo zio entrambi caduti in difesa di Roma. Ma nel contempo aveva anche ereditato grandi nemici che tramavano contro di lui sia all’interno della repubblica e sia tra i nemici storici di Roma: i Cartaginesi tra cui Asdrubale, fratello di Annibale e un generale, sempre cartaginese, di nome Giscon.
Presso il Senato di Roma il famoso senatore Quinto Fabio Massimo, che non vedeva di buon occhio la fama che si era conquistata la famiglia Scipione, con un colpo da vero maestro dell’intrigo politico costrinse Scipione ad accettare di prendere il comando delle legioni V e VI che, a suo tempo, erano state mandate in Sicilia e lì quasi dimenticate.
Queste due legioni rappresentavano un’onta per Roma: erano formate dai legionari sopravvissuti alla battaglia di Canne, combattuta il 2 agosto del 216 a.C.. In questa battaglia l'esercito di Cartagine, comandato con estrema abilità da Annibale, aveva accerchiato e distrutto quasi completamente l'esercito, numericamente superiore, della Repubblica romana guidato dai consoli Lucio Emilio Paolo e Gaio Terenzio Varrone.
In questo esilio in Sicilia le legioni avevano perso il loro senso del dovere. la disciplina e la speranza di tornare a casa. Con questa infida manovra, Quinto Fabio Massimo credeva di affossare la brillante stella di Scipione, ma quest’ultimo è un abile condottiero e saprà risollevare il morale di quelle truppe e cambiare il corso della storia.
Un romanzo che racconta non solo un punto di svolta per l'espansione dell'impero, ma anche la vita quotidiana nel mondo dell'antica Roma.
Un brano dall’incipit
Publio Cornelio Scipione aveva soltanto ventisei anni quando accettò il comando delle truppe romane in Hispania. Suo padre e suo zio erano morti nel corso della guerra senza fine che Roma aveva ingaggiato contro Cartagine, e a Scipione toccò in sorte di capeggiare una delle più stimate, ma anche più invidiate, famiglie di Roma nel bel mezzo dei terribili alti e bassi di quel conflitto. Data la sua giovane età cercò il sostegno dell’amata moglie Emilia Terza e del veterano Gaio Lelio, un ufficiale che già in passato aveva promesso al padre del giovane Scipione di proteggere suo figlio e di combattere al suo fianco per il resto della vita.
La quarta di copertina
Lui si chiama Publio Cornelio Scipione, ma i posteri lo conosceranno con un solo nome: l’Africano. A lui – in un momento terribile per la Repubblica – il compito di rimettere la Storia sulla retta via e proteggere Roma dalla minaccia più grande: quella di Cartagine.
Ma i nemici si annidano anche a Roma, dove il senatore Quinto Fabio Massimo, con un colpo da maestro, obbliga Scipione ad accettare una missione apparentemente senza speranza: condurre le legioni V e VI, le cosiddette “legioni maledette” stanziate in Sicilia, in una campagna contro Asdrubale Barca, fratello di Annibale. Così Quinto Fabio Massimo pianifica, in realtà, di disfarsi dell’Africano. Ma il giovane Scipione ha più di una freccia al suo arco, e una disfatta apparentemente certa si trasformerà nell’inizio di un trionfo senza pari.
L’autore
Santiago Posteguillo è nato a Valencia nel 1967. Filologo e linguista, insegna letteratura inglese all’università Jaume I.
Invicta Legio è il secondo romanzo della trilogia su Scipione, cominciata con L’Africano e di grandissimo successo in Spagna. Piemme ha pubblicato nel 2013 anche L’Ispanico, primo episodio di una trilogia successiva, dedicata a Traiano.
Il suo sito ufficiale è:
Santiago Posteguillo, Invicta Legio (Las Legiones Malditas, 2015)
Traduzione Claudia Acher Marinelli e Adele Ricciorri
Edizioni Piemme – Pag. 985 – 25,00 €
ISBN 978-88-566-4955-0
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