Nel 1979 George Hamilton rivestì, completo di buffo accento alla Bela Lugosi, i panni di uno spaesato Conte Dracula, costretto dalla rivoluzione russa a emigrare negli Stati Uniti e confrontarsi con l’era spensierata della disco music: il film era il divertente Amore al Primo Morso (Love At First Bite) di Stan Dragoti.

Pur sfruttando qualche gag non nuovissima, la pellicola si è ritagliata una nicchia di tutto rispetto tra quelle che ironizzano amabilmente sul mito dell’immortale Conte: al suo arrivo a New York, un inguaribilmente romantico Dracula si innamora, ricambiato, di una ragazza che però è fidanzata con uno svitato discendente di Van Helsing. Quest'ultimo passa l’intero film a cercare di eliminare il pericoloso rivale con metodi pazzeschi ed esilaranti, fino all’epilogo che vede Hamilton volare via stringendo a sé l’amato bene, ovviamente dopo i rituali tre morsi.

Ventisei anni dopo, l’attore sarebbe pronto a ripetere la performance nel sequel in preparazione Love At Second Bite (Amore al Secondo Morso).

C’era proprio bisogno di un seguito?

Probabilmente no, ma considerando l’umorismo involontario di certe recenti produzioni vampiresche, valga per tutte Van Helsing, almeno questo tipo di commedia non promette più di quanto possa mantenere.

La trama lascia ben sperare: il figlio di Dracula, ormai ambientatosi nella Grande Mela, ha deciso di dimenticare le abitudini di famiglia e sta per sposare una normalissima umana; il problema è che i suoi parenti vampiri hanno deciso di presenziare alle nozze dell’adorato nipotino...

Risate assicurate? Beh, non ci resta che stare a vedere.