In libreria il secondo libro della trilogia di Jude Fisher, il cui esordio nel genere fantasy è stato salutato da un enorme successo.
Bandita secoli prima dopo la reclusione degli dei, la magia prosegue il suo lento, inesorabile ritorno. Seguendo il corso parallelo di sei vicende principali, Magia selvaggia attraversa le terre di Elda dal nord ghiacciato al vulcanico sud. Gli abitanti dell’Eyra cercano di salvare la loro cultura dall’influenza dell’Istria, e la guerra tra i due regni sembra ormai inevitabile.
Il complesso racconto di Jude Fisher raccoglie le storie di diversi personaggi: la misteriosa Rosa Eldi, che non ha memoria del proprio passato e la cui impressionante bellezza fa impazzire di desiderio qualunque uomo la veda; Virelai, l’assistente stregone che ha catturato la Rosa Eldi e uno strano gatto, senza sapere come esercitare il controllo su entrambi; la figlia del ricco Tycho Issian, Selen, che porta in grembo un bambino predestinato; Katla Aransen, nel cui sangue scorre l’energia della terra; e il padre di Katla, spinto da una cieca follia a seguire il percorso di una mappa, che crede lo porterà verso infinite ricchezze.
Altri personaggi si aggiungono, tutti tratteggiati con grande attenzione alla loro esperienza di vita e al loro retroterra culturale, tutti presi nel volgere degli eventi, parte di un piano che non possono comprendere. E mentre le antiche forze della magia, inaspettate, si risvegliano attraverso le terre, ognuno di loro prende inconsapevolmente parte alla formazione di Elda, il nuovo mondo.
Jude Fisher è nata in Cornovaglia e vive a Londra. Laureata in Letteratura inglese e specialista dell'antico islandese, la lingua letteraria dell'Islanda e della Norvegia medievali, è l'editor mondiale delle opere di J.R.R. Tolkien. Ha collaborato con Peter Jackson alla produzione de Il Signore degli Anelli, e ha scritto le guide ufficiali ai film. Il risveglio della magia, primo romanzo della trilogia La pietra d’oro, è stato il suo esordio letterario.
Fanucci Editore
Collezione Immaginario Fantasy
Pagine: 480
Prezzo: 18,00
traduzione dall’inglese di Gloria Pastorino
7 commenti
Aggiungi un commentoDesirion, molto probabilmente il discorso è un altro. Capisco che il termine "esordiente" in questo caso possa far storcere il naso, ma, tecnicamente, è un'opera d'esordio, se la Fisher non ha mai pubblicato qualcosa.
Premessa: non ho letto il suo libro e, quindi, non so come sia.
A me, invece, lascia molto perplesso il ragionamento che potrebbe esservi alla base di questa trilogia - uso il condizionale. Ossia, che un editor esperto possa scrivere romanzi migliori degli scrittori che ha curato negli anni.
Una cosa è essere un editor, una cosa uno scrittore. Non pongo nessuno dei due mestieri sopra l'altro. Il mio editor sa quanto l'ammiro e stimo, ad esempio. Ma resto dell'idea che o si ha veramente qualcosa da dire o tutta la conoscenza e l'esperienza di questo mondo non fanno un buon romanzo.
Nel caso della Fisher, spero che la trilogia sia nata da una sua spinta interiore e non da un ragionamento commerciale. Tutto qui. Se è stata una spinta interiore, il problema non sussiste (molti degli addetti ai lavori vorrebbero passare dall'altra parte e diventare scrittori, ma pochi ce la fanno: significa che esiste comunque una scrematura. Non è che, se lavori per una casa editrice, automaticamente ti pubblicano qualsiasi porcheria). E, deciso che questa trilogia aveva le carte in regola per essere pubblicata, non vedo perché non sfruttare il fatto che l'autrice è stata l'editor mondiale di Tolkien. C'è chi sfrutta idiozie davvero davvero meno importanti.
Non so se mi spiego.
Secondo me, Desirion, sei stato troppo influenzato, nel giudicare questo libro, dalla tua idiosincrasia verso i favoritismi e le immeritate concessioni che vedi imperversare nell'editoria, problemi probabilmente effettivi, ma che, sempre a mio avviso, non hanno contribuito alla pubblicazione di questo libro, o constano di un peso irrilevante.
Personalmente ho molto apprezzato il primo romanzo della Fisher, nonostante inizialmente anch'io, lo ammetto, fossi molto scettico.
E' evidente soprattutto la sua cultura, addirittura la sua erudizione, sia nella costruzione del suo mondo che nello stile, sublime; queste doti sopperiscono agevolmente alle carenze che dimostra nell'approccio alla scrittura, sicuramente lenta e anche dispersiva.
Quindi, ribadisco, la pubblicazione in questo caso è più che legittima e meritata, indipendentemente dalla spinta interiore, su cui non posso ovviamente disquisire, ma che sento di poter affermare che sussista.
E, chiaramente, anch'io presto, in realtà non molto presto, verrò pubblicato.
Che intendi?
Io non arrivo a capire in base a quale criterio, i signori della Fanucci, usino le cover originali per alcuni libri (come nel caso del "Ciclo della Pietra d'oro"... molto belle le illustrazioni di Michael Whelan *.*), mentre per altri no (tipo la trilogia dei Lungavista :evil
Perché??
Probabilmente è un problema di diritti o di politiche editoriali su queste. Oppure di scelte fatte dal curatore grafico, magari certi testi finiscono in una collana e ne acquisiscono la grafica, ma se questa su richiesta dell'autore dell'illustrazione originale non è modificabile... (rumore di unghie sui vetri). Magari il nostro Hieronymus ti sa dare una risposta più sensata!
Chi sia Jude Fisher, cosa abbia fatto e quali siano le sue raccomandazioni in campo letterario a me importa poco o niente.
Io preferisco commentare cio che è il romanzo in se, a prescindere da chi
lo abbia scritto. A tal proposito devo ammettere che questa triologia de La Pietra D'oro non è affatto male. Certo per coloro che hanno macinato centinaia di libri fantasy come me, in questa nuova avventura rimane quel senso di dejavu, di gia letto e riletto in altri libri. Tuttavia le ambientazioni son scritte bene, cosi come la psicologia e il carattere dei personaggi principali.
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